GENNAIO 2006 FEBBRAIO 2006

 

IL SANTO DI SEBASTE, FESTEGGIATO A SAN PROCOPIO

Il tre  febbraio a San Procopio, è un giorno festivo con tutti i crismi, di qualsiasi evento che si rispetti. Infatti le massaie, preparano i loro pranzi, degni di un giorno di festa, i bambini, si godono  festosi un giorno di vacanza, dai loro impegni scolastici, la campagna resta muta e deserta. Nella devozione popolare,  San  Biagio è un Santo  "di tutto rispetto" per i sanprocopiesi (tanti aneddoti del luogo, sono attribuiti al Santo di Sebaste), il parroco, nella sua omelia  ha sottolineato questo aspetto della pietà locale "Non dobbiamo, avere paura del Santo Martire Biagio, ma bisogna venerarlo con devozione, perchè ha offerto la propria vita per la causa del Vangelo", nel proseguo dell'omelia, ha voluto anche evidenziare, che anche gli animali selvatici, si sono ammansiti dinnanzi alla granitica fede del Santo, continuando ha risaltato la figura della madre di Biagio, incitando il martire a non obbedire alle lusinghe degli aguzzini, affinché non veniva meno, ai principi  delle sacre scritture". Chi di noi oggi, a tale coraggio per la propria fede? Spesso noi  " cristiani" vendiamo al primo mercante che passa, i nostri principi!. I festeggiamenti, sono iniziati col santo triduo, in onore del Santo Martire. Il giorno due, la statua di San Biagio, popolarmente chiamata San Biagghjieù (nella nostra infanzia, credevamo che fosse il figlio di San Biagio, invece si tratta del Santo, raffigurato di uguale copia della statua maggiore) è stata portata processionalmente, per essere collocata nel obelisco di piazza IV Novembre, dove intorno ad esso i devoti hanno effettuano i tre giri, in segno della Santa Trinità (fino a poco tempo fa i contadini , onoravano il  Santo facendo insieme alle loro bestie: asini, muli e mucche, i tradizionali tre giri. Il giorno tre  grande concorso di devoti per la tradizionale benedizione della gola, il parroco intrecciando due candele, benedette poco prima, appoggiandoli nella parte del corpo sopradetta, ha impartito il santo rito a ciascuno dei presenti (il rito citato, risale a San Procopio agli inizi degli anni ottanta, ad officiare la solenne benedizione per primo è stato l'ex parroco Don Giovanni Pellizzeri), a termine di essa, si è snodata per le vie del borgo, la solenne processione, in modo sobria e partecipata, il parroco durante la sosta della chiesa della Madonna del Rosario, ha marcato con soddisfazione, questo comportamento, i presenti, sono ritornati nelle loro case arricchiti di una giornata speciale per tutto il popolo di Dio.

note:

a) Molte persone avanti con l'età, hanno fatto memoria dell'ex procuratore Coloprisco Milano (mastro Milano) detto Renga, con quale devozione andava per i campi  a fare la questua dei frutti della terra, affinché dalla vendita di essi, ricavava qualcosa, per organizzare a meglio la festa. Il pastorale del S. Biagio, è frutto della sua devozione al Santo Martire e vescovo, commissionandolo a una società del milanese, con l'interessamento del sanprocopiese prof. Lillo Barillà.

b) Un grazie di cuore, all'attuale procuratore Alvaro Rocco, per il suo trentennale impegno nel realizzare i festeggiamenti.

c) Un grazie a tutti i portatori della statua, per la loro serietà, saluto tutti nella certezza che S. Biagio  con la sua protezione gli appaga dalle loro fatica.

d) I fuochi d'artificio, sono stati curati dalla ditta Foti di Sinopoli.

e)Le marcie sinfoniche, sono state eseguiti dal corpo bandistico "Carlo Creazzo" di Cinquefrondi, composto da ventinove musicanti.

San Procopio li 04/02/06

DANARO SAVERIO

 

IL TRATTO STRADALE DELLA PROVINCIALE N. 27  MELICUCCA’- SAN PROCOPIO, E’ STATO CHIUSO AL TRAFFICO CON ORDINANZA COMUNALE N. 1/2006 A CAUSA SMOTTAMENTO TERRENO, SI AVVISANO GLI AUTOMOBILISTI PROVENIENTI DA PALMI, CHE POSSONO RAGGIUNGERE  IL COMUNE DI SAN PROCOPIO SERVENDOSI  DALLA RETE STRADALE DI SANT’ANNA DI SEMINARA (VIA TERRAMALA), INVECE COLORO DA GIOIA TAURO DEVONO IMBOCCARE LA VIA STRADALE DAL CIRELLO, E’ PROSEGUIRE PER LA FORESTELLA. S’INVITANO LE AMMINISTRAZIONI COMPETENTI A PROVVEDERE AL PIU’ PRESTO ALL’APERTURA DEL TRATTO STRADALE CITATO, ONDE EVITARE ULTERIORI DISAGI AGLI UTENTI.  

 

“’U ZII NTONI: IL NONNINO DI SAN PROCOPIO

 

IL GIORNO 23 FEBBRAIO,  VERSACE ANTONIO CLASSE 1903, HA FESTEGGIATO IL SUO 103° COMPLEANNO. “U ZII NTONI, ABITA DA VJINEJA DA MACELLERIA, S’AUTOGESTICE DA SOLO, SPESSO S’INCONTRA IN VIA GARIBALDI (DAI SAN PROCOPIESI CONOSCIUTA COME  “A RUGA D’AFFRITTI”) E’ UN UOMO MINUSCOLO, MA TENACE, INDOSSA  SEMPRE LA SUA CARATTERISTICA “BARITTA” (CAPPELLO), A TUTTI  CI FA VENIRE I BRIVIDI ADDOSSO, PERCHE’ IN PIENA STAGIONE INVERNALE, NON INDOSSA ABITI PESANTI, MA VA  IN GIRO VESTITO LEGGERO, E’ UNA PERSONA MOLTO LUCIDA, QUASI OGNI MATTINA, SI RECA  NEI PRESSI DELLA CHIESA DELLA MADONNA DEGLI AFFLITTI, DOVE C’E’ L’EDICOLA DELLA MADONNA E LA STATUA DI PADRE PIO PER “SALUTARE I SANTI” , BELL’ESPRESSIONE DI FEDE POPOLARE:

TUTTI DOVREMMO AVERE UN RAPPORTO DIRETTO , CON  NOSTRI AMICI DEL CIELO E SENTIRLI COME CONOSCENTI. “’U ZII NTONI” SI FA RISPETTARE, INFATTI L’ALTRO GIORNO S’E’ PRESENTATO AL COMUNE PER PROTESTARE, PERCHE’ GLI ADDETTI ALLE PULIZIE NON AVEVANO  PULITO LO SPIAZZO DI CASA SUA. IN POLITICA HA L’IDEE BEN CHIARE, OGNI VOLTA CHE  SI SVOLGONO DELLE ELEZIONI, E’ SEMPRE UNO DEI PRIMI A PRESENTARSI AL SEGGIO ELETTORALE, PER METTERE IL SEGNO NEL SIMBOLO DEL SUO CUORE E ANCHE MOLTO RISPETTOSO DEI TRADIZIONALI TRE GIRI A “SAN BIAGGHEJIU” INFATTI ANCHE QUEST’ANNO TOGLIENDOSI LA “BARITTA” IN SEGNO DI  RISPETTO, HA EFFETTUATO INTORNO ALL’OBELISCO DI PIAZZA IV NOVEMBRE I GIRI “TRADIZIONALI”. CONCLUDO AUGURANDOMI CHE “U ZII NTONI RESTA CON NOI PER UNA INFINITA’ D’ANNI. – AUGURI ZII NTONI -

DANARO SAVERIO