.

 A PARTIRE DAL 1° APRILE , OGNI SETTIMANA SARA' RIPORTATA L' ESPERIENZA DI VITA DEL PROF. ROCCO GALIMI FATTA NEI CAMPI DI CONCETRAMENTO  DI KAISERSTEINBRUCH E DI WISEHNDORF IN GERMANIA. IL RACCONTO E' TRATTO DAL LIBRO  "DUE CANI, UN GATTO FATTI E FIGURE", PUBBLICATO NEL MESE DI LUGLIO 2004 - LARUFFA EDITORE

SE DESIDERI RACCONTARE LA TUA ESPERIENZA DI VITA, SONO LIETO DI PUBBLICARLA - DANARO SAVERIO

L'ESPERIENZE  DI VITA NON VANNO CESTINATE,

MA RACCONTATE, PERCHE' ESSI SONO UN BENE PREZIOSO

ERA, DUNQUE, ACCADUTO CHE I TEDESCHI, CON AZIONI FULMINEE, AVEVANO PRESO DI ASSALTO LE NOSTRE CASERME E CI AVEVANO DISARMATI, SENZA CHE NOI, PRESI ALLA SPROVVISTA, CI POTESSIMO DIFENDERE ED OPPORRE RESISTENZA. IL CORPO DI GUARDIA ERA STATO ANNIENTATO, LA CASERMA INVASA. VIDI, NON RICORDO SE IL SERGENTE O UN SOLDATO DELLA GUARDIA, IL QUALE CORREVA VERSO L'INFERMERIA, ZOPPICANTE. UNA PALLOTTOLA L'AVEVA COLPITO AD UNA GAMBA E QUESTA ERA GIA' INTRISA DI SANGUE. ERA ORMAI GIORNO. CI FU ORDINATO DI RITORNARE NELLE CAMERATE, RIPULITE ORMAI DELLE ARMI, PER PRENDERE I NOSTRI ZAINI E FARVI IMMEDIATO RITORNO. CI INQUADRARONO PER CINQUE E COMINCIO' L'ESODO DELLA CASERMA CH'ERA STATA LA NOSTRA CASA. UN SILENZIO PENOSO REGNAVA NELLA CITTA'. E NOI PASSAVAMO MUTI SOTTO GLI OCCHI DELLA POPOLAZIONE CHE, ANCH'ESSA MUTA, CI GUARDAVA CON OCCHI TRISTI. FUMMO CONDOTTI AL NON LONTANO CAMPO D'AVIAZIONE DI GARDOLO E LA' FUMMO TRATTENUTI, SOTTO LA MINACCIA DELLE MITRAGLIATRICI IN ATTESA DI NUOVI ORDINI. ALLE NOSTRE SPALLE SORGEVANO I MONTI, INVITANTI ALLA FUGA, MA COME SI POTEVA FARE? QUALCUNO, FORSE, LA TENTO', NON SO CON QUALE FINE, PERCHE' OGNI TANTO CREPITAVA LA MITRAGLIATRICE.INTANTO LA FAME COMINCIO' A FARCI SENTIRE I SUOI MORSI E NOI CI DIFENDEMMO CON QUALCHE PEZZO DI GALLETTA CHE AVEVAMO NEGLI ZAINI. IL TENENTE MASOCCO, UN GIOVANE ALTO E DAI CAPELLI ROSSI, CH'ERA MIO UFFICIALE, MI SI ACCOSTO' E STROFINANDOSI IL VENTRE MI DISSE "CHE FAME!". LO INCORAGGIAI CON UN PEZZO DELLA MIA GALLETTA. FINALMENTE VENNE DATO L'ORDINE DI LASCIARE IL CAMPO. FUMMO DI NUOVO INQUADRATI E CONDOTTI ALLA STAZIONE DI TRENTO, QUELLA BELLA E MODERNA STAZIONE, PER ESSERE SPEDITI IN GERMANIA. LUNGO I MARGINI DELLA STRADA  LA POPOLAZIONE, NUMEROSA, IN SPECIE LE DONNE, CI FU GENEROSA DI CIBO E DI FRUTTA. IO MI SFAMAI CON LE MELE CHE ERO RIUSCITO A RACIMOLARE. ALLA STAZIONE CI ORDINARONO DI MONTARE SUI CARRI MERCI, ENTRO I QUALI CI RINCHIUSERO COME TANTE BESTIE, ED IL TRENO PARTI', TRASPORTANDOCI LONTANO DALLA NOSTRA TERRA VERSO UN DESTINO IGNOTO, CHE COMINCIO' A PESARE COME UN INCUBO ATROCE SULLE NOSTRE POVERE ANIME.

IL RACCONTO CONTINUA DOMENICA PROSSIMA - GRAZIE A TUTTI PER LA CORTESE ATTENZIONE

Contatore Sito
Bpath Contatore