Con un'iniezione letale, nella prigione di San Quintino, in California. Allen, 76enne di origine Cherokeee per il quale si era mobilitata l'opinione pubblica, cardiopatico e ridotto su una sedia a rotelle, era stato condannato a morte perché mandante di tre omicidi. Dopo "Tookie" Williams, anche a lui il governatore Schwarzenegger aveva rifiutato la grazia
 
Clarence Ray Allen è stato giustiziato.
Il 76enne americano di origine Cherokeee e Choktaw, ormai quasi completamente cieco e disabile, è stato ucciso con un'iniezione letale nella camera della morte del carcere di San Quintino, dove era detenuto e dove fino all'ultimo aveva atteso il pronunciamento della Corte Suprema degli Stati Uniti, la sua ultima speranza di evitare l'incontro con il boia.

Ma la Corte ha respinto l'appello presentato dai suoi avvocati.
Un appello tutto incentrato sulla crudeltà dell'esecuzione, con un condannato già avanti con gli anni e ormai in precarie condizioni di vita.
I giudici non hanno però voluto sapere ragioni. Un minuto dopo la mezzanotte, le 9.01 di martedì mattina in Italia, l'iniezione letale porrà fine all'esistenza di Allen.

L'uomo, un indianonativo americano, è diabetico e quasi completamente privo della vista e da qualche tempo poteva spostarsi solo su una sedia a rotelle.
Lo scorso settembre aveva avuto un attacco di cuore.
La Corte Suprema era l'ultima possibilità, dopo che vari giudici federali e il governatore della California, Arnold Schwarzenegger, avevano respinto i suoi appelli. L'ex attore aveva commentato che l'età non può essere una scusa per aggirare le pene.

 

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FONTE:  SETTIMANALE PANORAMA