INVERUNO Pino Lombardo si è spento a 49 anni
Un uomo dal cuore
grande La moglie ricorda il suo
costante impegno per aiutare gli altri
Ciao Pino. Ad Inveruno
nessuno lo ricorda con il nome
di battesimo Giuseppe: per tutti i suoi concittadini era
Pino, simpatico e sorridente, sempre disponibile ad impegnarsi per la comunità,
per dare un volto migliore al paese. Pino Lombardo amava Inveruno,
il paese che lo aveva accolto da ragazzo, quando con la famiglia aveva lasciato
“Un uomo straordinario, coinvolto nel sociale, che dedicava il suo tempo libero
alla famiglia, ai figli di cui andava orgoglioso ci ha ricordato commossa la moglie Pino era sempre pronto ad
aiutare chiunque vicino a lui attraversava un momento di difficoltà, con piccoli,
ma significativi gesti”.
Giuseppe Lombardo, metalmeccanico in pensione, ha coltivato in paese le sue
passioni per politica, sport e cultura. E- letto
consigliere comunale nel 1990 nella Giunta guidata da Gianni Mainini ha mantenuto la carica fino al 1995 e dal 1994 era
vice coordinatore della sezione locale di Forza Italia. Pino riservava lo
stesso impegno ed entusiasmo anche in ambito sportivo come presidente del Milan Club di Inveruno.
Ma la sua passione per il calcio non si limitava al
tifo. Amava questo sport e per anni ha calcato i campi delle società
dilettantistiche come dirigente.
Ha collaborato soprattutto ad Inveruno e a Castano
Primo dove ha ricoperto l’incarico di direttore generale. Seguiva in modo
particolare i giovani che si avvicinavano al calcio. Un mondo
che oggi lo ricorda con tanta commozione e stima.
Pino Lombardo era impegnato anche nell’organizzazione delle attività del ‘Circolo culturale Francesco Cilea’,
fondato nell’aprile del 2005 insieme all’amico Luigi Balzano. Il desiderio di
Pino era quello di promuovere iniziative volte ad ampliare la visibilità delle
regioni del Sud Italia sul territorio dell’Alto
milanese e favorire un migliore inserimento ed integrazione degli emigranti nei
Comuni lombardi. Pino amava organizzare divertenti momenti di
aggregazione e di confronto fra gente del Sud e del Nord al fme di valorizzare e conservare la cultura meridionale. Per
molti emigranti era diventato un prezioso punto di riferimento, al quale
confidare paure e difficoltà.
In questi giorni, tutte le persone che gli volevano bene si sono strette
intorno alla moglie Anna e ai figli Filippo e Francesco, per tentare di lenire
in parte il grande dolore, colmandolo con quell’affetto che a loro Pino non aveva mai negato Ai
funerali, celebrati lunedì mattina, in una chiesa gremita di amici, colleghi di
lavoro e compagni dei figli, l’ultimo saluto a Pino, volato in cielo
prematuramente.