INVERUNO Pino Lombardo si è spento a 49 anni
Un uomo dal
cuore grande La moglie ricorda il suo costante impegno per aiutare gli altri

 

                                            

 

Ciao Pino. Ad Inveruno nessuno lo ricorda con il nome di battesimo Giuseppe: per tutti i suoi concittadini era Pino, simpatico e sorridente, sempre disponibile ad impegnarsi per la comunità, per dare un volto migliore al paese. Pino Lombardo amava Inveruno, il paese che lo aveva accolto da ragazzo, quando con la famiglia aveva lasciato la Calabria per trasferirsi Nord. Venerdì, il rapporto speciale che legava Giuseppe Lombardo a- gli inverunesi si è spezzato tragicamente. Se ne è andato a soli 49 anni colpito da un aneurisma alla aorta, sotto gli occhi sgomenti della moglie Anna e dei figli Filippo e Francesco. Anna, è stata la compagna di una vita. Lei, nata e cresciuta d Inveruno, aveva conosciuto il giovane calabrese nel 19- 78 e dopo alcuni anni di fidanzamento, nel 1982, si sono sposati.
“Un uomo straordinario, coinvolto nel sociale, che dedicava il suo tempo libero alla famiglia, ai figli di cui andava orgoglioso  ci ha ricordato commossa la moglie  Pino era sempre pronto ad aiutare chiunque vicino a lui attraversava un momento di difficoltà, con piccoli, ma significativi gesti”.
Giuseppe Lombardo, metalmeccanico in pensione, ha coltivato in paese le sue passioni per politica, sport e cultura. E- letto consigliere comunale nel 1990 nella Giunta guidata da Gianni Mainini ha mantenuto la carica fino al 1995 e dal 1994 era vice coordinatore della sezione locale di Forza Italia. Pino riservava lo stesso impegno ed entusiasmo anche in ambito sportivo come presidente del Milan Club di Inveruno. Ma la sua passione per il calcio non si limitava al tifo. Amava questo sport e per anni ha calcato i campi delle società dilettantistiche come dirigente.
Ha collaborato soprattutto ad Inveruno e a Castano Primo dove ha ricoperto l’incarico di direttore generale. Seguiva in modo particolare i giovani che si avvicinavano al calcio. Un mondo che oggi lo ricorda con tanta commozione e stima.
Pino Lombardo era impegnato anche nell’organizzazione delle attività delCircolo culturale Francesco Cilea’, fondato nell’aprile del 2005 insieme all’amico Luigi Balzano. Il desiderio di Pino era quello di promuovere iniziative volte ad ampliare la visibilità delle regioni del Sud Italia sul territorio dell’Alto milanese e favorire un migliore inserimento ed integrazione degli emigranti nei Comuni lombardi. Pino amava organizzare divertenti momenti di aggregazione e di confronto fra gente del Sud e del Nord al fme di valorizzare e conservare la cultura meridionale. Per molti emigranti era diventato un prezioso punto di riferimento, al quale confidare paure e difficoltà.
In questi giorni, tutte le persone che gli volevano bene si sono strette intorno alla moglie Anna e ai figli Filippo e Francesco, per tentare di lenire in parte il grande dolore, colmandolo con quell’affetto che a loro Pino non aveva mai negato Ai funerali, celebrati lunedì mattina, in una chiesa gremita di amici, colleghi di lavoro e compagni dei figli, l’ultimo saluto a Pino, volato in cielo prematuramente.