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Maggio 1953 Crede che il Comunismo sia una seria minaccia per il Sud Africa? No, non lo credo. La natura del nostro stesso movimento attualmente è nazionalista piuttosto che Comunista. Ci sarebbe posto per tutti i partiti politici tra noi. Attualmente siamo solo preoccupati di portarci fuori dal pantano, e non possiamo ancora dire quale direzione seguiremo poi. Io mi augurerei il Socialismo, in senso Britannico – se fossi in Inghilterra voterei per Attlee (Si tratta di Clement Richard Attlee (1883-1967) statista e capo del Partito Laburista inglese). Ma nel Congresso abbiamo credi politici differenti – Capitalisti, Socialisti, ed altri … C’è il pericolo di un estremo nazionalismo nel Congresso? Non ci sono segni al momento attuale ed il fatto che abbiamo preferito la cooperazione con altre razze mostra che sarà evitato. Riconosciamo il pericolo e siamo attenti contro di esso. |
Crede ci sia speranza per il Sud Africa?
Si, lo credo. Ma un amaro conflitto può solo essere evitato se chi ha il potere adegua il suo pensiero per accettare la condivisione del potere con altri. Altrimenti non ci sarà una pace reale in questo paese.
Credo fermamente che razze diverse possano vivere insieme amichevolmente: ma prima essi devono abbandonare l’egoismo e la paura. La maggior parte delle difficoltà che gli europei ora hanno di fronte sono i risultati dell’egoismo. Siamo come membri di una famiglia che non possono vivere insieme se sono egoisti e gelosi l’un l’altro.
La sua presidenza costituirà un momento di cambiamento nella politica del Congresso?
Non necessariamente. Le nostre elezioni non sono elezioni di partito. Ognuno accettando la presidenza del Congresso farebbe così perché crede negli obiettivi del Congresso. Ogni uomo degno di essere presidente per sua abilità e prestigio costruirebbe la sua influenza nell’organizzazione in modo che quanto dice è dovuto proprio dalla considerazione dei suoi colleghi; ma la decisione finale in ogni questione è la volontà comune dell’esecutivo o della National Conference a seconda dei casi. Da questo dovrebbe essere chiaro che la politica definita prima della mia elezione rimane la stessa.
La politica del Congresso sarà influenzata dal partito al potere?
Come gli stessi nazionalisti hanno ditto, le leggi a cui ci opponiamo non sono passate da sole. Una che noi consideriamo più ingiusta, per esempio, la “Land Tenure Act” del 1913, fu approvata dal Partito del Sud Africa da cui è nato il Partito Unito.
Crede che ci sia una causa commune tra Indiani e Africani?
Si … e il resto del mondo, sarebbe assurdo e contraddittorio se sfuggissimo di lavorare più da vicino con gli Indiani nel nostro paese. Io, quindi, mi opporrei con più decisione ad ogni africano che agisse tirannicamente e discriminatamene contro altri gruppi etnici, inclusi gli Indiani.
Può il Congresso dichiarare di essere realmente rappresentativo?
Si. Noi rappresentiamo genuinamente l’opinione organizzata degli africani in questo paese e non siamo influenzati da ogni singola parte. Il fatto che gli ultimi presidenti siano stati a turno, Xhosa, Basuto e Zulu, mostra che non c’è stata preferenza tribale.
Gli Africani sono preparati ad accettare la direzione dei Bianchi?
Sin dal 1936 Hertzog mandò il conto alla gente Africana che perse la fede nelle buone intenzioni dei Bianchi per migliorare le loro condizioni, ed il movimento del Congresso è divenuto sempre più liberale. Non è più possibile per un leader africano chiedere solo condizioni migliori: quello che la gente chiede sono i diritti politici. Unendosi al Natives' Representative Council i leader africani diedero ai Bianchi l’ultima occasione per provare la loro buona fede ma essi non hanno fatto così.
Tratto da: African National Congress – Historical Documents il 16/08/2008
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