Vissuto in quell'età del Grande Scisma che cede a Pietro falsi successori, San Vincenzo Ferreri è come un prisma che getta i suoi riflessi sugli errori.
Schierato in buona fede con Clemente che appoggia nella sede di Avignone, si pone dopo in piazza con la gente per viver più sicura quella unione.
Col minacciar un tempo di sciagure che getta a sfida quasi in ogni punto appronta ormai le prediche più dure.
Lontan dalla sua Spagna e dal complotto che in Francia non rimuove un solo assunto riprende col «timete» del suo motto. |