Errando a lungo per fuggir le nozze 

che si preparan come una magia, 

in seno al bosco e dentro tane rozze 

trova un riparo infine Rosalia. 

 

Al seguito di un angelo del cielo 

che le segnala il monte Pellegrino, 

fra l'estasi e le pene ha nel Vangelo 

un unico sostegno al suo destino. 

 

Trovata dopo secoli a Palermo, 

dove una roccia serba un'iscrizione, 

innalza sulla peste un grande schermo. 

 

Quella rinuncia quasi nell'occulto 

che coniuga silenzi e privazione 

esplode nella chiesa poi nel culto.

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