Mattia subentra a Giuda l'Iscariota, ma il nome suo più tardi è conosciuto quando, salito il Cristo, ora si vota e al Santo Spirito si chiede aiuto.
Dai primi centoventi viene eletto perché con gli altri faccia poi da teste alla Risurrezione che è l'effetto di un Dio che del suo corpo ormai si sveste.
Non lascia a noi com'egli sia finito, se sotto un rozzo grandinar di pietre o il capo mozzo per scalzarne il mito.
Traslato a Roma sotto Costantino e ormai sottratto a quelle età più tetre, il corpo suo si prende un gran destino. |