Sposa di Enrico e madre poi di Ottone,

di sé Matilde dona un grande segno

che ignoto in altri posti alle corone

dà gloria alla Germania ed al suo regno.

 

Dopo il lavoro offerto senza stacchi

per soddisfar nei sudditi ogni attesa,

sopporta con mitezza i truci attacchi

che i figli inizian come una contesa.

 

Senza più beni e senza un usufrutto

che ancora attinga fra le sue sostanze

rimpiange infine un mondo ormai distrutto.

 

Con l'umiltà che porta in monastero,

dove il pregar si spoglia dì lagnanze,

ottiene agli altri un vivere più vero

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