Dopo Celestio e l'anzian Pelagio

dalla cui tenebra l'error si espande

il tempo rompe ancor sempre malvagio,

quando sul soglio sale Leone il Grande.

 

Contro Eutiche che di là in Oriente

sulla natura di una sol Persona

getta il suo guanto e con audacia mente

a Caledonia il credere ridona.

 

Pur stretta da Attila, Roma non cade,

ma già l'assedio pone un suo cimento

coi Vandali calati sulle strade.

 

Con le sue lettere che son gioielli

la chiesa si schermisce ora dal vento

e i dogmi affida quasi a ritornelli.

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