Andando sposa a quel prefetto Eulogio

che gių in Bitinia domina per Roma

e ancor per Roma detta il necrologio,

la pia Giuliana ha presto la sua soma.

 

Nel rifiutar l'amplesso dello sposo

che per amore ha Venere e Cupido,

ancora bimba sa di un Dio amoroso

che fissa oltre l'Olimpo il proprio nido.

 

Rimasta casta pur nel matrimonio

che cela dietro il velo del pudore,

schernisce infin morendo ogni demonio.

 

Sospinta a rinnegar quella speranza

che č certa con la Pasqua del Signore,

la testa ha mozza come vuol l'usanza.

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