Attratto fin da bimbo da una scia

che lascia spazio sol ai cavalieri,

Francesco sente in tutto la mania

scandita quasi in obblighi e doveri.

 

La stima di re Carlo e di Isabella

gli schiude quella strada all'ambizione

che dappertutto ormai gli fa da sella

e insiem gli storna un'altra inclinazione.

 

È un misto di letture in portantina,

o un viso poi disfatto dalla morte,

che strappa la sua corsa alla rovina.

 

Lasciati gli otto figli e tutti i beni

ritrova col Loyola quella corte

che serve come un paggio senza freni.

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