Lasciati i campi ai pič dell'Appennino

che fanno a Rieti quasi da cornice

e smessi i ferri ormai di contadino,

a Roma si conduce San Felice.

 

In giro per le strade con la borsa

a chieder l'elemosina al convento,

raffrena un po' coi giovani la corsa

per inventar con loro un gran concento.

 

In giro col suo saio e col cappuccio

da frate francescano non ha niente

che levi il suo valore dal cantuccio.

 

Ma l'umiltā che oscura la saggezza

incontra con la Grazia l'offerente

capace di scrollar la sua pochezza.

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