Preposto all'abbazia presso Costanza nel secolo duodecimo è Ernesto che ripetendo ancor la vecchia usanza in fretta cede il compito funesto.
Per non dover dar conto ai feudatari che l'urgon da vicino coi lamenti, con i crociati vuol solcare i mari per trapiantar lontano i suoi sarmenti.
Ma dopo quella nota del Buglione questa crociata corre allo sbaraglio per la mancanza chiara di un'unione. Dai Turchi colto al varco a Dorilea dapprima chiuso a lungo in un serraglio con gli altri è sfatto poi nella vallea. |