Bruno, o Brunon, vien via da una Germania

che il suo studiar non grazia di ritrose

e quindi l'irretisce in quella smania

di andar in Francia a edificar certose.

 

Alla sua scuola siedono i migliori,

fra cui Sant'Ugo e un dei Papi Urbano,

ma è tempo ormai di volgere gli amori

a quel cenobio che è al fondo del suo piano.

 

Con sei compagni di provato impegno

ha tregua nel Citeaux di San Roberto

per un pregar che mostra più contegno.

 

E questo, dopo il correre in Italia,

è il faccendar che spazia come un serto

e ansioso fino all'ultimo l'ammalia.

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