Saliti insieme al Tempio del Signore

per dichiarare ognuno i propri errori,

il primo si confessa peccatore

e l'altro espone invece i propri onori.

 

Dal fondo dice l'uno a testa bassa

di un tempo di miserie ch'egli vive,

di un ciclo di sconfitte che ripassa

e leva come un vento le offensive.

 

Degli altri che non sono a lui uguali,

di tutti gli altri, come il pubblicano,

il Fariseo denuncia tutti i mali.

 

Son dei rapaci e scordan l'astinenza

come quel tal che stando da lontano

non ha diritto certo all'indulgenza.

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