UNA
FINESTRA SULL' UMBRIA
Monti
Monte
Vettore
Probabilmente il suo nome deriva da Victor, vincitore in
altezza sulle altre cime vicine, visto dall'alto monte Vettore ha la
forma di un ferro di cavallo, che inizia nella parte occidentale da
Forca Viola (1936 m. slm) prosegue per cima del Redentore (2448 m.
slm), il punto più alto del versante occidentale, snodandosi
di seguito verso est e poi verso nord, formando un semicerchio di 1,6
km di diametro, fino alla sua massima vetta Vettore (2476 m. slm),
.
Il ferro di cavallo sprofonda al suo interno sino a quota 1940 m. slm
nel bacino del Lago di Pilato. Una pecularietà di Monte
vettore è sicuramente il suo aspetto cosi diverso tra il
versante umbro e il versante marchigiano. Ad occidente il monte si
innalza dal Pian Grande di Castelluccio per quasi 1000 metri,
completamente spoglio di vegetazione, e anche se imponente la parete ha
una sua dolcezza, interrotta solo a quota 2000 m. - 2100 m. da una
frattura orizzontale (una faglia di 4 km), la "Strada delle Fate", e il
grande scoglio dell'Aquila
Castelluccio
di Norcia
L'origine
del piano è legata a movimenti tettonici associati al
sollevamento delle dorsali del M. Vettore e M. Vetica. Lo svuotamento
del lago è probabilmente dovuto al riattivarsi delle faglie
che bordano il bacino ed a fenomeni legati al carsismo.
Gli
amanti dello sport possono svolgere diverse attività a
contatto con la natura: escursioni sui monti Sibillini e sul monte
Vettore, trekking, mountain-bike, passeggiate a cavallo o a piedi,
parapendio, deltaplano. Tra gli sport invernali invece
nell’altopiano operano due stazioni di sci: Forca Canapine e
Monte Prata, uno dei campi da sci di fondo più spettacolari
d’Italia, una crescita sempre maggiore dello sci da
escursionismo e ottime possibilità per lo sci estremo.
Forca
Canepine
Nel
cuore dell’Appennino umbro a 1541 metri sul livello del mare.
La località è coronata da uno sfondo roccioso, la
parete sud est del Monte Vettore e inoltre è una
località che si ritrova al confine tra l’Umbria e
le Marche e in estate è una meta ambita per tutti coloro che
amano praticare il trekking, le passeggiate a cavallo o il parapendio.
Forca
Canapine è molto frequentata anche per l’aspetto
storico culturale con una splendida rocca medievale fatta di torrioni e
cortine murarie; l’afflusso turistico della zona è
incrementato anche dalla presenza di una delle migliori stazioni
sciistiche dell’Umbria.
Il
comprensorio sciistico di Forca Canapine è ben dotato dal
punto di vista delle strutture, è munito di un moderno
sistema di innevamento artificiale che consente di poter praticare le
piste da discesa anche in caso di scarsa caduta nivea, inoltre il
bacino sciistico è molto ampio, si svolge fra il Colle
Saliere, il Colle Cascina e il Monte Cappelletta offrendo tracciati di
varia difficoltà. I panorami che si possono godere dalle
piste da sci di Forca Canapine si distendono su un balcone naturale la
cui vista spazia sui monti Sibillini e le Piane di Castelluccio, uno
splendido altopiano situato a circa 1300 metri sul livello del mare
dove è anche possibile praticare la disciplina dello sci di
fondo.
Gli
impianti di risalita della stazione sciistica sono otto e servono un
totale di circa 25 chilometri di piste da sci e un anello di fondo di
circa dieci chilometri. Il carosello di piste si svolge su pendenze di
varie difficoltà e le discese sono quindi agibili e dal
principiante e dall’esperto. Per i principianti vi
è la possibilità di sfruttare una manovia e un
camposcuola con noleggio sci. Forca Canapine dispone anche della
presenza di un moderno snowpark in cui gli snowboarder e i freestyler
possono allenarsi in mirabolanti acrobazie.
Nelle
vicinanze della località sciistica poi vi sono degli
splendidi itinerari escursionistici da percorrere sia a piedi che con
gli sci, e diverse sono anche le vie fuoripista che permetto una sorta
di percorso half-pipe naturale. Forca Canapine è poi molto
vicina al Monte Vettore, la cime più alta
dell’Appennino Umbro , che permette di percorrere
alcune delle più belle, suggestive e impegnative vie
escursionistiche dell’arco appenninico.
Monte Cucco
Posto
al confine tra l'Umbria e le Marche, è un rilievo montano
ben individuabile tanto geograficamente che visivamente. La cima del
Monte Cucco svetta inconfondibile sull'ondulata catena dell'Appennino
Umbro-Marchigiano, nascondendo tesori naturalistici fra i
più rilevanti.
Una
ricchissima vegetazione ricopre tanto il versante orientale che quello
occidentale, dominati da maestosi boschi di faggi secolari. La fauna
selvatica, anche se non numerosa, è però di
altissima qualità.
Altrettanto
importante è la presenza di sorgenti carsiche, fra le
più grandi dell'Italia Centrale; Scirca, le Prigioni, la
Forra di rio Freddo, le Lecce riversano milioni di metri cubi di
purissima acqua nel Chiascio e nel Sentino, alimentando acquedotti come
quello di Perugia e Arcevia.
Ma
ciò che più caratterizza il Massiccio del Monte
Cucco sono gli imponenti, estesissimi, profondi fenomeni carsici
sotterranei, veri e propri mondi chiusi nel cuore della montagna. Fra
tutti si distingue quello di Monte Cucco, profondo ben 922 mt. e lungo
più di 27 km. La sua prima parte, facile anche per
l'escursionista, è una successione di maestose gallerie e
saloni, riccamente adorni di stalattiti, stalagmiti, cortine,
drappeggi, laghetti e corsi d'acqua.
Nelle
grotte del Monte Cucco la speleologia non è solo pratica
sportiva e avventura, ma anche e soprattutto esercizio intellettuale,
scientifico.
Ma
anche l'uomo ha lasciato il segno della sua creatività sulle
pendici della montagna e ne sono una testimonianza i bellissimi borghi
che ancora oggi lo contornano.
Un'attenzione
particolare deve essere data alle antiche costruzioni di edifici
religiosi, legati allo sviluppo, intorno all'anno 1000, del
monachesimo. Le Abbazie di Fonte Avellana, di Sitria, di S. Emiliano in
Congiuntoli, l'Eremo di S. Girolamo sono monumenti unici, che mostrano
quanto elevato sia stato lo sviluppo culturale delle antiche genti
dell'Appennino.
Sentieri segnalati consentono
splendide passeggiate, mentre in inverno è possibile
praticare lo sci di fondo.
Monte
Subasio
Per
le sue caratteristiche geomorfologiche e per le condizioni favorevoli
delle correnti d'aria, si presta alla pratica di attività
affascinanti quali il parapendio e il volo libero, è inoltre
una delle zone umbre dove la sentieristica è più
sviluppata e meglio mantenuta.
La
caratteristica forma arrotondata del Monte Subasio e il monumentale
complesso della basilica di Assisi
che si allunga lungo le sue pendici, lo rendono facilmente
identificabile nel panorama della pianura umbra.Il monte
Subasio
è un monte del preappennino centrale (1.290 m s.l.m.),
situato in Umbria.
Sulle sue pendici sorge la città di Assisi
e Spello
(sul versante meridionale); ad est tocca il territorio di Nocera Umbra,
mentre a settentrione arriva a lambire il territorio di Gualdo Tadino.A
791 metri di altezza, sul versante volto verso Assisi, è
sito l'Eremo delle carceri,
monastero di grotte dove san Francesco d'Assisi
era solito rifugiarsi in meditazione con i suoi compagni
Monti
Martani
Per le sue caratteristiche geomorfologiche e per le condizioni
favorevoli delle correnti d'aria, si presta alla pratica di
attività affascinanti quali il parapendio e il volo libero,
è inoltre una delle zone umbre dove la sentieristica
è più sviluppata e meglio mantenuta.
La
caratteristica forma arrotondata del Monte Subasio e il monumentale
complesso della basilica di Assisi
che si allunga lungo le sue pendici, lo rendono facilmente
identificabile nel panorama della pianura umbra.Il monte
Subasio
è un monte del preappennino centrale (1.290 m s.l.m.),
situato in Umbria.
Sulle sue pendici sorge la città di Assisi
e Spello
(sul versante meridionale); ad est tocca il territorio di Nocera Umbra,
mentre a settentrione arriva a lambire il territorio di Gualdo Tadino.A
791 metri di altezza, sul versante volto verso Assisi, è
sito l'Eremo delle carceri,
monastero di grotte dove san Francesco d'Assisi
era solito rifugiarsi in meditazione con i suoi compagni
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