UNA FINESTRA SULL' UMBRIA


                                                                    La cucina Umbra
                                             
                                                                           

A differenza di altre regioni italiane, la cucina umbra non si è fatta influenzare dalle tradizioni e dagli usi delle zone circostanti. L'ingrediente di base della cucina umbra è la carne, (si consuma molta cacciagione), seguita da patate, lenticchie e tartufo. Tra i legumi, anche il farro è molto presente nella cucina umbra; si ricordi il " farro al prosciutto", una zuppa molto ricca, con olio di oliva, grasso tritato, formaggio, carota, sedano e cipolla. Uno dei piatti più noti appartenenti alla tradizione gastronomica umbra è il " tortino di patate con lenticchie e tartufo bianco": è un piatto che in un certo senso riassume i sapori cardine della cucina umbra. Tra le minestre, è anche un classico la pasta e fagioli con le cotenne di maiale. L'Umbria viene anche considerata la patria degli insaccati, come salsicce, coppe, mortadelle, prosciutti. Un dolce tipico sono le "fave" e gli "stinchetti" di pasta di mandorle detti anche "ossa da morto", che hanno appunto la forma di tibie umane.
                                                                    Riporto alcuni piatti tipici della regione :


                                                                           Piatti tipici

                                                                     
                                                                       
                                                           
                                                              Pizza Pasqualina o Orvietana

Questo pizza è una torta salata, o meglio un pane arricchito da uova e formaggio, da servire con salumi ed uova sode per antipasto.
Ingredienti per la pizza di Pasqua 300 g. di pasta da pane 200 g. di farina mezzo bicchiere di olio 5 uove 120 g. di parmigiano grattugiato 120 g. di pecorino grattugiato sale q.b. Preparazione :

                                            

Mette la pasta di pane sulla spianatoia (consigliamo una di marmo o di altro materiale lavabile e non su una di legno) e impastatela con la farina e l’olio. Lavorate il tutto con molta energia, date alla pasta la forma di fontana, e versateci al centro le uova sbattute con un po’ di sale, il parmigiano e il pecorino.
 Impastate di nuovo fino a che la pasta sarà liscia e morbida e si staccherà facilmente dalla spianatoia. Mettetela in una ciotola, copritela con uno strofinaccio e lasciatela lievitare in un luogo tiepido per circa 2 ore.
 Passato questo tempo, mettete la pasta in una teglia dai bordi alti unta d’olio, oppure usate una teglia di silicone, e mettetela a lievitare per un’altra ora, sempre in un luogo tiepido.
 Terminata la seconda lievitazione, mettetela a cuocere in forno caldo a 180 gradi per circa mezzora, fino a che la superficie avrà preso un bel colore dorato.
 Servitela questa pizza di Pasqua fredda tagliata a fette con salumi possibilmente umbri o toscani, ed uova sode.

                                                                                  

                                                                       

                                                                        Cardi alla Perugina

I cardi sono una verdura di stagione, e questa ricetta propone di trasformarli in un ricco e saporito piatto. Visto gli ingredienti, consigliamo di considerarlo come un secondo, se non un piatto unico, e non un contorno.                                                     

          

800 g. di cardi 1 limone farina q.b. 1 uovo pan grattato q.b. olio per friggere q.b. 1 cipolla piccola 100 g. di carne di manzo tritata 800 g. di pomodori ben maturi, oppure equivalente quantità di pelati  20 g. funghi secchi 100 g. di fontina affettata 1/2 bicchiere vino bianco secco 2 cucchiai di olio d’oliva 1 noce di burro parmigiano grattugiato q.b. sale q.b. pepe q.b.

 Preparazione

 Pulite i cardi, tagliateli a pezzi, lavateli in acqua acidulata con il succo del limone, e poi lessateli in acqua leggermente salata. Scolateli. Infarinate i pezzi di cardi, passateli nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato, e friggeteli fino a quando diventano ben dorati. Metteteli a perdere l’olio in eccesso su carta da cucina. Mettete l’olio d’oliva, il burro e la cipolla tritata in un tegame, e fate rosolare. Appena la cipolla sarà colorita, unite la carne tritata, mescolate, fate cuocere qualche minuto, e poi versate il vino, e fatelo sfumare. Unite poi i funghi secchi, prima ammollati in acqua e tritati, e i pomodori privati della buccia e dei semi. Salate, pepate e fate cuocere mezzora a fuoco moderato.
Ungete una pirofila, ed iniziate a fare uno strato di cardi fritti, poi distribuite sopra un po’ del sugo preparato precedentemente, un po’ di fontina e di parmigiano grattugiato. Continuate fino ad esaurire gli ingredienti, ma l’ultimo strato deve essere fatto da fontina e parmigiano. Passate la pirofila in forno ben caldo per farla gratinare; cuocete fino a quando si formerà una bella crosticina dorata. Servite questi saporiti cardi subito.


Tra uno scenario antico, dolce e aspro al tempo stesso, gli antichi sapori della gastronomia raccontano le tradizioni di questa regione.
I tipi di pane sono: Il Pan caciato, il Pan nociato, il Pane casereccio, il Pane di strettura, il Pane di Terni, la pizza di Pasqua e la Torta al testo.

Bruschetta:
Oggi si trova in tanti ristoranti come antipasto, ma per i contadini della campagna umbra era un pasto completo.
Dopo aver fatto abbrustolire le fette di pane da ambo le parti, si sfregano con l'aglio schiacciato e si condiscono con olio extra vergine e una spruzzatina di sale.

Ciriole:
Sono tagliatelle caserecce tipiche di Terni e che assomigliano ai pizzocheri della Valtellina. Vengono condite con un soffritto di olio e aglio, oppure con un ragù a base di carne trita e pomodoro fresco.

Impastoiata:
Piatto contadino che si perde nella notte dei tempi e che consiste in un abbinamento di polenta e fagioli; questi ultimi, bolliti e insaporiti con salsa di pomodoro, vengono aggiunti a fine cottura della polenta.

Spaghetti con il tartufo:
Dopo aver pulito accuratamente i tartufi con un pennellino, si raschiano e si grattugiano. Mettere, in un mortaio di legno, acciughe pulite e tritate e il tartufo aggiungendo, se necessario, un filo d'olio. Condire con l'impasto così ottenuto gli spaghetti.

Cardi al Grifo:
Piatto contadino molto antico e conosciuto. Dopo aver tagliato in parti uguali i cardi bollirli e, a metà cottura, passarli nell'uovo e nel pan grattato e quindi fritti. Disporli poi in una teglia a strati con carne trita di vitello e fegatini di pollo soffritti con burro; condire il tutto con salsa di pomodoro e mettere in forno ad ultimare la cottura. 

Regina in porchetta:
Specialità assoluta del lago Trasimeno. Il nome del piatto deriva dal fatto chela carpa viene cucinata come la porchetta. Dopo aver svuotato delle interiora il pesce e averlo ben lavato, farcitelo con questo composto: grasso di prosciutto, aglio, finocchio selvatico, sale e pepe. Tale composto lo si deve mettere anche in più punti del pesce dopo averlo inciso. Infilare il pesce in uno spiedo dopo averlo legato con dello spago da cucina e cuocerlo sulla griglia e spruzzandolo con qualche goccia di limone.

Cappelle di funghi alla griglia:
Prendere dei bei funghi porcini grandi e carnosi, pulirli bene e togliergli i gambi; spruzzarli di olio e sale e cuocerli sulla griglia. Servire le cappelle ben calde condite con una salsa a base di pangrattato, sale, pepe, aglio e prezzemolo tritando il tutto finemente.

Strufoli:
Dolce caratteristico del periodo di carnevale; dopo aver preparato l'impasto con farina, uova, scorza di limone, zucchero, vaniglia e un po' di rum, versare il composto a cucchiaiate in olio bollente. Sgocciolarli e deporli in un contenitore versandoci sopra il miele fuso. Si servono freddi.



Altrettanto gustosi e legati al territorio sono gli umbricelli in salsa di Trasimeno, a base di filetto di persico, scalogno, aglio e peperoncino, gli spaghetti col rancetto, a base di pancetta, pomodorini e pecorino fresco e, per chi ama i sapori forti, le pappardelle alla lepre, con l´aggiunta di pancetta e chiodi di garofano.

                                                    

Altra protagonista delle tavole umbre è la carne, cucinata alla griglia o allo spiedo ed insaporita con tanti e profumati aromi.

                                                

Molto particolare il friccò , a base di agnello o  pollo, pomodoro, aglio, rosmarino e salvia, ed i tordi sotto la cenere, insaporiti con alloro, chiodi di garofano, salvia, rosmarino, maggiorana e bacche di ginepro. Siotto la cenere anche le patate con tutta la buccia, che una volta terminata la cottura, vanno spazzolate e condite con olio e sale

Tipico della zona di Terni è, invece, il colombaccio selvatico, detto anche "palomba", cucinato soprattutto allo spiedo. Nella stessa zona si trovano, inoltre, alcuni pesci d´acqua dolce come il persico reale, che è alla base di un tipico piatto chiamato "carbonetti", e le anguille, cucinate per lo più utilizzando tartufo nero.