Toccare Dio!

di Padre Pier Aguilà

 

"Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita…" (1Gv 1,1).

Con questa affermazione di S. Giovanni, siamo nel cuore della fede e dell’esperienza cristiana: Dio si è fatto veramente uomo e si lascia sentire, vedere, contemplare e addirittura toccare! Dal giorno della nascita di Gesù, ogni uomo ed ogni donna che lo desidera può toccare Dio! Non è poesia! Non è letteratura! E’ più reale della realtà che vediamo!

Quando evangelizziamo, cosa facciamo se non proporre alla gente di toccare Dio, cioè di incontrarlo veramente, realmente? Non più teoria, ma esperienza personale ed unica che trasforma tutta l’esistenza della persona. Allora come toccare Dio? Ecco la domanda di questa Missionletter, domanda fondamentale quindi per l’evangelizzazione, che vale sia per chi evangelizza, sia per chi viene evangelizzato. In effetti non saremo credibili se noi stessi non facciamo l’esperienza che proponiamo agli altri.

"Poi Gesù disse a Tommaso: "Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!" (Gv 20,27)

Gesù sembra insistere! Non dà a Tommaso solo consigli, ma quasi ordini! Metti, stendi, metti, non essere… Dio vuole che lo tocchiamo nel suo Figlio fatto uomo! Dio si è fatto vicino a noi affinché non rimaniamo più lontani dal suo amore. Il suo desiderio di incontrare ogni suo figlio è immenso! Nella domanda di Tommaso ("Se non vedo… e non metto il dito nel posto dei chiodi… non crederò" - Gv 20,25), non tutto è sbagliato: aveva ragione di voler toccare Gesù Risorto! Ma il Signore gli consegna un segreto: non far dipendere la tua fede dal toccarmi, invece toccami con la fede! Come se Gesù gli dicesse: è proprio con la fede – essere credente – che potrai toccarmi! Grazie Tommaso, perché grazie alla tua audacia, sappiamo come toccare Gesù oggi, anche se non lo vediamo come gli Apostoli lo potevano vedere!

"Pensava infatti: "Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita". (Mt 9,21)

Ecco un’altra persona del Vangelo che ci aiuta a rispondere alla nostra domanda. La fede di questa donna diventa "visibile" attraverso un gesto concreto. Ella mette la propria fede in azione, crede che Gesù la può guarire ma non rimane passiva: fa del tutto per toccare almeno un pezzo del mantello del Salvatore. Non si lascia scoraggiare dallo sguardo degli altri o dalle difficoltà nel raggiungere Gesù in mezzo alla folla. Questa donna coraggiosa ci insegna che la fede passa attraverso gesti o passi che esprimono la fiducia in Dio. Quante persone hanno trovato il Signore rispondendo ad un "appello", come ad esempio durante una serata di preghiera, venendo davanti al palco o all’altare per confessare Gesù come l’unico Signore e Salvatore della loro vita! E la loro vita ne è stata trasformata per sempre, come per questa donna del Vangelo, guarita sull’istante attraverso la sua fede diventata gesto! Toccare Dio produce sempre dei miracoli!

"Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: "Prendete e mangiate; questo è il mio corpo". (Mt 26,26)

Oggi, anzi tutti i giorni, Gesù ci da la possibilità di toccarlo realmente! Quando "inventa" l’Eucaristia, la prima sua parola è: "Prendete"! Ancora un gesto concreto fatto con fede e che produce miracoli perché Gesù è lo stesso ieri, oggi e per sempre (cfr. Eb 13,8)! Ecco una risposta stupenda alla nostra domanda:

Eucaristia, cioè Gesù corporalmente, realmente presente in mezzo a noi, che si consegna nelle nostre mani per la nostra salvezza e la salvezza di tutti gli uomini!

"Gesù le disse: "Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". (Gv 20,17)

Si tratta della risposta rivolta da Gesù ad un’altra donna alla fine del Vangelo. Un modo di spiegare che nessuno potrà mai mettere la mano su Dio! In effetti, su questa terra non avremo mai finito di cercarlo e quindi di incontrarlo! Il suo Amore è infinito e ci vorrà l’eternità per scoprirlo fino in fondo! Poi, questo incontro di Gesù Risorto con Maria di Magdala completa la risposta alla nostra domanda: vuoi toccare Dio? Ebbene va e annuncia il Vangelo a coloro che non l’hanno ancora incontrato! Il poco che hai ricevuto, dallo a chi non conosce ancora l’Amore del Padre rivelato in Gesù, e la tua felicità crescerà!

"Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo…" (1Cor 6,19) - "Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito"… (Gal 5,16)

Infine non dimentichiamo che non siamo noi che abbiamo amato Dio, ma è lui che ci ha amati per primo (cfr. 1Gv 4,10). E’ Dio che vuole toccare il nostro cuore, anzi vuole abitare in noi, rimanere in noi affinché noi rimaniamo in lui. Perciò toccare Dio non è solo un’esperienza passeggera ma un modo di camminare nella vita. E’ un vero stile di vita che viene costantemente rinnovato dallo Spirito Santo! Alleluia!

God bless you!

Pier Aguila