TESI 6
IL LAVORO

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lavoro

Contrariamente alla vulgata sulla "fine del lavoro", il lavoro dipendente è cresciuto nel mondo a ritmi grandissimi. Ma gigantesca, in parallelo, è la sua frantumazione, mentre il mercato del lavoro tende a suddividersi in un nucleo di occupati "garantiti", sempre più ristretto, un'area di lavoratori precari , "atipici", progressivamente crescente, una massa di disoccupati, più o meno, cronici.

Siamo di fronte a un gigantesco processo di frantumazione del mondo del lavoro: contrariamente alla vulgata sulla "fine del lavoro" nel mondo, sia ora che nelle previsioni future di tutti gli enti internazionali che si occupano dell'evoluzione degli scenari economici e sociali, il lavoro dipendente è cresciuto ed è destinato a crescere enormemente su scala mondiale, qualunque sia la forma giuridica o la definizione sociologica che assume da paese a paese. Questo non deriva soltanto dal diffondersi della produzione industriale e della sua articolazione sul pianeta, ma dalla sussunzione nell'ambito del lavoro dipendente di figure un tempo appartenenti al lavoro autonomo. Contemporaneamente - e questo è ovviamente più evidente nei paesi a capitalismo maturo - è in corso una tripartizione del mercato e del mondo del lavoro, tra un nucleo sempre più ristretto di lavoratori a tempo pieno e indeterminato, una crescente area di lavoratori precari e atipici, una cronica disoccupazione di massa. In alcuni paesi - come negli Stati Uniti d'America - queste ultime appaiono meno estese semplicemente perché l'estrema liberalizzazione del mercato del lavoro rende ancora più larga l'area del lavoro precario ma i criteri con cui viene censito lo fanno rientrare statisticamente nel campo dell'occupazione.