TESI 22 
 IL MOVIMENTO DEI MOVIMENTI

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La nascita dei popoli di Seattle costituisce l'evento positivo del nostro tempo: il primo movimento, dopo la lunga sconfitta, che pone le basi per una risposta da sinistra alla crisi della globalizzazione, avanza una critica radicale al sistema dominante, afferma la possibilità, qui ed ora, di "un altro mondo". Da qui può rinascere un nuovo movimento operaio.

La nascita dei "popoli di Seattle", del "movimento dei movimenti", costituisce l'evento positivo del nostro tempo, il primo movimento dopo la lunga fase della sconfitta che indica la possibile nascita di un nuovo movimento operaio.
Questo movimento - di cui i prodromi si erano potuti vedere già nell'esperienza zapatista come nella conferenze delle donne tenutasi a Pechino nel 1995 - avanzando una critica radicale all'attuale sistema di relazioni economiche, sociali e politiche dominanti e affermando che "un altro mondo è possibile", pone le basi per una risposta "da sinistra" alla globalizzazione capitalistica e alla sua crisi.
Dopo anni in cui l'egemonia del pensiero unico aveva operato una gigantesca campagna ideologica di occultamento dei meccanismi di sfruttamento presentando i rapporti sociali capitalistici come naturali, oggettivi, immodificabili, il movimento è stato in grado di rendere evidente - a livello di massa - che le sofferenze, lo sfruttamento, la perdita di diritti, non sono un processo naturale ma il frutto di precise scelte politiche operate a partire dalle decisioni assunte dagli organismi internazionali a-democratici che guidano il processo di globalizzazione capitalistico. L'aver individuato nel Fondo Monetario Internazionale, nella Banca Mondiale, nell'Organizzazione Mondiale del Commercio i corresponsabili principali dei grandi potentati economici nella distruzione dei diritti del lavoro, delle persone e dell'ambiente, ha dato un volto all'avversario "di tutti" e nel contempo ha posto i presupposti per l'apertura di un dialogo tra i diversi soggetti sfruttati e la costruzione di comuni percorsi di lotta. L'aver delegittimato e demistificato la funzione di governo mondiale da parte di organismi antidemocratici quali il G8, l'aver contestato la natura iniqua della globalizzazione neoliberista, l'aver reso visibili le scelte politiche che generano l'insicurezza a livello globale, l'aver dato un volto ed un nome all'avversario e per questa via l'aver reso possibile percorsi di unificazione dei conflitti prodotti dalle diverse contraddizioni generate dal processo di globalizzazione, costituiscono il vero dato storico di questo movimento, che ha segnato la possibilità di riproporre il tema dell'alternativa a livello mondiale. Si tratta di un processo certo non compiuto, con diversa forza e diversi gradi di consapevolezza da paese a paese, ma il tema è stato posto.