TESI 20
LA SECONDA FASE DELLA GLOBALIZZAZIONE
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Dopo lo sviluppo imperioso il capitale deve di gestire direttamente la sua crisi. Alla ricerca di nuovi strumenti di comando e di controllo sceglie la strada dello "stato di guerra" e della repressione.
Il processo di globalizzazione non è sbaragliato, ma inizia una
nuova fase: dopo quella del suo sviluppo imperioso e diffuso, entra
in una seconda fase, quella della gestione della sua crisi.
A
quanto si vede questa gestione viene affidata al prolungamento di
uno stato di guerra, dal quale ottenere un dominio che non è più
conquistabile solo per via egemonica. Per questo sono necessari
nuovi strumenti di comando del processo di globalizzazione, il
soffocamento - anche attraverso la stretta tra terrorismo e guerra -
dei movimenti contestativi e alternativi, l'assunzione nel processo
di globalizzazione, a diversi e variamente subordinati livelli, di
tutti i seppur timidi tentativi di differenziazione e di autonomia
di singoli paesi o gruppi di essi.
E' decisivo per il futuro
dell'umanità se questa crisi evolverà in un superamento del
capitalismo o in un imbarbarimento della società umana mondiale. Lo
scioglimento di questa alternativa dipende in gran parte dallo
sviluppo del movimento mondiale contro la globalizzazione.