.:Una giornata da eroe:.

Nel 2006 per il concorso indetto dalla TIMGAD, creai questa storia, fu il primo fumetto in tavole creato dal sottoscritto, prima d'allora disegnavo piccole "tavole" su fogli a quadretti e a righe. Ero tra i più giovani[dopo una bambina di 10 anni] il concorso era quasi a livello nazionale, e si presentarono anche autori dall'estero.

La trama era il perno centrale su cui puntavo, i disegni non erano un granché e ne ero cosciente, mi aiutò mio fratello e per non fare torti ci presentammo entrambi come autori del fumetto, un fumetto a due mani si può dire.

La storia fu scritta tavolino e ragionata molto ci impiegammo quasi due mesi a trovare una versione definitiva, in fine il risultato ci sembrò esauriente e già degustavamo il sapore dei primi posti. ma ahimé, non fu così. 

Creai i personaggi da zero, non avevo nessuna base su cui farli nascere e sono nati direttamente sul foglio senza studio iniziale, sapevo solo una cosa: che era inverno, quindi mi basai su alcuni giubbotti che avevo a casa; nacquero così nacquero i personaggi della storia:

Max: L'eroe della storia, è malato ed a una famiglia disastrata, il padre morto e la madre impazzita. Frequenta l'università con un vago interesse della materia che studia, costretto dalla sua ragazza. Non è una persona che impone il suo carattere spesso è vittima e subisce le angherie del mondo che lo circonda, molto riflessivo e per niente intraprendente, da piccolo leggeva spesso fumetti sugli eroi, ne era patito, il suo più grande sogno era essere un super eroe, poi con il tempo ha perso questa passione man mano che le avversità gli si paravano davanti, limitandosi a difendersi chiudendosi in se stesso.  

 Mia: È l'antitesi di Max allegra e gioviale sempre disponibile ad aiutare chi lo chiede, ha preso l'università per diventare qualcuno ma lavora con una sua amica per  guadagnare qualche soldo extra; portata a fare amicizia e a socializzare subito con qualcuno; capisce bene Max, e sa subito quando ha qualcosa che non và, tenta più volte di consolare Max inutilmente, e lo vede sempre più distante.

Dario: Amico di Mia, fraintende il suo spirito allegro e sempre disponibile, estremamente geloso e pronto a tutto per difendere il suo amore, e pur di non vedere Mia con un altro preferisce ucciderla, Max e lui non si conoscono nonostante lui sia un suo amico di Mia ciò fa intendere quanto Max non sia presente nella vita di Mia.