SIMONA MIELE

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LEZIONE XVIII

TERRAGNI

Terragni nasce a Como nel 1904 e si laurea al Politecnico di Milano con il minimo dei voti. La sua è una formazione accademica evidente soprattutto nei primi lavori.

HOTEL METROPOL: Terragni opera un a serie di distorsioni nel pacchetto decorativo manierista, inoltre, progetta una pensilina di derivazione Libery.

MONUMENTO AI CADUTI ad Erba (Como): è pensato come un progetto paesistico; è interessante la grande scalinata.

PICCOLI PROGETTI PER TOMBE: qui Terragni mostra un interesse per il chiaroscuro e l'incassamento dei volumi.

Terragni, come accademico, guarda a Michelangelo con molto interesse, ma ad un certo punto in lui avviene una svolta: egli legge il libro di Le Corbusier Verso un'architettura in cui si afferma che la macchina ha uno spirito greco stabilendo così un legame tra modernità e passato.

Nel 1926 nasce il Gruppo 7, di cui fa parte anche Terragni, che, tra le altre cose, pubblicherà numerosi articoli sull'architettura contemporanea. Successivamente, entrerà a fare parte del gruppo anche Alberto Libera, un trentino che lavora a Roma.

Nel 1928 il Gruppo 7 organizza la prima mostra di architettura razionale proponendo il razionalismo come espressione della rivoluzione fascista.

OFFICINA DEL GAS A COMO: l'edificio non fu realizzato, ma rappresenta il primo progetto razionalista. L'officina è composta da quattro volumi che vengono assemblati tra loro con una logica sintattica. I principi compositivi derivano dal Costruttivismo russo e da Le Corbusier, oltre che dal suo genio.

NOVO COMUM: è il primo edificio razionalista ad essere costruito. Consiste in un corpo a C nel quale Terragni adotta un'analogia espositiva; i vari partiti orizzontali si sovrappongono producendo un movimento contrario che genera una struttura dinamica. Le forze di questo edificio tendono a dilatarsi verso l'esterno, pur nei limiti del blocco edilizio.

TORRE PER I CADUTI DI COMO: è un edificio monumentale basato su un disegno di Marinetti.

In quegli anni, Como diventa il polo di attrazione per molti artisti che sperimentano l'astrattismo; Terragni è il propulsore di questa tendenza.

NEGOZIO VITRUM: tutto legato al concetto di trasparenza.

CASA DEL FASCIO: il progetto nasce nel 1924 ed è realizzato nel 1932 in un'area fuori dalle mura della città. L'edificio diviene il simbolo dell'architettura razionalista italiana. Terragni, attraverso il concetto dell'imprinting, realizza un volume metafisico che domina la natura. Egli procede, attraverso l'astrazione sottraendo volumi, inoltre, giocando con l'asimmetria, riesce a creare una forza dinamica partendo da un assunto statico (il cubo). Terragni affianca i partiti decorativi in modo verticale e non orizzontale come avveniva nel modello rinascimentale. Questo trattamento non è usato per tutta la facciata, ma solo in una parte, innescando, in questo modo, una forza dinamica di rotazione. La facciata affonda a vari livelli (come in Michelangelo e Palladio) formando un campo chiaroscurale. La Casa del Fascio è un edificio a corte diviso in tre bande in cui, la parte centrale, è riservata alle adunate.

In seguito Terragni realizza, a Milano, cinque case in cui dimostra una grande capacità di controllo della sintassi. Importanti sono gli atri.

CASA RUSTICI a Corso Sempione: Terragni progetta questo edificio insieme a Lingeri. Egli rinnega la tipologia a corte, tipica del quartiere, perché simbolo di casa malsana e sceglie di realizzare due corpi che seguano le regole del funzionalismo. Terragni gioca con una serie di ambiguità progettando un grande telaio che, da una parte ricrea una quinta urbana e, dall'altra, "risucchia" in sé la città. Egli, inoltre, collega i due blocchi con una villa posta sul tetto. Si formula così l'idea dell'abitare urbano.

TOMBA SARFATTI: è un progetto per la tomba di un giovane morto in guerra. In un primo momento, Terragni pensa ad una composizione astratta, successivamente il progetto però si irrigidisce.

CASE UNIFAMILIARI: la sintassi è molto chiara; si instaura un rapporto dialettico tra volume ed elementi liberi.

CASA DEL FLORICOLTORE: in questo progetto sono presenti una serie di macrocontenitori cioè è una scatola con elementi inseriti l'uno nell'altro. 

ASILO SANT'ELIA: è un'opera molto importante in quanto è presente un elemento centrale che vibra in tutte le direzioni.

Dal 1937, si assiste, in Italia, ad un clima plumbeo dovuto alla situazione politica. Ciò comporta, nel campo dell'architettura, un ritorno a strutture trilitiche in pietra e ad un'architettura Neoclassica sullo stile monumentale tedesco. In questo periodo Terragni partecipa a numerosi concorsi nei quali propone forme razionaliste pur usando strutture trilitiche.

DANTEUM: edificio su Via dei Fori Imperiali a Roma dedicato alla celebrazione della Divina Commedia di Dante. E' un'architettura atipica poiché è sia allegorica che metaforica. Tutto è organizzato lungo un percorso: si entra in un ambiente a zig-zag che conduce alla "selva oscura", da qui ci accede "all'inferno" e quindi al "purgatorio" al piano superiore; all' ultimo piano si trova il "paradiso". Alla fine del percorso a spirale c'è l'uscita.

 

Diario di Bordo

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