SIMONA MIELE |
LEZIONE XIV GEHRY Cinque parole chiave per comprendere Gehry:
Gehry nasce nel 1929 a Toronto da una famiglia ebrea e socialista. La figura fondamentale della sua vita è il nonno, proprietario di una ferramenta; ed è proprio in questa bottega che egli acquista dimestichezza con i materiali. Un altra componente che influenzerà molto la sua attività da architetto è il fatto che, essendo un ebreo povero ed emarginato, nella sua infanzia veniva chiamato fish, pesce. Da Toronto, poi, si trasferisce con la famiglia a Los Angeles dove si iscrive alla facoltà di architettura e si sposa con una donna che lo manterrà agli studi. Gehry si laurea a metà degli anni '50 e va a lavorare allo studio di Bruen (architetto austriaco). Successivamente prende una specializzazione in urbanistica ad Harvard (cosa molto in voga negli anni '50 poiché l'urbanistica era considerata il vero scopo dell'architettura). Preso il master, torna a lavorare da Bruen. In seguito si reca a Parigi per un anno e qui ha l'occasione di viaggiare e conoscere nuove cose. Gehry è molto selettivo e si appassiona di poche opere ed in particolare delle cattedrali e di Le Corbusier. Nel 1962 ritorna a Los Angeles e fonda il suo studio. Il lavoro di Gehry è, per circa quindici anni, assimilabile ad un professionalismo serio dell'ambiente culturale americano dell'epoca. Rinuncia, dunque, alla sfera trasgressiva per dedicarsi alla razionalità. La Los Angeles degli anni '60 ha un clima particolare (figli dei fiori) e Gehry lo vive in pieno nella sua vita privata rimanendo, però, tradizionalista nella progettazione. Nel periodo che va dal '62 al '78 solo quattro o cinque case risultano essere un po' trasgressive in quanto sono abitazioni per suoi amici artisti.
PRIMA FASE: ASSEMBLARE Ad un certo punto della sua vita in Gehry avviene un "azzeramento" che si deve leggere a tanti livelli per capirne la forza. Gehry inizia ad entrare in crisi negli anni '70 e decide di sottoporsi ad analisi. Nel frattempo il suo matrimonio è in crisi e ha difficoltà a dirigere lo studio. A causa di tutto ciò, l'architetto decide di ricominciare tutto daccapo: riduce lo studio al minimo, forma una nuova famiglia e soprattutto acquista una nuova casa (1978).
ASSEMBLARE: nuclei aggiunti con funzioni specifiche. Sono usati ambienti trapezoidali per creare tensione. In genere si ha uno spazio lineare compatto ad altri corpi ad esso applicati. Sempre in quel periodo inizia ad utilizzare le reti come materiale da costruzione.
I disegni di Gehry diventano molto importanti, sono caricature che esagerano gli effetti; la composizione e la scelta dei materiali hanno assunto svariati gradi di libertà. Tutto ciò è ricollegabile alla Pop Art o, meglio, all'Espressionismo Astratto americano basato sul contrasto, l'assemblaggio, la matericità dei materiali. SECONDA FASE: SPAZIARE Grazie alla conoscenza di Charles Moore che concepisce l'architettura come spazio intercluso, in Gehry inizia a nascere una nuova idea formativa in cui la vera cosa impostante è lo spazio intercluso tra gli elementi architettonici. Tutto ciò si oppone all'atteggiamento modernista che privilegia le forme pure. Il motore del meccanismo progettuale è opposto anche all'assemblaggio. La forma può essere narrativa ed evocativa. La casa rappresentativa di questa fase è una piccola casa per ospiti in cui le distorsioni la fanno apparire come una natura morta.
TERZA FASE: SEPARARE
Gehry inizia qui a perdere un controllo estetico equilibrato.
Con questo macroggetto a forma di pesce inizia l'avventura di Gehry nel digitale. Egli si rende conto che l'oggetto pop, inserito nell'architettura, non ha futuro e di conseguenza inizia a giocare sulla trasfigurazione dell'elemento.
Successivamente l'architetto inizia a fare case "scoppiettanti" inserendo tutti gli elementi di spazialità, di separazione e di evocazione. A metà degli anni '80, in USA, si organizza una mostra su Gehry, nonostante che la cultura americana fosse ancora orientata sul postmodernismo (grattacieli in stile gotico). Per questa occasione egli realizza delle microarchitetture, delle sculture e dei mobili in cartoncino pressato. Questo sarà il punto di partenza per una nuova fase. QUARTA FASE: FONDERE Gehry comprende il motivo fondamentale della ricerca artistica: il rischio personale. Il rischio è, in questo caso, la capacità di intraprendere una nuova modalità progettuale consistente nel FONDERE le masse e i volumi come fossero operazioni booleane.
Il fondere è un'idea di derivazione boccioniana. La scultura futurista vuole essere antipiedistallo, deve essere capace di dinamizzare lo spazio intorno a sé e far vibrare l'ambiente. Gehry acquisisce questi principi e li fa propri nel museo Guggenheim di Bilbao.
QUINTA FASE: LIQUEFARE LIQUEFARE: scioglimento della forma.
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