SIMONA MIELE

mailto:simonamiele@libero.it

http://w3.uniroma1.it/saggio/

LEZIONE V

FRAMMENTI ED IDEE NUOVE

Fermenti ed idee nuove creano il nuovo modello legato all'industrializzazione. A partire dal 1865 gli intellettuali iniziano ad acquisire coscienza del mondo pervaso dalla Rivoluzione Industriale e del paesaggio industriale (che non necessariamente è rappresentato da edifici industriali).

MECCANISMI FORMATIVI: i pittori formulano una tecnica del tutto nuova basata sul pensiero filosofico del "cogli l'attimo"; nasce così l'impressionismo.Con tale tecnica gli artisti tentano di rendere l'idea di dinamismo e soprattutto di catturare l'attimo scomponendo e vibrando l'immagine da rappresentare. Questa tecnica sarà successivamente fondamentale per il Movimento Moderno degli anni '20. Non solo i pittori, ma anche altri intellettuali cominciano a concepire il mondo in modo diverso; Baudelaire, ad esempio, rifiuta la città rinascimentale in favore di una città basata sul dinamismo e scomposizione.

La scoperta chiave si ha con un successivo passaggio dovuto a Cezanne. Egli appartiene alla corrente impressionista ma si pone un problema opposto cioè di come rendere presenti i volumi e gli elementi della composizione pur usando una tecnica frammentaria. Egli, quindi, porta tutto a forme primarie quali cubi, piramidi ecc. compiendo uno sforzo analitico (nel Rinascimento si era invece compiuto uno sforzo sintetico). L'artista compie una serie di disgiunzioni, tende a rompere la visione prospettica e a far acquisire ad ogni oggetto una propria identità. Per far ciò Cezanne usa il colore in maniera arbitraria senza seguire i contorni del disegno. La logica analitica procede dal basso verso l'alto partendo dalla logica primaria volumetrica degli oggetti; questa sarà una novità assoluta che avrà un peso importantissimo in architettura.

Cezanne aprirà la strada alle avanguardie del primo Novecento e soprattutto all'astrattismo di Picasso il quale afferma che "L'arte è negativa, è distruzione"; con tale affermazione Picasso vuole distruggere la visione classica per creare i canoni della nuova visione dell'arte che deve essere bruttissima per riuscire a rompere le consuetudini.

IN ARCHITETTURA: LA RIVOLUZIONE DEGLI OGGETTI

Vediamo ora il sistema paradigmatico dell'architettura:

1914 nascono le idee futuriste; 

 Le Corbusier crea la piastra;  

Wright fonda l'architettura del paesaggio e attua la scomposizione dei piani; 

1917 nasce la Concezione Neoplastica con la scomposizione dei piani di Mondrian. 

Tutte queste innovazioni si ribadiscono e solidificano con l'edificio del Bauhaus dove viene del tutto messo in crisi il modello rinascimentale divenendo un edificio paradigmatico, in aderenza alla rivoluzione industriale.

PROGRAMMA: il vero problema dell'architettura non è rappresentato dalla progettazione di chiese e palazzi, ma dalla costruzione dei quartieri operai cioè la casa per tutti. Si assiste quindi ad un ribaltamento totale delle priorità in quanto gli architetti si sentono parte del popolo. La parola chiave diventa quindi EXISTENS MINIMUM. Come già detto, l'esempio più rappresentativo del nuovo paradigma industriale è senza dubbio il Bauhaus (che letteralmente vuol dire casa della costruzione). Questo è una scuola che nasce nel 1919 e si presenta subito come una scuola atipica in quanto non è ne' superiore ne' universitaria e nella quale si insegna una sotto cultura d'avanguardia in tutti i campi (jazz, teatro d'avanguardia, ecc.) con l'obiettivo di creare un'estetica legata al panorama industriale. Il Bauhaus viene successivamente spostato, per motivi di incompatibilità culturale con la cittadina universitaria di  Weimar che lo ospitava, a Dessau dove viene costruito il nuovo edificio di Gropius. La scuola riparte quindi daccapo affrontando una crisi di riinizio con un programma di rigenerazione e di cambiamento.

 

COSTRUZIONE: in questo periodo si assiste ad un cambiamento radicale nella tecnica delle costruzioni grazie all'invenzione del cemento armato che introduce la discontinuità nella struttura, una discontinuità organica, più logica ed economica. Gli architetti, successivamente, trasformeranno questa tecnica costruttiva in valore formale (vedi Le Corbusier ed i suoi cinque punti). La discontinuità non si limita però soltanto alla struttura, ma interessa anche l'intero pacchetto murario che perde la sua omogeneità per stratificarsi in elementi indipendenti. La parola chiave è quindi DISCONTINUITA'.

 

CITTA': nell'era industriale la città cambia radicalmente poiché si assiste ad una serie di movimenti espansivi repentini mai avvenuti in passato. Le amministrazioni tenderanno, quindi, a razionalizzare tale crescita attraverso la politica dello zoning, una logica fortemente strutturata che divide la città per funzioni come in una catena di montaggio. Tale politica di piano prevede, dunque, la divisione della città in zone, ognuna con una propria funzione. La divisione e l'ottimizzazione delle varie parti avviene per fasi; una volta terminate, esse saranno collegate tra loro attraverso un sistema di vicinanze e con "cuscinetti verdi". La parola chiave per descrivere la città industriale è quindi RAZIONALIZZAZIONE.

 

FORMA E VISIONE: mentre nel modello rinascimentale l'architettura era regolata da una visione prospettica, nel movimento moderno tutti gli elementi della composizione si sganciano l'uno dall'altro divenendo elementi autonomi assemblati tra loro. Le costruzioni si fanno frammentarie risultando una sommatoria libera di elementi astratti. Non ci sono più parti nominabili, il tutto si riduce a piastre in cui è la loro giustapposizione a determinate le funzioni. La parola chiave è qui PROCESSO ANALITICO, ASTRATTO.

 

SIMBOLISMO: l'edificio esprime tautologicamente solo la sua funzione senza ricorrere ad alcuna narrazione. La parola chiave è OGGETTIVISMO.

 

CONCEZIONE DEL PROGETTO: nel modello rinascimentale il progetto veniva ideato calando la funzione in una forma geometrica primaria; nel Movimento Moderno, invece, si parte dall'ottimizzazione della funzione per poi, di conseguenza, arrivare alla forma. E' quindi un meccanismo che parte dall'interno, analizzando necessità e funzione, per giungere all'esterno. Le parole chiave sono LOGICA ANALITICA ed OGGETTIVITA'.

PLUS ONE: nel Rinascimento, l'elemento catalizzatore era la prospettiva, invece, nel Movimento Moderno è la TRASPARENZA poiché racchiude in se tutti i concetti sopra elencati.

Diario di Bordo

Home page