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2.01 Caratteristiche generali del IC LX1720L’LX1720 della LinFinity contiene tutte le funzionalità per costruire un amplificatore audio in classe D stereo. Esistono due varianti di tale integrato, LX1720-01 e LX1720-02 differenti per la tensione di alimentazione ammessa: rispettivamente 15 e 25 V che possono produrre su un carico da 8W una potenza massima rispettivamente di 10 e 25 Watts (l’integrato a nostra disposizione è LX1720-01). È importante mettere in evidenza come questo integrato permette di realizzare due amplificatori in classe D (uno per ogni canale) con l’utilizzo di pochi componenti esterni; saranno infatti esterni alcuni condensatori e resistenze che controllano il guadagno dei blocchi interni dell’IC, i MOSFET del convertitore in configurazione full-bridge e il filtro che toglie il ripple sul carico. In più il componente è disponibile in contenitore a montaggio superficiale consentendo quindi di realizzare un progetto estremamente compatto*. Nel documentazione della casa costruttrice è riportato che si possono ottenere THD < 1% ( con 10 Watts per canale in uscita) e un rendimento >92% (con MOSFET con Ron di 0.1W). 2.02 Schema a blocchi del controllo LX1720Nella successiva figura 1 è riportato lo schema a blocchi dell’integrato relativo ad un canale.
Figura 1 Il convertitore di uscita è composto da quattro MOS esterni all’integrato connessi in configurazione full-bridge. I componenti C9, C10, R1 e R2 eliminano il ripple sul segnale retroazionato, mentre l’amplificatore di retroazione somma i due segnali al suo ingresso e ettenua. La capacità C24 elimina ogni componente continua sul segnale in ingresso, mentre l’amplificatore di ingresso aggiunge una componente continua di 2.5 V e amplifica il segnale. L’amplificatore di errore integra la differenza tra l’uscita dell’amplificatore di ingresso e l’uscita dell’amplificatore di retroazione. Il generatore PWM è composta da un comparatore, da un generatore a rampa e dai circuiti di controllo dei MOS in modo del tutto simile a quello visto nella prima parte. Vediamo più in dettaglio i particolari costruttivi di ciascun blocco e le formule di progetto per il dimensionamento dei componenti esterni: faremo riferimento all’application note AN-11 fornita dalla LinFinity. Prima di questo è necessario definire gli obbiettivi del progetto: § Amplificatore stereo § Banda audio 20Hz-20kHz § Carico 8W § Potenza massima sul carico circa 10Watts Non possiamo imporre nessun vincolo sui parametri di qualità dell’amplificatore quali la resistenza di uscita e il THD perché l’integrato non fornisce alcun controllo su questi. 2.03 Gli amplificatori di ingresso, di retroazione e di erroreQuesti tre blocchi sono rappresentati in figura 2, dove la linea tratteggiata distingue il confine tra i componenti esterni all’integrato e quelli interni.
Figura 2 Per evitare di ripetersi sarà sviluppato il progetto di uno solo dei due canali. L’amplificatore di ingresso è un semplice operazionale in configurazione invertente di guadagno fisso pari a GIN = -3.5. Va fatto presente che lo schema di figura 2 è il circuito equivalente alle variazione, infatti avevamo accennato al fatto che l’amplificatore di ingresso aggiunge anche una componente continua di 2.5V al segnale, ma questo non si vede nello schema fornito dalla LinFinity (nota C24 può essere un condensatore polarizzato, infatti in continua esso è carico alla tensione di 2.5V). La resistenza di ingresso dell’amplificatore può essere stimata in 42kW sufficientemente elevata in modo da non creare carico ai circuiti a monte. C24 e la resistenza di ingresso limitano la banda dell’amplificatore alle basse frequenze creando un filtro RC passa alto di frequenza di taglio pari a
Imponendo fLOWER < 20 Hz allora C24 > = 189 nF Scegliamo C24 = 220 nF. I filtri R1 C9 e R2 C10 eliminano il ripple sul segnale retroazionato realizzando un filtro passa basso con funzione di trasferimento GRC = . Questa è vera solo se R1 è molto più piccola della resistenza vista sui piedini FBK(-) e FBK(+) pari rispettivamente a 368kW e 401kW. Scegliamo R1 = R2 pari a 18kW. La frequenza di taglio di GRC deve essere imposta pari al limite superiore della banda audio 20kHz. Questo ci consente di calcolare C9 e C10: C9
= C10 =
= 442.1 pF. Un valore commerciale per tale capacità è C9 = C10 = 470 pF che creano una frequenza di taglio fUPPER = 18.8 kHz che è leggermente sotto i 20 kHz che avevamo imposto, ma vista la scarsa sensibilità dell’orecchio umano a tali frequenze e la risposta delle casse acustiche che in genere tagliano a frequenza ben più basse possiamo considerare accettabile questo dimensionamento. C9 e C10 debbono cortocircuitare a massa disturbi a frequenza molto superiore alla frequenza dell’oscillatore che fisseremo intorno i 300 kHz, per questa ragione è bene utilizzare condensatori adatti a lavorare per tali frequenza. Sceglieremo condensatori ceramici. L’amplificatore di retroazione amplifica la differenza FBK(+) – FBK(-) di un fattore costante pari a GFB = 0.091: attenua e ciò è necessario perché il segnale di uscita può avere una ampiezza picco picco fino a 30 V (2 volte la tensione di alimentazione), mentre il segnale all’uscita dell’amplificatore di ingresso ha una ampiezza picco picco massima pari a 5 V. L’amplificatore di errore integra il segnale FAOUT e genera la funzione di trasferimento GEA = C20 è la capacità che rende l’amplificatore di errore un integratore, mentre R7 e C21 servono solo per creare uno zero nella funzione di trasferimento che rende stabile l’amplificatore. Il dimensionamento di questi componenti si otterrà con considerazioni sulla stabilità del circuito. 2.04 Il modulatore PWMQuesto è composto dall’oscillatore, dal generatore di rampa, dal comparatore e dai circuiti di pilotaggio dei MOS. L’oscillatore interno al chip è controllato dalla resistenza RT e dal condensatore CT esterni non rappresentati nel precedente schema. La frequenza di oscillazione si calcola: fOSC = È consigliato scegliere CT = 100pF. Imponendo fOSC = 300kHz calcoliamo RT=32.1kW. Scegliendo RT = 30kW si impone fOSC = 320kHz. RT e CT sono attraversati da correnti ad alta frequenza, dunque è importante che questi componenti abbiano bassi effetti parassiti: una buona scelta è utilizzare condensatore ceramico e resistenza ad impasto. Il generatore a rampa è controllato da RPWM e CPWM esterni all’integrato come indicato in figura 3.
Figura 3 La tensione a rampa è ottenuta caricando la capacità CPWM per mezzo della corrente costante IPWM, definita attraverso la formula IPWM = È consigliato scegliere IPWM compreso tra 75mA e 300mA: imponendo IPWM = 100mA calcolo RPWM = 56.25kW. Con il valore commerciale RPWM = 56kW il valore esatto di IPWM è 100.45 mA. Il manuale dell’integrato dice che la rampa deve eseguire una escursione di 3V nel periodo di oscillazione: attraverso questa informazione e dalla formula che descrive il caricamento di una capacità a corrente costante si calcola CPWM : CPWM = = 104.6pF Valore commerciale CPWM = 100pF. Quando l’uscita dell’amplificatore di errore(EAOUT) è nulla il duty-cycle del segnale modulato è nullo e la tensione sul carico è –VDD, mentre quando la tensione EAOUT è uguale all’ampiezza massima della rampa il duty-cycle del segnale modulato è 100% e sul carico troviamo la tensione +VDD. Con questa considerazione si può calcolare il guadagno dello stadio modulatore più il convertitore: GPWM = È importante che questo guadagno non dipende da VDD per ottenere una buona stabilità dell’amplificatore anche per variazioni consistenti di VDD. 2.05 Il guadagno ad anello apertoIl guadagno ad anello aperto(GLOOP) definisce se l’amplificatore è stabile o meno. Questo è dato come prodotto delle funzioni di trasferimento dei blocchi che compongono il loop di retroazione ed è pari: GRCGFBGEAGPWM = GFB Nota l’amplificatore di ingresso e il filtro in uscita non intervengono nella formula del guadagno di anello perché non fanno parte dell’anello di retroazione. Il guadagno di anello presenta tre poli e uno zero; il polo creato da R1 C9 cade intorno alla frequenza di 20kHz, allora per aumentare la banda passante dell’anello si dimensiona lo zero in modo da cancellare il polo, (R7 C21 = R1 C9 ). Supponiamo che il polo individuato da R7 e dalla serie C20 C21 cada a frequenze estremamente elevate da poter essere trascurato. Con queste ipotesi il guadagno di anello può essere scritto: GLOOP = GFB Il diagramma del modulo di GLOOP è rappresentato il figura 4.
Figura 4 fU è la frequenza alla quale GLOOP|dB diventa 0dB; vale fU = Assumendo C21 = 9C20 vale fU = È consigliato imporre fU = 60kHz e R8 = 10kW, allora dalla precedente formula si può calcolare C20. C20 = = 23.1pF Valore comm. C20 = 22pF Calcoliamo C21 C21 = 9C20 = 198pF Valore comm. C21 = 220pF Avendo imposto R7 C21 = R1 C9 calcoliamo R7: R7 = = 38.4kW Valore comm. R7 = 33kW oppure 36kW È necessari verificare che il polo prodotto da R7 e dalla serie C20 C21 cada effettivamente a frequenza superiore a fU. fp = = 239kHz Il polo in alta frequenza cade tra fU e fOSC come consigliato nella documentazione dell’integrato. È importante far notare che il margine di fase del circuito è circa di 90°, infatti alla frequenza di attraversamento fU , la fase del guadagno di anello è circa -90°, cioè il contributo del solo polo nell’origine. 2.06 La funzione MUTEDurante il transitorio, quando non tutte le capacità del circuito si sono caricate alla tensione di regime, l’LX1720 potrebbe produrre sul carico delle tensioni che si manifestano con un fastidioso rumore che suona come un “pop”. Per evitare questo fenomeno i driver dei MOS rimangono inattivi per un tempo transitorio TDELAY. Questo viene prodotto attivando l’oscillatore ad una frequenza dieci volte più bassa di quella imposta e contando 976 cicli di queste lunghe oscillazioni. Con le nostre scelte progettuali vale TDELAY = 976 10 TOSC = 30.5 ms. Questo tempo potrebbe non essere sufficiente a eliminare del tutto il “pop” sulle casse, infatti la capacità di ingresso C24 si deve caricare alla tensione di 2.5V attraverso una resistenza abbastanza elevata (la serie 42kW + 147kW). La documentazione dell’LX1720 dice che l’equazione della carica di C24 è: = 2.30 V Nel nostro caso mancano 0.2 V per caricare completamente la capacità. Qualora si volesse evitare del tutto rumori all’accensione si possono sfruttare apposite funzioni accessibili dai piedini CN e MUTE. Quando il piedino MUTE è alto questo cortocircuita la resistenza interna da 147 kW annullando il segnale in uscita. In figura 5 è riportato un possibile circuito anti-pop.
Figura 5 Il piedino CN è alla tensione di VDD =15V subito dopo l’accensione così che il piedino MUTE all’accensione è attivo e vi rimane fino a quando CMUTE non si carica attraverso RMUTE . Visto che per caricare completamente C24 è necessario un tempo di circa 50 mS, imponiamo che la costante di tempo CMUTE RMUTE sia 50mS. Scegliamo CMUTE = 1mF e RMUTE = 50kW. 2.07 I MOS del convertitorePer scegliere i MOS del convertitore è necessario stimare la potenza in essi dissipata; utilizziamo le formule proposte nell’Application Note AN-11 relativo al dispositivo la massima potenza in valore medio quadratico dissipata sul carico è calcolata con la formula POUT-MAX
=
Dove VRIPPLE è il ripple sulla capacità C9 , dell’ordine di 1V, RON è la resistenza in conduzione dei MOS. Imponendo RON = 0.2W POUT-MAX = 11.1Watts. Dalla massima potenza ricaviamo la massima corrente sul carico, intesa ancora in valore medio quadratico: IOUT-MAX
=
=
1.2 A
Allora la massima potenza dissipata su ciascun MOS è PMOS-MAX
= RON I2OUT-MAX
= 0.3 Watts
1.
In questo risultato bisogna fare una forte critica perché non è considerata la potenza di commutazione dei MOS, dunque i MOS che sceglieremo dovranno dissipare una potenza ben superiore. Sono stati scelti MOSFET della famiglia DMOS dalla sigla Si9945AEY (N-MOS) e Si9953DY (P-MOS) prodotti dalla Siliconix; nell’appendice sono riportati i datasheets di tali componenti. Per una discussione sui motivi di questa scelta riportiamo una tabella dei parametri più significativi:
Questi sono MOS su package SO-8 a montaggio superficiale come consigliato dalla LinFinity: ciascun package contiene due dispositivi a uguale canale, dunque le coppie di MOS N e P non sono complementari, perché non integrati nello stesso chip. Questa scelta è in contrasto con i suggerimenti del datasheet del LX1720 ed è motivata dal fatto che non si sono potuti reperire coppie di MOSFET complementari sullo stesso package. I MOS a montaggio superficiale sono consigliati per ridurre problemi di compatibilità elettromagnetica: nel nostro caso i vantaggi dall’uso di tali componenti sono vanificati dall’averli montati su una scheda millefiori che dal punto di vista compatibilistico lascia molto a desiderare. È necessaria una critica alla documentazione del LX1720 che non riporta i livelli di tensione con i quali vengono pilotati i drain dei MOS (è stato misurato che l’escursione della VGS è di 5V); questo dato è importante nella scelta della giusta tensione di soglia dei dispositivi MOS, è infatti necessari assicurarsi, quando in conduzione, che ciascun MOS sia un grado di fornire la giusta corrente al carico rimanendo a lavorare nella regione di triodo. Per questo è necessari guardare le caratteristiche iD-VDS dei MOS e in particolare la curva relativa alla tensione VGS=5-Vt e assicurarsi che il ginocchio di tale curva sia ad un valore di corrente bel superiore al valore VDD/RLOAD=1.9 A (la corrente massima che si deve fornire al carico). La mancanza di indicazioni di questo tipo ci ha portato a scegliere MOS della famiglia HEXFET IRF9520 e IRF510, che hanno una soglia di ben 4V. Con questi, l’amplificatore riusciva ha fornire una potenza sul carico di appena 1.5Watts! Nell’integrato LX1720 è presente anche un circuito limitatore di corrente a protezione del carico. Questo rivela la caduta di tensione sulla resistenza R5 posta in serie al circuito di alimentazione del convertitore: quando tale tensione supera la soglia di 200 mV scatta la protezione. Per dimensionare R5 l’Application Note AN-11 fornisce la formula R5 = = 105 mW valore commerciale 100 mW Dove IRIPPLE è il ripple di corrente sull’ingresso del filtro ed è stato assunto pari a 0.2 A. 2.08 Progetto del filtro di uscitaIl filtro di uscita, di tipo passa basso, ha il compito di eliminare il ripple in alta frequenza sul carico. Per il suo progetto seguiamo due approcci: prima progettiamo il filtro seguendo delle formule per la sintesi di reti lineari, poi seguiamo il progetto svolto nell’application note AN-11 della LinFinity. Il primo passo per il progetto di un filtro è individuare la funzione di trasferimento: è stata scelta la funzione di trasferimento di Butterworth che ha risposta in frequenza della forme:
dove wC è la pulsazione di taglio del filtro e n è l’ordine (la caratteristica di tale funzione è di essere monotona decrescente su tutta la banda). Imponiamo la frequenza di taglio 60kHz (nell’application note è consigliato di non scendere al di sotto di tale valore) e l’ordine del filtro n=4. Con tali scelte l’attenuazione alla frequenza 320kHz (frequenza dell’oscillatore) è dell’ordine di 58dB. In figura 6 e 7 sono riportati gli schemi elettrici del filtro di Butterworth per n dispari e per n pari, a seguire le formule di progetto:
Figura 6 - n dispari
Figura 7 - n pari
Dove e a è calcolato attraverso la formula:
R2 è ovviamente il carico (8 W), mentre R1 è la resistenza di uscita dell’amplificatore; per il progetto R1 è stata fissata a 4W valore stimato senza nessun criterio, ma si è verificato con simulazioni SPICE che le caratteristiche del filtro non dipendono molto da questo valore, dunque non è il caso di cercare criteri per la stima di R1. Seguendo tali formule otteniamo i valori: L1 = 11.9 mH C2 = 1.3 mF L3
= 16.8 mH C4 = 383 nF. In figura 8 è riportato lo schema del filtro per la simulazione SPICE: il filtro precedentemente progettato è replicato su ciascuno dei rami della resistenza di carico, come consigliato nell’application note. La resistenza R3 serve ad evitare che in continua siano lasciati dei nodi flottanti rispetto al riferimento di massa. In figura 9 riportiamo la simulazione della funzione di trasferimento del filtro: possiamo notare un picco di risonanza inatteso intorno alla frequenza di 50kHz.
Figura 8
Figura 9 Nell’application note AN-11 è riportato il progetto del filtro di Butterworth del 4° ordine: sono riportati i valori di progetto normalizzati: = 1.5307 c2 = 1.5772 = 1.0824 c4 = 0.3827 Tali valori vengono denormalizzati con le formule:
=
32 mH
=
0.522 mF
=
22.97 mH
= 126 nF La simulazione SPICE del filtro di figura 8 con gli ultimi valori calcolati non rispetta le specifiche (figura 10), in particolare la frequenza di taglio è di 14 kHz, ben al di sotto del valore di progetto.
Figura 10 Visto che il primo progetto del filtro rispetta meglio le specifiche, lo preferiamo rispetto al secondo. È necessario aggiustare i valori dei componenti in modo che questi siano reperibili in commercio, scegliamo dunque i seguenti valori: L1 = 20 mH C2 = 1 mF L3
= 11 mH C4
= 220 nF 2.09
Il circuito completo
In figura 11 riportiamo il circuito completo dell’amplificatore come consigliato dall’application noto AN-11.
Figura 11 In questo schema troviamo alcuni componenti di cui ancora non abbiamo trattato: C16.. C19 sono condensatori di livellamento che servono a stabilizzare la tensione di alimentazione. Questi debbono essere non più piccoli di 100mF a bassa resistenza equivalente serie (ESR) e debbono essere montati quanto più possibile vicini alle resistenze R5 R6 . Cp è una capacità che serve al controllo per generare la tensione di pilotaggio dei gate dei MOS P. È consigliato che questa capacità sia più grande di 1mF. CN è una capacità che serve a mantenere stabile il riferimento interno di tensione. È consigliato di utilizzare un condensatore al tantalio da 22mF/25V. Elenco dei componenti: R1
= 18 kW R2
= 18 kW R3
= 18 kW R4
= 18 kW R5
= 100 mW
2.5 Watts R6
= 100 mW
2.5 Watts R7
= 33 kW R8
= 10 kW R9
= 33 kW R10
= 10 kW RT
= 30 kW RPWM
= 56 kW C1
= 1 mF C2
= 220 C3
= 1 mF C4
= 220 C5
= 1 mF C6
= 220 C7
= 1 mF C8
= 220 C9 = 470 pF C10
= 470 pF C11
= 470 pF C12
= 470 pF C16 = 330 mF a basso ESR C17 = 330 mF a basso ESR C18
= 1 mF C19
= 1 mF C20
= 22 pF C21
= 220 pF C22
= 22 pF C23
= 220 pF C24
= 220 nF C25
= 220 nF CPWM
= 100 pF CT
= 100 pF CN = 15 mF al Tantalio CP = 1 mF L1 = 20 mH L2 = 11 mH L3 = 20 mH L4 = 11 mH L5 = 20 mH L6 = 11 mH L7 = 20 mH L8 = 11 mH Q1
, Q3 = U1 Si9953DY Q2
, Q4 = U2 Si9945AEY Q5
, Q7 = U3 Si9953DY Q6
, Q8 = U4 Si9945AEY |