MISURAZIONE DEL TEMPO DI PROPAGAZIONE
La misura ultrasonica della
velocità del suono consiste in pratica nella determinazione di due grandezze
meccaniche: la lunghezza del cammino acustico geometrico e il tempo impiegato
da un impulso a percorrerlo. Un generatore di funzioni eccita il trasduttore
piezo-ceramico con un treno d’onda di dieci cicli aventi una frequenza portante
di circa 5 MHz e un’ampiezza di 10 Vp-p; il trasduttore emette
simultaneamente, dalle due facce, due impulsi acustici che si propagano in
direzioni opposte. Ciascun treno d’onda, incidendo sul riflettore posto
all’estremità della cella ultrasonica, produce un eco. Il trasduttore riceve
l’eco acustico generato e lo trasforma in un impulso elettrico. L’intero
segnale viene quindi campionato a 4 GS/s da un oscilloscopio digitale. I dati
acquisiti sono trattati con un algoritmo di analisi basato sulla funzione di
correlazione esistente fra il segnale associato al primo eco dovuto al
riflettore più vicino e a quello associato al primo eco generato dal riflettore
più lontano (vedi figura 1). In questo modo si ottiene il ritardo temporale
esistente fra i due echi analizzati.
Figura 1 – Funzione di correlazione