Il sertão

Viene chiamata "sertão" la regione semiarida del Nordest del Brasile.

Tale regione, caratterizzata da un clima secco e caldo, piogge scarse e irregolari, attraversa gli stati di Bahia, Piauì, Cearà, Rio Grande do Norte, Paraiba, Pernambco e parti degli stati di Alagoas, Segipe e Minas Gerais.

In queste terre, colpite periodicamente da grandi siccità, è stata inoltre distrutta gran parte della vegetazione ad alto fusto e ciò ha ulteriormente peggiorato la situazione.

La regione è di tipo rurale, la popolazione vive lavorando la terra, con un'agricoltura di sussistenza familiare. In alcune zone è disponibile l'irrigazione grazie ad alcuni grandi fiumi (il rio São Francisco ad esempio). La maggior risorsa è l'allevamente di capre, pecore, mucche. Anche la produzione del miele è abbastanza diffusa.

Nel sertão mancano quasi tutte le infrastrutture: le strade sono in condizioni pessime, la maggior parte non asfaltate, la rete elettrica, la rete idrica e telefonica sono presenti solo nelle città e nei centri municipali. La maggior parte della popolazione vive nei campi, senza elettricità e telefono, con pochi mezzi di trasporto a motore.

L'acqua è però l'elemento fondamentale la cui mancanza pregiudica la vita.

La pioggia media annuale nel sertão è di circa 700 mm, che potrebbe essere ragionevole se non fosse distribuita così irregolarmente (lunghi periodi caldi senza pioggia e anni in cui ne piove solo una piccola porzione). L'acqua di pioggia resta comunque l'unica risorsa a disposizione degli abitanti del sertão; è per questo che vengono fatte cisterne di raccolta dell'acqua che scola dal tetto, per immagazzinarla per i tempi più duri.

A livello comunitario vengono scavate "aguadas" ossia piccoli bacini di raccolta dove l'acqua si conserva maggiormente senza evaporare. E da queste aguadas ogni giorno sfila un'incessante processione di donne che vanno a lavare i panni o uomini che riempiono bidoni di acqua per portarla a casa, per gli animali e per uso casalingo. A volte sono km da fare ogni giorno col carretto trainato dall'asino o a piedi le donne portando il secchio sulla testa.
La popolazione sertaneja è una popolazione forte, "sofrida" come si dice qui, tenace, abituata a soffrire e lottare, contro il caldo, la siccità, la fatica del lavoro duro.

Ma è una popolazione estremamente ricca di cultura, di storie da raccontare, di musica tradizionale, di fede. E ha capito che solo con l'unione si possono raggiungere obiettivi più alti. E il sertão pullula di associazioni, gruppi, comunità, organizzazioni, che lavorano insieme per dare condizioni di vita più degne alla popolazione.

La Chiesa cattolica, i sindacati, le associazioni di produttori, la cooperazione internazionale, insieme cercano di convincere che è possibile convivere con la siccità, che si può vivere degnamente nel sertão se si rispetta la natura e si osservano alcune regole (realizzare produzioni adeguate al clima, con tecniche altrettanto adeguate, immagazzinare scorte di cibo e acqua per i periodi secchi, ecc..).

Il progetto Conviver a cui sto lavorando, è un progetto di "convivenza con la siccità" e per questo promuove la formazione degli agricoltori, delle donne e degli studenti, la diffusione di tecniche di immagazzinamento di foraggi e acqua (cisterne di vario tipo, aguadas, dighe sotterranee, ecc.) e delle regole di convivenza col clima (colture e allevamenti appropriati, tecniche adeguate, ..).