21 Aprile 2003: Pasqua

Da più di dicei anni ogni anno, o a Pasqua o in estate, passavo alcuni giorni a Taizé, una comunità monastica ecumenica vicino a Lione, in Francia.
Fortuna vuole che questa comunità abbia una "fraternità" (comunità minore con alcuni frati) anche ad Alagoinhas, una cittadina a 2 ore da Salvador.
e quindi giovedì mi sono recata lì per passare la Pasqua e riposarmi un po' dallo stress dei giorni passati e da quello futuro che mi attende nei prossimi mesi...
Le fraternità della comunità di Taizè, presenti in vari luoghi del mondo, solitamente sono situate in zone molto povere del terzo mondo. Quella di Alagoinhas è stata creata nel 1978 nel quartiere più povero della città. Hanno iniziato a lavorare, oltre che con la popolazione del quartiere, con i sordomuti, e oggi esiste una scuola per loro e una settantina seguono le attività di animazione della comunità.
Ogni giorno poi al pomeriggio il giardino viene aperto ai bambini del bairro ed è una cosa meravigliosa: frotte di bambini con una varietà bellissima di giochi semplici proposti dai frati e dagli animatori (macchinine fatte con legno di scarto, pneumatici da far correre con l'aiuto di 2 bastoni, bolle di sapone, hula hop, maschere, capoeira, basket, disegno... ce n'è per tutti i gusti! e alla fine merenda per tutti!). Sono bimbi davvero poveri, molti scalzi, i vestiti vecchi e strappati.... ma lo spettacolo della loro gioia nel giocare è indescrivibile!
Giovedì sera c'è stata la cerimonia della lavanda dei piedi, che con pazienza sono stati lavati a tutti quelli che erano in chiesa.
Venerdì invece prima della preghiera serale c'è stata una rappresentazione teatrale dei giovani del quartiere sulla Passione di Cristo. La cosa belle era la partecipazione di vari ragazzi sordomuti come attori non parlanti!.
Questo gruppo di ragazzi sordomuti colpisce... sembrano ragazzi normali, bei ragazzi e belle ragazze... fortuna che hanno incontrato qualcuno che gli ha insegnato a poter comunicare col linguaggio dei gesti. E sono tremendi! durante le preghiere "parlavano" tutto il tempo, agitando le mani e facendo facce strane!!
Sabato sera invece ci sono stati i battesimi di due bebè e 6 ragazzini/e, che sono scesi dentro la vasca come facevano i primi cristiani. Uno dei battezzati era sordomuto e così i suoi compagni gli hanno dedicato una ... canzone! Ossia un coro di gesti tutti insieme con il sottofondo musicale. E' stato molto bello "vederli" cantare!
Ma la cosa più interessante è stata domenica: sveglia all'alba (5.30! argh!) per andare in giro per il quartiere ad annunciare la resurrezione.
Io ero nel gruppo di frate Bruno, che è un personaggio animatissimo, canta, balla, ride come un bambino! Abbiamo iniziato a percorrere le strade sterrate del bairro ancora dormiente cantando, poi abbiamo iniziato a bussare ad alcune porte, specialmente delle persone che seguono maggiormente la comunità: molte piangevano di commozione nel vederci, una signora ci ha fatto entrare nella sua piccola casetta per mostrarci il suo giardino e poi quando uscivamo non finiva più di ringraziarci per la felicità che le aveva dato la nostra visita. Più andavamo avanti più ci addentravamo nella parte più misera del quartiere, le strade diventavano sentieri di terra, le fogne scorrevano a cielo aperto, la spazzatura ovunque... le case sempre più misere, i visi degli abitanti sempre più rassegnati... Forse questo è il posto più povero che abbia mai visto in vita mia.. Non c'era nemmeno un'antenna TV (nelle favelas, nonostante la povertà, quasi tutti ce l'hanno), a volte la puzza era insopportabile.
Ma anche qui c'erano segni di speranza, come la signora responsabile della pastorale dei bambini che come volontaria svolge un importantissimo servizio di controllo della salute e delle condizioni familiari dei bambini nella sede della pastorale, che era una semplice tettoia dove riunirsi, un vecchio divano dove una vecchina stava dormendo (chissà cosa era della sua casa...) e un lavandino. Ma proprio lì sotto ci siamo messi a fare una danza, mentre il gruppo ormai si stava ingrossando, raccogliendo bambini e gente del bairro, per tornare infine tutti insieme alla comunità per la colazione alla quale era invitata tutta la popolazione del quartiere. Uovo (sodo) di Pasqua per tutti, un dolcino e caffelatte: che festa e che allegria!!!
Dopo la Messa, il pranzo, un po di chiacchere con un gruppo di Salvador e uno scambio con alcune ragazze del quartiere... e scopro quanto i poveri sono migliori di noi, abituati a condividere il poco che hanno, abituati ad aiutare il prossimo, più felici di noi alla fine...
Trovo un passaggio per tornare a Salvador, ed è già ora di andare via, con l'invito per il 3 Agosto, quando ci sarà la festa di Gesù, una grande festa dedicata a tutte le persone portatrici di qualche deficienza fisica. Sembra incredibile, ma chi vi ha già partecipato mi ha detto che è una cosa meravigliosa!...
E mi ricordo un pezzo del Vangelo quando alla festa di matrimonio vengono invitati tutti gli storpi e i poveri.. forse il Signore ha fatto la scelta giusta per realizzare una bella festa!
E veramente mi è venuto in mente anche il pezzo che dice "gli storpi vi passeranno avanti nel Regno dei Cieli". Sarà proprio così, forse per me non ci sarà più posto, per noi tutti, se non ci decidiamo a cambiare e a realizzare un mondo più giusto e solidale!
Terminando con questa "predica", mi voglio scusare con voi tutti per non avervi fatto gli auguri di Buona Pasqua e per il ritardo con cui risponderò alle vostre mail di auguri. Col lavoro stiamo passando un periodo allucinante che durerà ancora per alcuni mesi, stamattina mi sono svegliata alle 6.30 (i miei colleghi non ci crederanno!) per iniziare subito a lavorare..
Abbiate pazienza, e auguri comunque di tanta felicità a tutti.
Un abbraccio
Silvia


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