Clostridi

Gram+, mobili, raramente capsulati,sporigeni, catalasi-ossidasi negativi. Fermentano in prticolare aa. A due a due che vengono utilizzati uno come donatore uno come accettore di idrogeno per ridurre e quindi riossidare il NAD. Producono una grande quantità di enzimi e due clostridi, C.tetani e C.botulinum, producono due esotossine molto potenti. Sono normali saprofiti e l’infezione è per introduzione di spore o clostridi(tetano,gangrena) o per ingestione di cibi contaminati con tossine.
Dal punto di vista antigene presentano reattività crociata e sono differenziabili solo per antigeni flagellari.
C.tetani
Clinicamente caratterizzato da spasmi muscolari e paralisi flaccida. Entra nei tessuti profondi e in caso di condizioni adatte alla replicazione s provoca l’infezione. E’ presente nell’intestino di animali e rischiano di contrarre infezione i lavoratori che sono spesso a contatto con essi.

Non tende a diffondere e anche il punto di penetrazione è generalmente asintomatico.Tutta la sintomatologia è riconducibile alla produzione di tossina tetanica. La tossina si lega alle membrane sinaptiche dei nervi motori causando paralisi flaccida, quindi essa attraverso i cilindrassi viaggiano verso le corna anteriori inibendo lì i neuroni inibitori così che ad ogni contrazione si accompagna la contrazione del muscolo antagonista e quindi ad una paralisi spastica. Produce anche un’emolisina con nessun effetto patogeno.
L’identificazione non è necessaria per la particolarità del quadro clinico. In casi importanti in medicina legale si ricorre all’isolamento colturale con dimostrazione di produzione di esotossina.
La TERAPIA si basa sulla somministrazione di antisiero contro la tossina botulinica.
La prevenzione si ottiene mediante somministrazione di anatossina.
C.botulinum
E’ un itossicazione e non una malattia da infezione. Ingestione di carni conservate non cotte e conserve vegetali impropriamente sterilizzate. Clinicamente caratterizzata da paralisi flaccida con morte per arresto cardiaco o paralisi dei muscoli respiratori. Ne esistono diverse varianti antigeni.n la tossina diffonde per via ematica e va a collocarsi nelle snapsi colinergiche e quindi alle giunzioni neuromuscolari, alle pre-gangliari del SNA e alle post-gangliari del parasimpatico. Probabilmente arriva anche al SNC ma i sintomi periferici mascherano quelli centrali.
A scopo diagnostico è utile la ricerca della tossina nel siero e nell’alimento e successiva prova su animali da laboratorio.
La terapia si basa anche in questo caso nella somministrazione di siero antitossico.
Solo raramente sono state indicate infezioni da C.botulinum.
I clostridi della gangrena gassosa
- C.perfrigens
- C.septicum
- C.chauvoei
- C.aedematiens
- C.histolyticum
- C.sordellii
Infezione ad opera di alcuni clostridi di lesioni traumatiche preesistenti che provocano grazie ad esoenzimi ed esotossine condizioni tossiche generali. La zona circostante appare edematosa,alla palpazione si riscontra un tipico crepitio per la produzione di gas nel sottocutaneo. Nonostante i clostridi si ritrovino dappertutto sono troppo poco virulenti e troppo esigenti per provocare frequenti infezioni.
Cellulite anaerobica: infezione localizzata
Mionecrosi anaerobica: gravi segni di compromissione quando gli eventi 545 necrotici coinvolgono anche tessuti muscolari prima non coinvolti, può essere necessaria l’asportazione dell’arto.
Alcune Delle principali tossine dei C. sono delle fosfolipasi C che necessitano di Ca per il loro normale funzionamento.

La tossina alfa è la tossina più importante di C.perfrigens e la sua patogenicità dipende dalla idrolisi di lecitina sulle membrane cellulari.
La terapia si basa sulla somministrazione di antibiotici e antisieri polivalenti.

C.perfrigens può essere causa di intossicazioni alimentari caratterizzate da diarrea e vomito. Gli stipiti responsabili di ciò sono quelli che producono una tossina che funge da super antigene( che fa parte della parete delle spore e che quindi presuppone la loro lisi e trasformazione in  forme vegetative) che ha un’affinità  particolare per l’intestino nel quale provoca  aumento della permeabilità capillare, vasodilatazione, passaggio di liquido nel lume e aumento della peristalsi.

 

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