La fauna australiana è assai caratteristica, soprattutto perché, dato l'isolamento del continente, si sono conservate forme animali molto antiche. I mammiferi appartengono in gran parte a due ordini decisamente primitivi: i monotremi (echidna e ornitorinco) e i marsupiali (canguro, opossum, koala, ecc…). I monotremi, pur avendo peli e ghiandole mammarie, posseggono ancora molte caratteristiche di rettili tra i quali si ritiene discendano i mammiferi: per esempio depongono le uova, ricoperte da una membrana flessibile, che vengono incubate e si schiudono al di fuori del corpo materno. I marsupiali, invece, danno alla luce, dopo una gestazione molto breve, piccoli estremamente immaturi che vengono "incubati" nel "marsupio", una sorta di tasca collocata sul ventre materno in cui sboccano le ghiandole mammarie. Diffusi in tutto il continente, i marsupiali sono divisi in numerose specie, per lo più di abitudini erbivore, alcuni di abitudini carnivore (il tilacino o lupo marsupiale e il diavolo di Tasmania. Prima dell'arrivo dei coloni europei, i mammiferi superiori erano rappresentati dal dingo (una sorta di cane selvatico che si suppone sia stato introdotto in Australia dagli aborigeni circa 20.000 anni or sono) e da alcuni roditori. Anche dai rettili esistono specie che ricordano quelle dei tempi preistorici, come il moloch (o diavolo spinoso) e i clamidosauro. Tra gli uccelli, molti esistono soltanto in questo continente e nelle isole vicine: gli emù e i casuari (simili agli struzzi), i cigni neri, gli uccelli lira, il kookaburra (chiamato anche "uccello che ride" per il caratteristico verso simile a una beffarda sghignazzata). Il pappagallino ondulato, ora così diffuso nelle nostre case, si trova allo stato selvatico solo in Australia. La Grande barriera corallina che, per 2.400 km fiancheggia la zona nord-orientale del continente da cui dista in media poche decine di miglia, è il regno non solo dei variopinti pesci che si annidano tra i coralli e le madrepore, ma anche di ferocissimi squali che non esitano ad assalire l'uomo. Tra gli animali importanti va ricordato il coniglio che, tornato allo stato selvatico, si è così diffuso da diventare una vera e propria calamità per i danni arrecati alle colture. Periodicamente viene combattuto per limitarne il numero.


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