La flora australiana è povera di specie, ma alcune sono molto caratteristiche: si tratta di specie antiche, estinte altrove, che qui sono riuscite ad adattarsi alla progressiva aridità delle varie epoche. Tipico è l' eucalipto , un albero sempreverde, che può superrare i 150 m, con fogliame povero e disposto in modo da non ricevere direttamente i raggi solari. Le foglie, infatti, sono spicciolate, strette e pendono verticalmente permettendo al sole di filtrare attraverso di esse e di illuminare il sottobosco. Le foglie strette dell'eucalipto e le foglie trasformate in aculei (acacie), o squame (casuarina), i petali duri e secchi (perpetuino) e i peli (Thysanotus) sono tutti ottimi mezzi di difesa contro la dispersione dell'acqua. La parte centrale del continente australiano è un immenso deserto arso dal sole, ma non è del tutto priva di vita. Non appena un rovescio di pioggia irrora il terreno, centinaia di graminacee fioriscono e maturano in qualche giorno, poi scompaiono per lunghi mesi: sono erbe dalle foglie dure e taglienti che feriscono uomini e animali, rendendo praticamente insuperabili le vaste zone che occupano. Sulle aride sabbie dell'Australia centrale sopravvivono il rosso Clianthus dalle foglie ricoperte di peli segosi e Disphyma australis a forma di stella, che immagazzina l'acqua nel fusto e nelle foglie carnose. Il deserto è circondato dallo scrub , associazione vegetale tipica in cui predominano gli eucalipti nani, piante spinose come le acacie e piante strane come l'"albero bottiglia". Nei territori più aridi Kingia australis schiude i suoi fiori sopra un ciuffo di foglie filiformi. Proseguendo verso le zone più umide compare la savana che dopo le piogge sai copre di "erba del canguro", poi si arriva alla foresta rada in cui prevalgono gli eucalipti e le acacie. Le foreste più dense compaiono solo nelle zone costiere dell'Australia sud-orientale e sud-occidentale, e solo nella pianura costiera del Queensland, nell'Australia nord-orientale, le piogge abbondanti e le temperature elevate permettono la formazione della foresta pluviale, con palme, liane, felci arborescenti e mangrovie. L'alta araucaria di Bidwill dà pinoli commestibili e Castanospermum australe ha baccelli ricchi di semi molto apprezzati dagli indigeni che vengono consumati nei più svariati modi.


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