Dal 1886 fu attivo alla
Scala come assistente scenografo di Ferrario e Zuccarelli; dal
1900 entrò a far parte della "Società degli Scenografi
della Scala e del Teatro Lirico Internazionale", che
aveva costituito con Songa, Sala e Parravicini, occupandosi
delle scene architettoniche e prospettiche. Attivo per
trent'anni nel massimo teatro milanese, attuò anche i
dispositivi scenotecnici e di illuminazione per il primo
spettacolo all'Arena di Verona (1913).
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