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Maturità,
terza prova al computer
La
novità, gestita da un istituto esterno, potrebbe
entrare in vigore già dal 2003
- ROMA - Un’aula di informatica, i pc disposti ad
una certa distanza l’uno dall’altro, i
professori che sorvegliano i ragazzi mentre con
mouse e tastiera elaborano la terza prova della
maturità, il tempo che scade, gli studenti che
lasciano le postazioni, una rapida correzione degli
elaborati e un cervellone collegato alla rete che
incamera milioni di dati. Potrebbe essere la scena
della maturità degli anni a venire.
ELETTRONICA - La videoscrittura e la prova
strutturata al posto del foglio protocollo e del
tema per garantire il giudizio obiettivo e la
semplicità nell’esecuzione dell’esame, è una
delle ipotesi su cui hanno ragionato i tecnici
dell’Istituto nazionale per la valutazione del
sistema di istruzione (Invalsi), al quale la riforma
dell’istruzione affida la gestione di un pezzo
della nuova maturità. Quella che potrebbe partire,
se tutto filerà liscio, nel giugno 2003. Per l’«Invalsi»
sarebbe la strada più semplice, quella che
eviterebbe di mandare in giro tonnellate di moduli
cartacei. EC un esercito di valutatori, qualora
prevalesse l’ipotesi di correzione degli elaborati
di maturità dall’esterno della scuola. Non è un
caso che nel mese di marzo, quando prenderà il via
il primo test sperimentale nazionale sulle
competenze dei ragazzi in italiano, matematica e
scienze su un campione casuale di istituti, non si
esclude affatto di portare i ragazzi nell’aula di
informatica.
NEL 2003 - In Francia la valutazione sulla scuola è
fatta da 12 mila ispettori che girano in lungo e in
largo il paese. In Inghilterra ci sono un nucleo
centrale di ispettori e diverse agenzie decentrate.
Per mettere a punto quel sistema ci sono voluti sei
anni. Anche in casa nostra, avvertono i tecnici
dell’«Invalsi», la strada non sarà breve. Resta
difficile quindi prevedere quando il sistema di
valutazione andrà a regime. Ma nel giugno 2003 è
probabile che l’«Invalsi» gestisca comunque una
parte dell’esame di stato. «L’attuale terza
prova dell' esame di maturità - dice il
sottosegretario all’Istruzione, Valentina Aprea -
potrebbe essere organizzata e gestita dall' Istituto
nazionale per la valutazione. Avrà carattere
nazionale. La prima e seconda prova scritta,
attualmente stabilite dal ministero, invece, saranno
decise dalle commissioni d' esame». Appare chiaro
che l’istituto predisporrà il testo della prova
che sarà quasi certamente una prova strutturata,
valuterà i risultati e curerà gli aspetti
statistici. Ma si occuperà anche della correzione
degli elaborati dei ragazzi? O questo compito sarà
affidato agli insegnanti interni? Nella prima
ipotesi l’Invalsi dovrebbe disporre di migliaia di
collaboratori e ciò farebbe certamente lievitare i
costi dell’operazione. Il ricorso
all’informatica eliminerebbe molti problemi.
PRESIDI - Una scuola italiana su tre non ha un
preside titolare, con «gravi conseguenze» per
l'autonomia degli istituti. A denunciarlo sono stati
i sindacati confederali dei docenti che hanno
chiesto la pubblicazione immediata del bando per il
concorso dei dirigenti scolastici, atteso da anni .
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Giulio
Benedetti |
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pagina aggiornata al 07.02.2002
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