LES ENFANTS QUI S'AIMENT
i ragazzi che si amano
- URD -

 

Urd:Ricordo ke i personaggi non sono miei,ma di Tekehiko Inoue,e la poesia è di Jacques Prévert...
(I ragazzi che si amano...)

Siamo seduti in cucina,sfogliando un vecchio libro...è un libro di poesie di tua madre.
La ricordo bene quella donna,come fosse stato ieri l'ultimo giorno che la vidi...
Era bella,dolce e sempre disponibile...Fu l'unica persona a sostenere la nostra relazione...
Molti amici ti hanno abbandonato...Già,
hanno abbandonato te e non me...Io non ho amici.Tu sei il mio unico amico.
La mia mente ritorna a questo libro dalle pagine ingiallite dal tempo.Siamo qui per studiare,
ma la voglia passa,quando sto con te...
Apri la pagina dov'è il segnalibro e leggi:

"Les enfant qui s'aiment..."

Il tuo francese non è male...Mi piace sentirti parlare in questa lingua così soave,mentre reciti la poesia...
Ti volti verso di me e mi chiedi:
"Hai capito?"
Scuoto la testa.Non studio il francese.Non ne ho bisogno...di conseguenza,come faccio a capirlo?
Queste sono ancora una volta le 'parole che non ti ho detto...'lo stesso titolo di un film americano.
"Kaede...è un peccato...te la traduco...è molto bella..."sussurri dolce."Si intitola:'I ragazzi che si amano...'..."
Cominci ed io ti ascolto dolcemente cullato dalle parole.
E' strano come una poesia,di un autore francese, una persona che mai conoscerò,rispecchi tanto la nostra vita...
Forse perchè le persone hanno tutte molto in comune,senza neppure rendersene conto...

Seduto alla mia sedia nell'aula dell'università,sono semi assopito pensandoti...E' passata l'estate,
portandosi via i giorni intensi...le serate insieme, le partite del campionato,le amicizie spezzate,i cuori pieni di lacrime da versare...
E' strano l'amore.Guardando il mio riflesso allo specchio mi venne in mente una sera, che l'amore è come
il cambio di stagioni...
Non ti accorgi che è inverno fin quando non vedi la neve fuori dalla finestra...
Non ti accorgi che è primavera fin quando non noti i fiori sbocciare...
Non ti accorgi che è estate fin quando non vedi il sole bussare alla porta...
Non ti accorgi che è autunno fin quando non noti le chiome ingiallite e dorate degli alberi...
E' così l'amore...Non ti accorgi di amare qualcuno fin quando lo perdi...Sembra una di quelle frasi dette e ridette.
Ma è vero!Ti avevo perso,ma fortunatamente ti ho ritrovato...probabilmente adesso ti amo ancor più di prima.

"Rukawa,scendi dalle nuvole..."afferma deciso il professore di letteratura.
Mi fissa.I suoi occhi sono scavati da profonde occhiaie,ma per la sua età è un uomo piuttosto affascinante.
"Alzati in piedi..."continua con voce ferma. Lo faccio,mi alzo."Scommetto che tu non abbia aperto un libro quest'estate, vero Rukawa?"
"No...ne ho letto uno bellissimo,invece..."
Rimane stupito,ma non si scompone.
"E quale sarebbe?La vita di Michael Jordan?"
I ragazzi presenti scoppiano a ridere,ma io rimango il solito,glaciale,Kaede.
"No...è un libro di poesie.Poesie di Jacques Prévert..."La vita di Jordan laconosco a memoria,vorrei aggiungere.
Adesso mi dirà qualcosa...
Disprezzerà quello che ho detto e mi caccerà fuori,perchè comincerò a discutere con lui...
"Jacques Prévert?"
Rimango allibito.Il suo sguardo non è più severo.Non è più quello di un professore che odia il suo alunno 'diverso'...

Già...di me e di Hanamichi sanno tutti quanti,ormai...

I suoi occhi scuri e profondi mi squadrano dalla testa ai piedi. Ma non con fare di critica,con...ammirazione?
E' questo quello che si cela dietro di essi?
"E dimmi,Kaede...qual'è la poesia che ti ha maggiormente colpito?"
Chiamandomi per nome mi ricorda vagamente mio padre. Sono imbarazzato,anche se non lo mostro.
"Les enfant qui s'aiment..."dico,sperando che non scoppino nuovamente tutti a ridere.
Non lo fanno.Probabilmente non hanno neppure capito di cosa io stia parlando...
"I ragazzi che si amano...bella poesia.Molto bella.Che cosa ti ha colpito di essa?"
Cosa rispondo? Cosa?
"Rispecchia la realtà..."
Lui annuisce, in segno di approvazione,alla mia breve e fredda risposta.
Una ragazza che non conosco alza la mano.
"Professore,quale sarebbe questa poesia...?"
Stupida!Dovresti saperlo,vorrei dirle,ma ovviamente non lo faccio.
"Come?Non la conosci?"Risponde un altro."Ma dai!E' molto famosa...e anche molto bella..."
"Scusami,se non ho la vostra cultura...Vorrei solo avere un'idea di quello di cui state parlando..."
Mi viene quasi da ridere.
"Beh, fondamentalmente parla de..."non lo lascio finire...le parole escono da sole dalla mia bocca:

"I ragazzi che si amano si baciano in piedi,
contro le porte della notte
e i passanti che passano li seguono a dito
Ma i ragazzi che si amano
non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti,
la loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno:
Essi sono altrove molto più lontano della notte
molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore."

Mi guardano tutti,mi sento morire.Perchè? Perchè diamine l'ho recitata tutta,così d'improvviso?
Sento i loro occhi critici,occhi di una quindicina di persone che mi giudicano.
Ho addirittura voglia di piangere.Perchè questa poesia mi ricorda Hanamichi...a quando ho rischiato di perderlo in quel brutto incidente di un mese fa.
Ricordo che in un momento critico,il mio dolce rossino mi disse:"Ricordati les enfant qui s'aiment,
ricordala per me..."mi aveva detto prima dell'operazione,che fortunatamente lo vide guarire.
Cosa diranno adesso di me?Che sono solamente una femminuccia.
Il professore si volta,prima verso i miei compagni,poi verso di me.Comincia ad applaudire e rimango come meraigliato, vedendo che gli altri lo hanno imitato.
Rimango lo stesso Kaede Rukawa. Rimango immobile,zitto,freddo...come sempre. Ma nel cuore gioisco.
"Rispecchia la realtà...?"Chiede il prof.,invitandomi a continuare il discorso.
Stranamente non mi tiro indietro e lo faccio.
"E' vero,ciò che dice questa poesia...I ragazzi che si amano è come se non vedessero nessuno attorno a loro.
E' come se esistessero solo loro e il loro amore.Non importano i pregiudizi che hanno le persone che li vedono e li giudicano, perchè loro si amano,ed è questo quello che conta.Voi mi conoscete..."mi rivolgo ora alla classe"...sapete tutti quello che ho passato, alcuni di voi sono proprio come i passanti nella poesia...Ma anche se urlate il vostro odio nei nostri confronti,io e la persona che amo..."prendo il mio zaino,la lezione
sta terminando."...non vi notiamo neppure di striscio."dico sul suonare della campanella.
Il professore mi sorride,quando gli lancio l'ultima occhiata prima di correre via.

Ad aspettarmi fuori c'è lui...il ragazzo che amo.
"Aspetta Kaede!"mi fermano i miei compagni di corso.
Io e lui ci voltiamo...Ma continuamo a camminare per il corridoio.
"Volevamo dirti che...non tutti sono come i passanti di quella poesia..."
Sorrido loro,per la prima volta in tutta la mia vita e dico:
"Lo so..."
E detto questo prendo Hanamichi per mano e lo trascino fuori dall'università.
"Parlavano di quello che penso?"mi chiede confuso.
"Sì,parlavano proprio della 'nostra' poesia..."
"Ah,davvero?"
"Sì...è piaciuta molto,quando l'ho recitata..."
"TU COSA????Hai recitato una poesia?Davvero?Ma stai bene?"
"Sì,miscredente...e uomo di poca fede!"
Scherzosamente gli faccio una linguaccia.
"Secondo te perchè ci hanno detto che loro non sono come i passanti..."
"Beh,perchè..."sospiro,poi sorrido nuovamente"...probabilmente nella nostra 'diversità', hanno capito che anche noi sappiamo amarci e amare...E che i sentimenti vanno ben oltre il giudizio degli altri."
"O forse,lo hanno detto perchè...noi ragazzi che ci amiamo non ci siamo per nessuno e non li vediamo..."
Lo abbraccio.E' proprio vero...è come se tutte le persone che camminano accanto a noi,fossero sparite.
"Già,non li vediamo,troppo presi dal nostro...'abbagliante primo amore'..."

-OWARI-

15.06.'02

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