Ed ecco la mia prima fic su Glass no Kamen! Fare una fic su questo manga
credo sia molto difficile, bisogna conoscere almeno un pò il teatro,
tuttavia il mio compito nn è stato arduo, in quanto ho preso spunto
da un avvenimento del 12° volume italiano e da lì sono partito
per fare questa fic ke sarà massimo di due capitoli!
Tutti i personaggi (ma credo ke saranno solo 2, più qualcuno citato...^^)
sono di Suzue Miuchi.
La protagonista nn è la piccola Maya, ma Ayumi Himekawa.
Buona lettura, spero di riuscire a combinare qualcosa di buono!
*****
Il lungo mese di rapprsentazioni di "Anna dei Miracoli" si
è finalmente concluso, e sia il pubblico ke la critica, inizialmente
un pò scettici per la novità delle "due protagoniste
per un ruolo", sono rimasti entusiasti dallo spettacolo ke la compagnia
Ondine aveva saputo organizzare;
Certo, se la presenza di Utako Himekawa e della figlia Ayumi rappresentava
una garanzia di qualità, lo stesso non si poteva attendere da "l'altra
Helen", la semplice, impacciata e quasi sconosciuta Maya Kitajima,
che con la sua versione di Helen aveva saputo conquistare il pubblico
e, forse per la prima volta, anche i critici teatrali in genere spietati
con lei, con la ragazza "rovina spettacoli".
Il suo talento è sembrato ergersi su quello di tutti gli altri,
quando invece, alla vigilia delle rappresentazioni, pareva scontato che
quella timida ragazza nn avrebbe mai potuto recitare ai livelli della
bella ed esperta Ayumi.
Invece...
Invece Maya, con la sua recitazione istintiva, fuori le righe del copione,
ha dato veramente vita al suo personaggio ed ha riempito di gioia persino
Utako Himekawa, la madre di Ayumi, la quale era da tantissimo che non
recitava più in questo modo sincero ed improvvisato, sempre bloccata
dalle catene della sceneggiatura, dalla quale, prima ri recitare con Maya,
nn aveva mai avuto la possibilità di liberarsi...
ed è per questo, ke dopo la prima rappresentazione, al momento
di accogliere l'ovazione del pubblico... dette un bacio sulla guancia
alla giovane attrice.
Ormai nessuno poteva negare il talento di quella ragazzina...nemmeno
Ayumi;
Ayumi, che aveva da subito intuito ke nella piccola Maya c'era un grande
talento ed un grande amore per il teatro, ma che mai avrebbe pensato di
poter essere scavalcata da quella ragazza senza bellezza, senza la sua
nobiltà, il suo carisma.
Ora si trova assieme alla governante nella sala della sua lussuosa casa,
triste, abbattuta, arrabiata, a riflettere sul perchè potesse essere
accaduto tutto ciò.
*******
Ayumi: Ho fatto tutto quello che dovevo...! Non ho niente da rimproverarmi...!
La mia Helen è stata perfetta...! Eppure...
sono giù di morale...anche se lo spettacolo è finito. -
lunghi istanti di silenzio accopagnano quest'ultima frase di Ayumi, che
poi, con gli occhi chiusi aggiunge - E' la prima volta, che mi sento così!
Governante: Ayumi...
Sul pavimento della grande sala, ancora giace come un incubo per la famosa
attrice il giornale con la foto della signora Utako che da un bacio a
Maya;
Gli occhi della governante non possono fare a meno di notare la presenza
di quello che per la signorina Ayumi deve essere il simbolo di un enorme
peso, una grande sconfitta;
Come posso rincuorare la signorina Ayumi - pensava tra se, mentre nella
stanza era sceso il silenzio; un silenzio che era più fastidioso
del baccano dei bambini durante il Carnevale; - cosa le posso dire, per
sdrammatizzare la situazione e farle tornare il sorriso...? - Ma viene
presto risvegliata dai suoi pensieri...
Ayumi: Mia madre non mi ha mai baciata in palcoscenico.
La sua voce era triste, ma il suo volto non pareva voler mostrare a nessuno
la sconfitta; le lacrime che le bagnavano il cuore non potendo uscire
dagli occhi, e facevano più male, aumentavano la sua rabbia ed
il suo nervosismo. Per una attrice come lei, non deve essere stato difficile
simulare dei sentimenti che non
si provavano in realtà; ma Ayumi, quel giorno, si sente il cuore
scoppiare.
Governante: Non devi preoccuparti per quegli articoli! Deve trattarsi
di una montatura giornalistica! La signora Utako non può avere
provato più affiatamento con quella ragazza che con la propria
figlia!
Ayumi: SUL PALCOSCENICO NON E' MIA MADRE! E' UNA ATTRICE!
Nemmeno stavolta ci è riuscita; nemmeno ora ha dato sfogo ai suoi
veri sentimenti, non ha voluto mostrarsi umana, piangendo; forse sarebbe
stata considerata debole, una bambina.
Così ha continuato a ribattere con tono rabbioso alla governante;
Ayumi: E COME ATTRICE HA VISTO QUALCOSA IN QUELLA RAGAZZA! QUALCOSA CHE
IO NON HO! PER QUESTO L'HA BACIATA!
Dei profondi respiri la aiutano a ritrovare un'apparente calma;
Ayumi: Vedrai, il prossimo lavoro di quella ragazza sarà atteso
con più interesse del mio...
...nonostante la mia interpretazione sia stata impeccabile e comunque
molto apprezzata!
Perchè...?
Sta vacillando Ayumi; il cuore le batte sempre più forte, il petto
le brucia...ora trema come una foglia; è la rabbia il vento che
fa agitare questa foglia, ma non solo...
Capisce che deve rimanere sola e fa segno alla governante di uscire;
L'anziana signora lentamente se ne va, chiude le porte e vi poggia la
fronte contro, mentre un paio di lacrime scendono a bagnare le sue guance
ormai segnate dall'età;
- Signorina Ayumi...come vorrei poterle essere di conforto... -
*********
Ayumi: Mamma, mamma!! Giochiamo insieme dai!!
Utako: Va bene Ayumi-chan - risponde con dolcezza la madre - e a che cosa
vuoi giocare?
Ayumi: Mmmm...sì! A Giulio e Rometta!
Utako: Ah, ah, ah!! Ma no, Ayumi-chan, a Giulietta e Romeo! Vieni qui
dai! - e dicendo queste parole tira la figlia verso di se facendola accomodare
sulle sue ginocchia;
Vediamo... - continua Utako, che pare molto divertita nel giocare con
la sua bambina - sei sicura di voler giocare se non ti ricordi nemmeno
i nomi dei protagonisti?
Ayumi: Ma sono nomi italiani, sono difficili! Però le battute me
le ricordo dai!!
Utako: Bene Ayuchan...forza! Che scena vogliamo fare allora?
Ayumi: La scena del balcone!! E' la mia preferita! Ma voglio essere Giulietta,
Giulietta!!
Utako: Ma Giulietta parla tantissimo in quella scena, pensi di ricordarla?
Ayumi: Sì! L'ho imparata vedendo te che la recitavi al teatro mamma...
eri bellissima! Io da grande voglio essere come te... voglio diventare
una grande attrice...
Utako: Oh dolcezza mia, lo diventerai, ne sono certa, lo diventerai...!
E con gli occhi lucidi, Utako bacia la fronte della piccola Ayumi...
Utako: Bene! Cominciamo!
Ayumi: O Romeo, Romeo! Perchè sei tu Romeo? Annega tuo padre [Rinnega
Ayuchan, non annega é_è''' NdUtako], rifiuta il tuo nome!
Oppure, se non vuoi, giura soltanto...
CRASH!!!!
I ricordi dell'infanzia di Ayumi si infrangono bruscamente, come quella
cornice che teneva in mano, e che la ritraeva, felice e persa nella sua
fanciullezza, insieme alla mamma ed al papà;
Si china a terra Ayumi, per raccogliere i vetri della cornice, nonostante
sappia non si potranno più riunire, per raccogliere i frammenti
di un passato che ormai è perso, che non potrà più
ritornare come prima... ormai lei ha scelto già da un bel pezzo
la sua strada, ha scelto di non essere più una semplice ragazza
15enne come la gran parte delle sue coetanee, che non sono perennemente
sotto le luci dei riflettori, non si devono mostrare sempre forti, orgogliose,
sicure di sé.
Un'altra strada; forse proprio dal giorno in cui fece quella promessa
alla madre si incamminò lungo questa via; o forse, vi era semplicemente
destinata, essendo nata da madre attrice e padre regista.
Raccoglie i vetri Ayumi, ma si taglia; e sanguina. Le fa male il passato,
quei ricordi...le fanno sanguinare il cuore...
Ayumi: Quella volta, mia madre... - non riesce a trattenere i songhiozzi
Ayumi, nonostante vorrebbe mentire anche a se stessa, fingersi forte di
fronte a lei - ...mia madre mi aveva baciato...
le avevo promesso che sarei diventata una grande attrice, come lei, che
sarei diventata la migliore...sigh! Ma forse..mi ero solo illusa di esserlo!
Forse adesso mia madre è delusa.
Di nuovo la sua tristezza, si trasforma in rabbia.
Ayumi: Che cosa ha più di me! CHE COSA HA MAYA KITAJIMA CHE IO
NON HO E CHE MIA MADRE HA VISTO!?!
E scoppia a piangere...in ginocchio, con il corpo chino su se stesso,
e le sue parole si confondono tra i singhiozzi, i lunghi respiri per ritrovare
un pò di calma, e di nuovo singhiozzi, sempre più angosciosi,
sempre più tristi..
Io...ho recitato...ho recitato al massimo..sigh...il pubblico mi ha apprezzata,
la critica ha detto che sono stata...sono stata maledettamente perfetta...
Dove ho perso! DOVEEE?? Sigh, sigh...mamma... xkè non posso più
tornare ad essere una bambina...? Perchè non posso più essere
la tua Ayumi-chan..? Quando ci divertivamo insieme recitando, ci appassionavamo
così tanto... e tu mi guardavi con i tuoi dolci occhi...che ora...sigh!
Che ora mi mancano tantoooo....
La voce della ragazza, che fino adesso era stata rotta dalle lacrime,
viene sommersa da un pianto liberatorio.
Cadete lacrime, cadete! Fate come quando ero piccola, ricordate? Allora
potevo piangere per qualunque sciocchezza, per qualunque torto mi sembrasse
di subire...
e nessuno mi diceva niente, anzi... con il suo sguardo amorevole e la
sua voce dolce...mamma sapeva sempre consolarmi e farmi tornare il sorriso!
Sapeva farmi...sorridere.
Lunghe inspirazioni aiutano Ayumi a calmarsi, adesso si sente meglio;
Sente il suo volto umido, sente gli occhi ancora freschi di rugiada, il
sapore del sale sulle labbra... è spossata, ma il pianto le ha
calmato i nervi, anche se la morsa che ha nel cuore non smette di stringere.
Stringe anche più forte forse.
DRIIIIIIN..... DRIIIIIN......
Era ora di finirla, basta con le lacrime. Stava diventando una lagnosa
patetica, e questo non ha mai voluto esserlo!
Un ultimo respiro, più profondo... una schiarita alla voce... e...
Ayumi: Pronto...
********
Dalle finestre dischiuse del salone si fa strada una dolce brezza marina
ed agita le grandi tende rosse che la adornano, mentre l'ultimo sole della
giornata, col suo piacevole tepore, riscalda le guance di Ayumi, in piedi
sul balconcino, a guardare lontano, verso l'orizzonte, verso il limite
dove il sole va a morire, per poi inascere più brillante, come
ogni giorno;
Va a morire nel mar del Giappone il sole di Ayumi, ma prima di farlo regala
a chi lo osserva un grande spettacolo, mostra a tutti la sua magnificenza,
riflettendo i suoi infiniti raggi sulle soavi increspature del mare; un
vero spettacolo della natura;
Riscalda le guance di Ayumi il sole, ed asciuga le lacrime che ora scendono
copiose dagli occhi della ragazza, e che vanno a morire sulle sue labbra;
sulle sue labbra...sorridenti.
Sì, perchè questa volta le lacrime di Ayumi, sono lacrime
di gioia, di felicità;
La porta alle sue spalle si apre, ma la signorina nemmeno se ne accorge;
davanti alla governate appare la sua bella figura eretta, in penombra,
e le sembra più distinta e magnifica che mai.
Governante: Signorina Ayumi...venga, è pronta la cena;
Ayumi: Arrivo, solo un attimo..
Governante: Chi era prima al telefono? Dovrebbe lasciar rispondere me..
Ayumi: Era mia madre... - la voce di Ayumi, nonostante i toni bassi, traspariva
una gioia incredibile -
Governante: E cosa le ha detto sua madre?
Ayumi: "Mi dispiace che non ci siamo potute ancora parlare dopo la
lunga rappresentazione, ma sai... le conferenze stampa, il signor Onodera
che non perde occasione per far pubblicità alla sua compagnia ed
ha bisogno della mia immagine... Comunque ho sentito il bisogno di chiamarti,
perchè volevo dirti...
che sei stata fantastica, sei stata bravissima Ayumi, hai recitato alla
perfezione;
sono molto fiera di te.
Ti voglio un mondo di bene, Ayumi-chan.
OWARI
Spero di essere riuscito a fa trasparire un pò i sentimenti e
le sensazioni di Ayumi, e spero che almeno un pochino sia riuscito ad
emozionare voi lettori;
se così non fosse posso dire di aver fallito! ^^;;;
Cmq non sarà stato mai tempo perso, mi è piaciuto scrivere
questa storia.
La dedico a tutte le ragazze e i ragazzi (pokini^^'') della chat di Tem
(nn mi è possibile nominarvi tutti é_è)ed a tutti
quelli che nn conosco, ma che hanno letto la mia fic, vi ringrazio! _(._.)_
Simo aka N6B! aka Shinta
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