3DOME ADVENTURES
- SHINTA -

DISCLAIMER: Tutti i personaggi sono di Inoue, tranne i legionari e il messaggero, che non è che partecipino più di tanto…
Numidio Quadrato, Lucio Sestio, Giulio Agricola e Porta Furbus… probabilmente sono copyright della metro A di Roma^^'' Per chi non lo sapesse sono i nomi delle fermate della metropolitana capitolina.
DEDICA: Questo capitolo lo dedico a le ragazze della chat di Tem che fanno il comple a dicembre…non è molto, ma è il mio regalo^^' Perciò auguri a Acuamaine, Anny, Saya e Estel! E anche a Rinchan, ma l'ho saputo solo tardi che era il suo comple! Tra l'altro delle cinque, solo una ha letto questa fic^^;;; Beh, io il capitolo lo dedico lo stesso!^__^
NOTE: Purtroppo questo capitolo non ha passato la revisione di Saku, ke ha il PC scassato^^; spero che vada bene cmq... se la fic vi piace potete scrivermi a shinta81@tin.it ; Potete farlo anke se nn vi piace^^

CAPITOLO 3
Il gladiatore Sestio

Legati e fasciati poco sotto la fronte, ad impedir loro la vista , ai due non restava altro che aspettare che il gladio dei legionari accanto a loro, gli calasse con forza sulle teste e ponesse fine a questo gioco, questa sfida che si era rivelata quanto mai tragica.
Non c'era stata nemmeno une cerimonia particolare, evidentemente di queste esecuzioni ce n'erano spessissimo qui a Roma; un rapido processo in una lingua che non capivano, le parole di condanna (queste invece afferrate benissimo) e il tragitto su di una sorta di carovana, che li aveva portati fino a qui, in ciò che sembrava un largo spiazzale di terra arsa, nel quale erano facilmente distinguibili le pozze di sangue sgorgato dalle teste di chissà quali altri condannati…
Il sole era quasi all'apice della sua altezza, ed era così forte che pareva bruciargli la pelle, aiutato dal caldo vento che si era alzato da poco e che certo non allietava le ultime ore dei condannati. Tutt'intorno silenzio, solo le cicale parevano non riposare.
Entrambi erano in ginocchio l'uno accanto all'altro, i polsi legati dietro la schiena e il bavaglio sugli occhi a impedirgli una fuga che sarebbe stata comunque inutile… non potevano vedere, ma sentivano i legionari che parlavano tra di loro nella stessa lingua di Numidio, una lingua che comprendevano… cercavano di carpire qualche frase, qualche semplice parola di perdono, di speranza… ma i romani parlavano di tutt'altro e ridevano grassamente, e bevevano vino… evidentemente erano in attesa di qualcuno…
Rukawa, sulla sinistra alzò il capo che per tutto il tempo era stato chino sul petto;

Ru: Io mi chiedo solo una cosa… per quale cavolo di motivo ho accettato questa stupida sfida alla Playstation con te?? Guarda che fine…
Hana: Cosa vuoi?? Come potevo sapere che saremmo finiti dentro al gioco??? >_<
Ru: Tsk…sei un do'aho e basta… credi che ci uccideranno in contemporanea…?

La voce di Hanamichi si riempì di paura..

Hana: N..non lo so… io..io spero che se non ci uccideranno assieme, mi facciano fuori per primo..
Rukawa: Per primo, e perché?
Hana: Ho già troppa paura…so che morirò ma… sarebbe davvero straziante sentire la tua testa che rotola e il corpo che cade a terra pesantemente…e le loro risate…e poi, per tutto il tempo che mi separerebbe dalla mia fine, pensare che anche la mia testa rotolerà, anche il mio corpo cadrà in terra come un sasso, e rideranno anche di me…
Ru: La tua testa non farà molto rumore, è completamente vuota… -.-

La benda sugli occhi del rossino non poté trattenere le lacrime…

Rukawa: Cosa fai ora…piangi?
Hana: Che cavolo dici? >_<
Ru: E perché tiri su col naso?
Hana: Vaffanculo! Sono raffreddato, tutto qui! E poi non mi sembra molto disonorevole piangere nelle nostre condizioni!! Ti ricordo che..
Ru: Shhh! Fai silenzio.. a quanto pare la nostra ora è vicina…

Il rossino rimase in silenzio per sentire meglio e si accorse che era arrivato l'uomo che gli altri legionari aspettavano, doveva essere una sorta di capo-legionario, in quanto era salutato e rispettato da tutti nonostante i modi scortesi che aveva, ed era probabilmente colui che doveva dare l'inizio formale all'esecuzione. Quando questi, con la sua voce potente tuonò il: "Tutto pronto! Possiamo iniziare!" sia Hanamichi che Kaede furono percorsi da un brivido lungo la schiena e presto il loro corpo si raggelò ed iniziarono a tremare… il capo-legionario, che pareva chiamarsi Lucio Sestio, si parò dinanzi ai due, che ne avvertirono la presenza…

Sestio: Bene… e così voi sareste i due che hanno fatto gli scalmanati alle porte del palazzo imperiale… come potevate pensare che il grande Cersare Tottus avrebbe accettato due insignificanti barbari come voi!!!

Queste ultime parole furono accompagnate da un calcio allo stomaco a entrambi, che si piegarono dal dolore, mentre i loro lamenti erano coperti dalle risate di Sestio e degli altri…

Siete solo schifo… - continuò, tirando Hana su per i capelli per sputargli in faccia… - persino i vermi di questa terra avranno ribrezzo ad essere lavati col sangue delle vostre teste!!

I due tremavano ancora. Tremavano dalla rabbia. Stringevano i pugni così forte dietro la schiena che per poco le mani non gli sanguinavano, ed i denti erano serrati e digrignati come quelli di un leone prossimo all'esplosione della sua natura di predatore!
Mentre Sestio rideva a gran voce Hanamichi si alzò e si diresse verso quella risata…

Cosa c'è?? - lo schernì Sestio che aveva iniziato ad indietreggiare e a cambiare rapidemanete direzione per confondere il rossino - Che cosa vuoi farmi eh??!

Ebbe la sensazione di averlo davanti, ad una distanza relativamente buona, prese la carica e sferrò una delle sue potentissime capocciate, ma mancò il bersaglio in quanto Sestio, potendo vedere, era riuscito ad eludere la sua mossa… la spinta che si era dato per la testata fu talmente forte che lo vece cadere nella polvere, tra le risate generali..

Ahahha, che cosa vuoi fare, stupido testarossa!! Dai alzati, vediamo se questa volta mi prendi..

Non c'era bisogno di chiederglielo, Hana si era già tirato su da un pezzo e di nuovo inseguiva quella voce che aveva iniziato ad odiare più di qualunque cosa al mondo… di nuovo ebbe la stessa sensazione di prima, la sentì vicina, la sentì alla stessa distanza di quando a Kanagawa minacciava di una testata Takamiya e Mito e ne sentiva le loro risate…risate ben diverse da quelle che ora lo stavano deridendo… riprovò a colpire Sestio una, due volte… sempre a vuoto…
Quello che credeva essere un capo-legionario in realtà era il più forte gladiatore in quel momento a Roma, e mentre Hana partiva con le sue testate a Sestio bastava fare un passo indietro, col quale evitò una nuova capocciata, e un'altra, e un 'altra, e …

STHUD! - un rumore sordo…
Hana: PRENDI QUESTAAAAA!!!!!!!
######## BONK!!!!!!!!!!! #######

Sestio: Aaaarrggghh!! Dannato, dannatooooo!!!
Finalmente l'aveva colpito!! C'era riuscito, ma come??
Col volto ricoperto di sangue e le lacrime agli occhi per il dolore, Sestio si rotolava a terra maledicendo e inveendo contro qualcuno…

Sestio: Maledetto!! Giuro che sarai tu il primo che ucciderò!! E dopo di te farò fuori anche questa dannata testarossa!!!

Cosa??? - pensò Hana meravigliato.. - se mi vuole uccidere per secondo vuole dire che..che Rukawa è corso in mio aiuto e mi ha permesso di colpire questo bastardo… ma cosa ha fatto..?

Uno dei legionari si sbrigò ad accorrere in aiuto di Sestio e lo aiutò a rialzarsi..
Legionario: Sestio, coma va, stai bene?
Sestio: Fanculo! Se questo stupido ficcanaso non si fosse intromesso parandosi alle mie spalle per non permettermi di fare un passo indietro avrei evitato anche questa sua testata!! Ma la pagherà molto cara!!
E' così! - realizzo ora Sakuragi.. - ecco cos'era quel rumore sentito prima della mia testata… evidentemente la testa di Sestio deve essere andata a sbattere contro il petto di Rukawa impedendogli di indietreggiare…
Rukawa: Non sarebbe successo se parlassi di meno… la tua noiosa voce mi stava spaccando i timpani, non era difficile individuare la tua posizione…
Sestio: Maledetto, vigliacco, come osi parlarmi così???? Non sai chi sono io???
Rukawa: Sì che lo so… hai dato del vigliacco a me perché sono corso in aiuto di un amico, mentre tu ti prendevi gioco di lui nonostante fosse privo di vista. Lo so chi sei. Sei una merda.
Di…di un…amico? - mormorò Hanamichi;
Vaffanculo!!! - urlò Sestio e rifilò un pugno nello stomaco alla kitsune, che cadde in ginocchio…

Anche il tuo sangue non è per nulla buono sai… - si intromise Hanamichi che era ritornato a terra in ginocchio nella posizione originaria, mentre leccava il sangue di Sestio che era schizzato sulla sua fronte e ora gli stava colando sulle labbra… - i vermi non gradiscono il sangue dei codardi…
Sestio: TACIIII!!!!! Poco male se non gradiscono il mio sangue, sarà il vostro che li bagnerà adesso!! Legionari riportate l'ordine!!

I legionari misero a forza i due nella posizione adatta all'esecuzione e li legarono anche per le caviglie questa volta, in modo che non potessero più ribellarsi.
Sestio: Anche se il mio compito è solo quello di presenziare a queste cerimonie… voglio avere io l'onore di mandare questi due all'altro mondo…!

E si allontanò per andare a prendere dagli altri legionari che erano un poco più lontano il gladio per l'esecuzione, lasciando i due soli…

Rukawa…? - mormorò Hanamichi per richiamare l'attenzione del compagno… - poco fa…ho sentito che mi hai chiamato amico… mentivi, non è vero..?
Rukawa non rispose, e rimase muto con la testa china sul petto e i lunghi capelli neri scompigliati dal vento e dalla polvere si muovevano come in una danza…
Sakuragi: Hun… lo immaginavo che stessi mentendo a Sestio… cmq grazie lo stesso per essere intervenuto… hai realizzato il mio ultimo desiderio, quello di spaccare il naso a quel bastardo!
No… - la sua voce bassa e quasi timida ruppe il silenzio che si era creato dopo le ultime parole di Hanamichi.. - non è vero, non stavo mentendo…

Il rossino restò di sasso e tentò di replicare qualcosa, ma Rukawa oramai aveva preso a parlare, e visto che era la prima volta che ciò accadeva "civilmente" pensò bene di non interromperlo..

Non ho mai avuto nessun amico, nemmeno alla Tomigaoka… sarà per il mio carattere freddo e distaccato da tutto, sarà perché l'unica cosa che per me conta è il basket… e a dire il vero non mi interessava a fatto fare delle amicizie, non ne sentivo il bisogno; e per questo mi chiudevo nel mio mondo, protetto da una corazza entro la quale non facevo entrare nessuno, non permettevo a nessuno di intromettersi nella mia vita.. - qualche secondo di silenzio.. - ma tu con i tuoi stupidi modi di fare, le tue manie di essere il migliore e di confrontarti sempre con me… cavolo tu sei riuscito a distruggere questa corazza senza che nessuno dei due se ne rendesse conto! E questo mi ha fatto capire che standomene rinchiuso nel mio mondo forse avrei perso il meglio della vita, avrei perso un sentimento quale l'amicizia, al quale non avevo mai pensato… tu sei l'unico amico che ho.

Sakuragi rimase impietrito! Non si sarebbe mai aspettato delle simile parole da parte dell'odiata kitsune, di colui che al massimo gli diceva un "Do' aho"o un "mentecatto".. e adesso non sapeva cosa rispondere… Ma non si dovette stare troppo tempo a crogiolare sulla risposta, infatti poco dopo arrivò Sestio per porre fine alle loro vite.

********

I loro petti erano poggiati su di un masso piatto in modo che le teste spuntassero bene al di fuori e cadessero dentro la cesta di vimini che era stata preparata per accoglierle; Sestio, in piedi fiero davanti a loro non vedeva l'ora di cominciare l'opera…
Sestio: I nostri due coraggiosi barbari hanno qualche desiderio da farsi esaudire? - chiese con scherno il gladiatore..
Spero ci seguirai all'inferno… - rispose serioso Ru
Che qualcuno ci salvi, che qualcuno ci salvi maledizione!!!! - Mormorava tra sé Hanamichi, che stava impazzendo dalla paura; se non fosse arrivato qualcuno o qualcosa in loro aiuto avrebbe preferito morire subito, non aspettare un secondo di più di questa tortura straziante…
Sestio: Ahahah…credo che il vostro desiderio non si realizzerà così presto…Ahahahah!!!
FINISCILAAAAA!!!!!! - il rossino esplose in un urlo di rabbia, si gettò a terra e morse con violenza il polpaccio di Sestio che iniziò a sanguinare copiosamente mentre l'uomo gridava dal dolore e tentava di staccarsi di dosso quello che non si poteva più definire un essere umano, ma una sorta di squalo che non vuole mollare la preda!!
Essendo avvantaggiato da una maggiore mobilità Sestio però se ne liberò, e ordinò che affinché ciò non accadesse più due legionari avrebbero dovuto tener fermi i prigionieri per effettuare la loro esecuzione, così Kaede ed Hanamichi si ritrovarono completamente immobilizzati.

Sestio: Dannati bastardi!! Siete dei cani, delle misere bestie che devono essere soppresse!!! Io mi sono preso il compito di togliervi la vita… e lo farò… - i suoi occhi si iniettarono di sangue e la voce si riempì di odio e crudeltà - ma prima vi farò soffrire le pene dell'inferno!!!!!
Tirò fuori dalla tasca un coltellino e si piegò di fronte a Sakuragi…
Sestio: Che bella fronte… ma mi sembra un po' spoglia! Aspetta, fammici scrivere qualcosa sopra… come posso marchiarti..mmm… sì, sei un cane, mi hai anche morso cattivone… ti scriverò "CANE" in fronte! Ahahahaahahh!! Ti presenterai alle porte dell'inferno per quello che sei perlomeno!!! Ahahahah!!!
Pulì la lama del coltellino sulla cintura di cuoio, la appoggiò sulla fronte del rossino e iniziò a scrivere, tracciando una grossa "C" dalla quale sgorgò parecchio sangue…
Hanamichi soffriva in silenzio stringendo i denti per contenere la rabbia…
Sestio: Adesso passiamo alla "A"…

BASTA SESTIO, FERMATI!!!

La voce tuonò forte come un comando e Sestio bruscamente interruppe il suo sadico giochino;
Rukawa e Sakuragi stentarono a crederci, forse avevano ancora una possibilità di sopravvivere, uno spiraglio di luce si apriva dinanzi al buio che fino a questo momento li aveva circondati, buio che era stato squarciato come una fenice di fuoco da quella voce…quella voce familiare…la voce di…
Sakuragi: Rukawa! Sbaglio o è la voce di Umido Triangolo???
Rukawa: Idiota… si chiama Numidio Quadrato… -__- cmq sì, mi pare sia lui…
Sakuragi: Pensi che ci salverà?
Rukawa: Mah… secondo me è un idiota anche lui…speriamo bene…

Sestio si alzò e ripose il coltellino nella tasca; fatto ciò andò incontro a Quadrato e sembrò salutarlo con infinito rispetto…
Sestio: Salve Maestro…
Quadrato: Ohoh! NO, nun te disturbà così! Oramai non so più er maestro tuo!!
Sestio: Ma io vi devo tutto, se sono arrivato ad essere il gladiatore più forte dell'Impero e solo perché voi mi salvaste la vita nei campi di battaglia quando ero ancora un moccioso, e mi faceste diventare un uomo, combattendo ed allenandomi nella vostra scuderia di gladiatori..
Quadrato: Ahah! Già è vero! Ma nun te preoccupà, ce sarà sempre occasione pe saldà er debito…anzi… a proposito de debbiti e della scuderia mia… chi so quei due che stanno la legati come salami?
Sestio, che si era calmato alla vista del suo "salvatore", ritornò scuro e rabbioso e in volto, e rispose a denti stretti..
Sestio: Quei due?? Sono solo della feccia, degli sporchi barbari con i quali mi sto divertendo un po' prima di ucciderli…!
Quadrato: Mmm..capisco..però, sembrano belli grossi! E mi sa ke sono pure forti…te l'hanno conciato loro il naso così?
Piantala! - replicò seccato Sestio.. - e ora se non le dispiace devo terminare il mio lavoro!
Quadrato: E come "se non le dispiace"? Me dispiace che sì! N'a scuderia mia scarseggiamo de gladiatori, e so mesi che sto a girovagà 'n cerca de quarche bel ragazzone alto e potente… e mo che n'ho trovati due tu m'i voi fa fori (me li vuoi fare fuori - traduzione) ??
Sestio: Cosa?? E tu…lei vorrebbe che salvassi la vita a questi due vermi schifosi?? Questi barbari pezzenti!!
Ascoltami Sestio… anche tu eri un barbaro… i romani ti volevano fare prigioniero e ucciderti, mentre io mi sono offerto di darti una possibilità - replicò questa volta serioso Quadrato - ora che sei il gladiatore più grande e ammirato di Roma Cesare Tottus ti ha dato la cittadinanza onoraria e ti ha fatto suo fido discepolo.. tu, eri come loro. Lo hai forse dimenticato?
Sestio, che per tanti anni aveva rinnegato il suo passato, vantandosi e facendosi portabandiera di una romanità di cui andava orgoglioso, ma che in realtà non gli era propria se non per "cittadinanza acquisita" si sentì profondamente ferito e si fece ancora più rabbioso, tanto da scagliarsi contro il suo antico maestro impugnando il gladio che teneva nella fodera!!!
Numidio, che era ancora un combattente di eccezionale levatura, riuscì ad evitare il colpo all'addome mandando Sestio a vuoto e facendolo sbilanciare in avanti, poi con una gomitata dietro la nuca lo stese a terra e gli poggiò un piede sopra la testa…
(Hey, per essere il più forte di Roma questo Sestio le prende da tutti!! NdLettore; Ma no, è che Quadrato è mooolto più bravo, solo che non combatte più! NdShinta)
Quadrato: Quale combattente ho mai creato io? Pensavo di averti forgiato sia nel corpo che nello spirito, rendendoti un vero uomo…invece che cosa ho fatto!! Ho tirato su un mostro che rinnega il suo passato, le sue origini, che tortura chi si trova nelle stesse misere condizioni nelle quali era lui prima… nelle quali era prima che incontrasse me, l'uomo che lo ha salvato… e che in preda al suo stupido egoismo ha tentato di uccidere…tsk…povero sciocco!
Sestio si liberò dal piede di Quadrato e si tirò su rosso dalla rabbia; Quadrato lo guardò e poi, ignorandolo del tutto si fece un poco avanti e proclamò:
"LEGIONARI! LIBERATE I CONDANNATI, ESSI VENGONO CON ME! VE LO ORDINA LUCIO SESTIO!"
I legionari sembravano un po' recalcitranti ad obbedire; Quadrato si girò verso Sestio e gli disse:
Quadrato: Dico bene mio caro allievo? - sorridendogli beffardamente;
Sestio: Dann…s..sì… LIBERATE I PRIGIONIERI.

I due furono ben presto liberati e gli fu tolta la benda dal viso… passato quel po' di tempo durante il quale i loro occhi si dovevano riabituare alla luce, i ragazzi videro la faccia sorridente di Numidio Quadrato e si riempirono di gioia, tanto che volevano saltargli al collo, ma dovevano fingere di non conoscerlo…; Mentre si apprestavano a raggiungere il carro che li avrebbe portati via Hanamichi si ritrovò faccia a faccia con Lucio Sestio, vedendolo così per la prima volta… odio e disprezzo fiammeggiavano dagli occhi di entrambi!
Hana: Hun… ho capito perché bendano i condannati…sei così brutto che sarebbe troppo crudele il fatto che la tua faccia sia l'ultima cosa che si vede in vita! Ahahah!
Sestio: Maledetto cane…ma te la farò pagare, vedrai… a te e al tuo amichetto… Quadrato ha solo ritardato la vostra fine, ha solo allungato la vostra agonia…
Hana lo guardò come in una sfida per l'ultima volta, prima di salire sul carro guidato da Quadrato, che avrebbe portato lui e Rukawa chissà dove…

*******

Dentro il carro…

Sakuragi: Uff…ce la siamo proprio vista brutta!
Rukawa: …
Sakuragi: E quel maledetto…mi ha giurato che me la farà pagare…dopo quello che mi ha fatto - toccandosi la fronte - non vedo l'ora di incontrarlo di nuovo per darli una bella lezione!!!
Rukawa: …
Sakuragi: Rukawa, ma che hai, mi stai a sentire??? >_<
Rukawa: Quello che ti ho detto prima…
Sakuragi: Prima? Cosa?
Rukawa: -.- Stupido idiota…quando stavamo per essere giustiziati, poco prima che arrivasse Quadrato..
Aaaaahh! Eheheh! Amicone, vieni qui!! - rispose ilare Hanamichi, e si sporse per abbracciare amichevolmente la kitsune, ma questi lo scansò con un sonoro pugno in testa!
Hana: Aiha! Ç_ç Ma che fai!!
Ru: Non ti avvicinare!! Quello che ti ho detto prima l'ho fatto solo per creare un momento un po' malinconico in questa storia un po' piatta e monotona, l'ho detto per alzare l'audience diciamo, figurati se posso essere amico di un do'aho come te!!
Hana: Ah sì è!! L' hai detto per finta dunque!!! E quindi io sarei solo un do'aho!?! >_<
Shinta: Ah sì è!! La mia storia è piatta e monotona dunque!! E quindi io sarei solo un idiota!?! >_<
Ru: … Questo lo hai detto tu! u_u
Shinta: …^^;
Ru: …
Hana: …
Rukawa: Ti interessava così tanto essermi amico?
Hana: A..affatto! Che cosa se ne fa un genio di un amico come te!! Una stupida volpe bugiarda!
Rukawa: Idiota!
Hana: Vacca stronsa!
Ru: Mentecatto!
Hana: Baka kits…
Quadrato: Aoooh! La volete finì voi due la dietro!!!
Hana: Quadrato!! Amicone nostro!! Non ti abbiamo ancora ringraziato per averci salvato!! Grazie mille!! E poi…fantastica quella scusa della scuderia di gladiatori!! Ahahah!!
Quadrato: … non era una scusa… da oggi sarete i miei due nuovi gladiatori!
Hana e Ru: _
Hana: Ma che cavolo dici!! Se non ti ricordi noi dobbiamo recuperare il rametto d'alloro per uscire da questo dannato videogioco, se ci fai allenare e lavorare come diavolo facciamo!!
Quadrato: Ahahah!^__^ Ma tutto fa parte der gioco, nun ve dovete preoccupà!!

Quadrato fermò i cavalli e con un balzo scese dal carro, andando poi nella parte posteriore del mezzo per chiamare i due nuovi "discepoli"!

Quadrato: Eccoce, semo arivati! Questo campo è la mia piccola palestra diciamo! Per queste scale si scende nel sotterraneo dove ce stanno altri due o tre gladiatori e dove poi, quando sarà l'ora ce ritroveremo per mangiare o pe discute de tornei e manifestazioni imminenti! Anzi, seguiteme… magari c'è quarche notizia arivata dagli uffici dell'Impero!

I due si guardarono con aria interrogativa, mentre Quadrato fischiettando un motivetto in voga a quei tempi era già sceso nel sotterraneo; fu Rukawa a prendere la parola per primo…
Beh…in fondo ci ha salvato lui no? Seguiamolo.

Così i due scesero le scale di pietra e si ritrovarono in una specie di grotta parecchio buia, illuminata per quel poco che serve a non andare a sbattere contro i muri da lunghi ma radi torcioni di fuoco attaccati alle pareti… le mura erano fatte da grosse pietre rettangolari e lisce messe l'una sull'altra, e andavano a formare per circa 30 metri un lungo corridoio che poi si apriva in una sorta di stanza circolare non molto ampia; Hana e Ru, sentendo che voci e risate provenivano da lì, vi si diressero.
La stanza era molto meglio illuminata.
Al centro c'era un grosso tavolo rettangolare piuttosto malconcio e invecchiato, sul quale due rozzi gladiatori poggiavano gomiti e bicchieri mentre tra un sorso e l'altro di un ottimo Centocelle DOC del 40 a.C. scommetteva i soldi delle loro recenti vincite nei campi di "battaglia" (quando cioè si scontravano con altri gladiatori), sfidando l'avversario e la sorte con i dadi;
Quadrato, in fondo sulla destra, stava appoggiato con le spalle al muro mentre discorreva con un uomo piccolo e vestito piuttosto bene che evidentemente non doveva essere un gladiatore, e che recava in mano alcuni papiri; dopo una breve conversazione il piccolo uomo passò un papiro a Numidio, che lesse con attenzione annuendo e ridendo di tanto in tanto!
Evidentemente quell'altro uomo era un messaggero e portava notizie degli ultimi bandi dell'Imperatore Tottus.
Si scostò dalla parete e si fece spazio sul tavolo, interrompendo così il gioco dei suoi due uomini, ed allargò il papiro perché potesse leggerlo meglio; infine estrasse dalla tasca quattro sassi di piccole dimensioni e li dispose agli angoli del papiro per tenerlo fermo…
Messaggero: Allora, hai deciso i due che parteciperanno al torneo di domani in celebrazione della nascità dell'Imperatore Tottus? Ricorda che l'Imperatore ci tiene moltissimo perciò cerca di mandare gente in gamba… penso che Giulio Agricola e Porta Furbus andranno più che bene… devi scriverne i nomi qui sotto…
Hana e Ru guardavano queste scene incuriositi, ma erano anche un po' sorpresi e rabbrividiti per la facilità con la quale venivano mandati due giovani ragazzi, che potevano essere coetanei loro, a rischiare la vita con altri gladiatori, o con tigri o leoni, solo per il divertimento dell'Imperatore…ma "poveri coloro a cui capita la scelta" pensarono in contemporanea, senza tra l'altro mai sapere di aver avuto lo stesso pensiero; "Giulio Agricola e Porta Furbus…che Dio li protegga!"
Furbus! - chiamò Quadrato, e subito uno dei due uomini che erano al tavolo balzò in piedi pronto ad eseguire l'ordine… - per favore, pijame 'a penna d'oca cor calamaio…
Furbus: Subito maestro!
Con la sveltezza tipica di chi era abituato a questo rituale, Furbus aprì una piccola scatola di legno dalla quale prese l'occorrente per scrivere e lo porse a Quadrato, che, intinta la piuma nell'inchiostro scrisse i nomi dei due partecipanti…
Giulio Agricola ed il messaggero, che erano dietro di lui si sporsero un po' in avanti per leggere e…
Agricola: Ma…maestro…chi sono Kaede Rukawa e Hanamichi Sakuragi????
Quadrato: Sono i vostri due nuovi compagni, che sono qui dentro da mezz'ora ormai…
Tutti si voltarono seguendo il dito di Numidio, e scorsero poco dietro la porta due alte e possenti figure che avrebbero fatto paura a chiunque se non avessero avuto quella faccia da ebeti causata dalla rivelazione di Quadrato!
Hana: Ma…Ma che dici baffo, sei matto!!? N..Noi non ne sappiamo nulla, non ci siamo mai allenati e tu ci vuoi far combattere domani????
Questi sono i nomi dei due gladiatori per il torneo di domani - disse con calma il "maestro" al messaggero, che si chiamava proprio Messaggero - prendi la copia del papiro e portala al nostro Imperatore che farà in modo che siano subito iscritti…
Messaggero: Va bene Quadrato, farò come vuole, senza fare domande…
Quadrato: Sei un buon ambasciatore…vedrai che un giorno i dedicheranno pure un giornale…
Messaggero: Un giornale? E che cos'è?
Quadrato: … boh! Ma adesso vai, non ha importanza!
Il messaggero se ne andò in fretta, interrogandosi su cosa fosse un giornale, e stringendo in mano i destini dei due giapponesi che per la disperazione e la desolazione si erano lasciati cadere a terra spalle al muro, maledicendo una volta per uno colui che sembrava averli salvati ed invece li aveva solo portati dalla padella alla brace…
Numidio Quadrato dopo aver accompagnato Messaggero e gli altri due gladiatori all'uscita ritornò nella stanza e subito si accorse dello sconforto dei due, che avevano perso fiducia in lui…estrasse il papiro che teneva sotto il risvolto della tunica e lo tirò in testa a Rukawa sorridendo, affinché potessero leggere…

PER LA CELEBRAZIONE DEL 30simo COMPLEANNO DEL NOSTRO GRANDE IMPERATORE CESARE TOTTUS SI SVOLGERA' ALL'INTERNO DELLE FANTASTICHE MURA DEL GRANDE ANFITEATRO FLAVIO UN GRANDE SCONTRO TRA I MIGLIORI GLADIATORI DELLE SCUDERIE ROMANE E L'IMBATTIBILE LUCIO SESTIO!!!
PER IL VINCITORE, IL NOSTRO MAGNANIMO IMPERATORE METTERA' IN PALIO UNO DEI SUOI TESORI PIU' PREZIOSI, UN
RAMETTO DI ALLORO COMPLETAMENTE D'ORO!!!

Hana e Ru guardarono il volto sorridente di Numidio e gli sorrisero a loro volta, immaginando già di potersi prendere la rivincita sull'uomo che odiavano più di chiunque altro.
Fine terzo capitolo!

Continua...