IL NUMERO
PERFETTO
- SEIMEI -
Dediche: A tutti quelli che stoicamente hanno resistito per 25 lunghissimissimi capitoli, e che quindi ringrazieranno Dio per avermelo fatto finire... Diciamoci la verità... non se ne poteva più!!! Capitolo 24 Ed ecco che, inesorabile, il tempo aveva ripreso a scorrere. Ma, come tutti sanno, le cose belle prima o poi finiscono, ed era giunto
il venerdì. Ma quel venerdì era il giorno prestabilito per l'arrivo di una
persona importante, anche se non per i ragazzi. Fatto sta che sauna, solarium e idromasaggio erano i luoghi preferiti dai nostri amici per dar sfogo ai loro desideri mica poi così proibiti visto che, a quanto pare, non avevano fatto altro per due intere settimane. (Io solo per una, sgrunt NDNobu Dai, non lamentarti... hai tutta un vita davanti a te^^ NDSei Guarda che è solo colpa tua se ho passato una settimana d'inferno! NDNobu Se non la finisci subito metto Jin e Maki con Fukuda e tu rimani da solo a farti le pippe! NDSei Ok, scusa scusa! NDNobu) Ma quello che i nostri amici non sapevano era che la nostra Ashiko aveva tutelato i suoi beni, inserendo in ognuno di loro delle telecamere di sorveglianza a circuito chiuso, che, ovviamente, avevano ripreso tutto ciò che era accaduto davanti al loro occhio di vetro. ********* Ashiko aveva fatto la sua entrata trionfale proprio quel venerdì
mattina. L'autista, rigorosamente in divisa, era sceso come un lampo per aprire la portiera alla sua passeggera. Elegante e superba, Ashiko era scesa come la principessa sul pisello, squadrando con aria torva la massa di ragazzi che stavano giocando nel cortile. Indossava una miniabito bianco di Versace, con la sola spallina destra,
mentre la parte sinistra le fasciava aderentissima il seno prosperoso. Era proprio una divetta. Hanamichi e Rukawa si fermarono a guardarla. Ashiko si era avvicinata a loro e, abbassati gli occhiali sul naso, aveva detto con il tono di una che impartisce ordini: "Tu e tu. Stasera a cena vi voglio al mio tavolo... e forse anche nel mio letto... ma non contateci troppo" E se ne era andata sculettando. Rukawa guardò Hanamichi, che ricambiò l'occhiata. "Idiota" dissero i due contemporaneamente. Un'ondata di ilarità investì tutti i ragazzi presenti. Yamanouchi era una ragazza tanto carina alla Tv.
Ashiko entrò nella sua stanza, mentre l'autista-bodyguard prendeva posto in quella accanto. Per prima cosa aprì l'armadio in fondo alla stanza, in cui erano
installati tutti gli schermi riceventi delle telecamere. In teoria per lei era uno sforzo dover fare da sola il controllo delle videocassette, ma ci teneva a controllare di persona che le SUE proprietà non venissero violate. Aveva addirittura delle cassette speciali, che faceva arrivare direttamente da Tokyo. Visto che lei si recava alle terme ogni due settimane, aveva smosso mari e monti e aveva ottenuto delle cassette che contenevano nastro sufficiente per registrare 24 ore su 24 per la durata di ogni sua assenza. Erano piuttosto ingombrabti e costose, ma a lei non importava. Mentre le cassette tornavano indietro, andò a farsi un bel bagno rilassante e schiumoso nei suoi servizi privati, che erano grandi quanto la sua stanza, con un'immensa vasca rotonda proprio al centro. Uscì dopo quasi due ore. Premette play su tutti i video e poi l'avanti veloce. Si distese preparandosi a 6 ore di noia mortale. Ashiko spalancò gli occhi. Rimase a bocca spalancata a guardarsi quel filmato porno casalingo per tutta la sua durata. Era a dir poco shockata... Quelli erano tre maschi! Che figata! Cavolo, non avrebbe mai creduto di poter agguantare uno scoop del genere. Già si figurava i titoli sui giornali! /Sesso nella sauna... chi sono i tre misteriosi e bellissimi ragazzi che hanno dato sfogo alla propria libido nella sauna privata della idol più famosa del momento?/ Pubblicità gratis!!!!!!!!!!!!!! Era felice come una Pasqua. Rimase per tutto il tempo a guardare le videocassette. Quando il suo autista-guardia del corpo era andato a chiamarla per il pranzo lei aveva risposto che non poteva e che era molto stanca. Aveva a disposizione un'enorme collezione di cassette pornografiche. Erano quasi tutte omosessuali, ma questo non era importante. Facendo di ogni amplesso una videocassetta e vendendola ognuna a 30 yen poteva ricavare... cavolo! Un sacco di soldi! Doveva assolutamente parlarne con il suo agente! Già vedeva decine di ragazzine innamorate del genere Yaoi che inneggiavano a lei, ringraziandola di aver pubblicato quei nastri. Ci stava pensando su, quando un'altra idea balenò nella sua arguta mente. Ripensò un attimo ai filmati. "Mia cara Ashiko sei un genio!" disse guardandosi allo specchio "Potrei avere 15... no aspetta... 12 ragazzi bellissimi al mio servizio e ben 3 nuove guardie del corpo completamente gratis... eh eh eh..." La divetta si preparò per la cena. Mentre entrava nella sala da pranzo addocchiò le sue 15 vittime. Nel tavolo da 12 c'erano anche quei due meravigliosi esemplari del genere maschile con cui aveva parlato quella mattina. Si avvicinò e mise loro una mano sulle spalle. "Sareste così cortesi da farmi compagnia?" disse con un sorriso falso dipinto sulle labbra. Hanamichi e Kaede si limitarono a guardarla. "Oh... vorrei che anche lei si unisse a noi" disse poi rivolta a Yohei che arrossì. I tre ragazzi si guardarono spaesati, ma poi decisero di accontentare quella strana ragazza. Si alzarono e, sotto gli occhi preoccupati dei loro compagni, si diressero verso il privèe del ristorante. Presero posto, e poi si presentarono. Senza mai abbandonare quel suo sorriso falso e presuntuoso, Ashiko prese da una mensola un pc portatile, sul quale si era scaricata tutti i filmati dei ragazzi, convertendoli in file video. "Guardate..." disse in tono di sfida. Hanamichi, Yohei e Kaede puntarono gli occhi su quello schermo scuro e trasalirono. Quelli erano loro mentre si davano alla pazza gioia nel solarium. Dopo un attimo di silenzio misto a panico, il primo a ritrovare l'uso della parola fu Hanamichi. "Cosa significa?" chiese sconcertato. "Vedete... io possiedo video che riguardano voi e i vostri amici in atteggiamenti piuttosto espliciti... ora mi chiedo... cosa mai potrei farmene? Li pubblico? Li brucio? Li tengo e me li guardo con i miei amici?" I tre si afferrarono reciprocamente le mani, stringendole convulsamente le une alle altre. Gocce di sudore gelido scivolavano lente sulle loro fronti, mentre la paura si insinuava lentamente nelle loro menti. "Cosa vuoi?" chiese Rukawa con voce tremante. "Voglio che ognuno di voi si ritenga il mio schiavo personale finchè ne avrò la necessità..." disse sempre con quel suo odioso sorriso. Yohei deglutì a vuoto. Era una proposta davvero terribile. "Ora, per favore, vi dispiacrebbe uscire e chiamare al tavolo questi tre ragazzi?" disse lei facendo apparire sullo schermo un video con Ryota, Fujima e Hanagata "E non dite niente finchè tutti non saranno venuti da me..." I tre ragazzi uscirono, talmente pallidi da essere quasi irriconoscibili. Diedero il messaggio ai tre compagni, e ripresero i propri posti, noncuranti delle domande a raffica che gli altri gli stavano rivolgendo. In meno di mezz'ora tutti entrarono in quel privée, uscendone sconvolti. Quelli che più fecero effetto ai presenti furono Akagi, Aota e Uozumi. Il capitano del Ryonan era appoggiato alla spalla di quello dello Shohoku, e stava chiaramente piangendo, mentre Aota camminava dietro di loro con la testa bassa. Il sabato e la domenica trascorsero, per i nostri amici, nel silenzio
più totale, portando bibite, facendo massaggi, ungendo e spalmando
creme e olio abbronzante e facendo alcune delle cose più ignobili
che mente umana possa concepire (che non sto a dirvi perchè non
voglio farvi vomitare anche all'ultimo capitolo NDSei) In due soli giorni quella piccola ipocrita, fasulla e stronza li aveva ridotti peggio di 500 allenamenti superintensivi. Erano devastati, distrutti, sia nel fisico che nell'animo. Non avrebbero retto ancora per molto. Ma la goccia che fece traboccare il vaso fu quando la ragazza si avvicinò a quattro di loro, facendogli capire chiaramente di volerli nella sua stanza uno dopo l'altro. "Puttana" pensarono 9 ragazzi, mentre vedevano i loro amanti insidiati da quella piccola serpe. Ashiko, infatti, si era avvicinata a Rukawa, Fujima, Kyota e Sendoh (uno per squadra... Neanche l'avesse fatto apposta^^ NDSei) e gli aveva messo in mano dei biglietti. Su ognuno di essi c'era scritta la stessa cosa. /TI ASPETTO NELLA MIA STANZA ALLE ..." Solo l'ora era diversa... quarantacinque minuti fra un appuntamento e l'altro. I tre gorilla, che non erano stati invitati, decisero di prendere in mano la situazione, e di organizzare una rivolta. Quei due giorni erano sembrati due anni. I tre radunarono tutti quanti i ricattati e stabilirono che quella notte nessuno avrebbe fatto visita ad Ashiko. "Ma domani ci spellerà vivi, divulgando le videocassette!" disse Nobunaga terrorizzato dal fatto che lo potessero separare dai suoi due ragazzi. "Meglio che tutti vengano a conoscenza del nostro segreto piuttosto che vivere così per chissà quanto tempo... insomma... finiremmo con l'odiarci l'uno con l'altro..." "Questo non accadrà mai" Tutti annuirono. L'indomani sarebbe stata lotta dura.
Ashiko era leggermente alterata. Non pensava che le avrebbero disubbidito mai, in fondo lei era Ashiko Yamanouchi, la idol più famosa del momento! Scese come una furia nella hall, dove, ad attenderla, c'erano le squadre al completo. "Oh, bene! Eccovi qui, giusto voi cercavo" disse avvicinandosi ai tre allenatori "ho delle informazioni notevoli sui vostri giocatori, qualcosa che non potrà non interessarvi" aggiunse poi con uno sguardo cattivo rivolto ai ragazzi. "Tu non dirai proprio nulla, Ashiko!" la bloccò Rukawa, mentre stava per prendere il suo inseparabile pc portatile. La sera prima avevano deciso di lasciare a lui, che era l'unico ad avere
il dono di non lasciar trapelare le emozioni, il compito di farla crollare
su se stessa. "E tu cosa potresti fare per impedirmelo? Vuoi forse picchiarmi? Forza, fai vedere come sei bravo a mettere le mani addosso ad una ragazza indifesa" replicò lei facendo la gatta morta e strusciandosi sul petto solido dell'asso dello Shohoku. Con uno spintone e un "ma levati" Rukawa la staccò da sè. "Guarda che io non picchierei mai una donna. Anche se è subdola, carogna, irrispettosa, svergognata, puttana e stronza come te!" Ashiko si sentì spiazzata. Nonstante il panico cercò di recitare al meglio la sua parte. "Solo perchè non ho voluto venire a letto con te, non significa che tu mi debba trattare così..." disse fingendo di essere sul punto di piangere. Ma nessuno ebbe la reazione che lei si era aspettata a quella frase,
anzi. "Sai perchè nè io, nè Sendoh, nè Kyota nè Fujima siamo venuti da te stanotte? Vuoi saperlo?" Silenzio. "Vabbè, chi tace acconsente." disse Kaede "Vedi... tu sei una ragazza bellissima, e, avrei anche potuto venire a letto con te. Ma sai, penso che nessuna delle persone che ti stanno accanto ti abbia mai detto sinceramente cosa pensa di te. Credo che ti stiano vicino per convenienza, più che per amicizia. Credi davvero che uno qualsiasi dei tuoi fan darebbe la vita per te? Bhe... qua ci sono almeno due persone per cui io lo farei e che sicuramente farebbero lo stesso per me. Puoi dire, in onestà, di aver mai avuto un vero amico? Puoi dire, in onestà, di aver mai fatto sesso per amore? Puoi dire, in onestà, di aver mai amato?" Ashiko non sapeva che rispondere. "Sentitelo... parla la checca, il gay, il pervertito, il pigliainculo, il finocchio, il travestito, il culattone, il frocio di merda, siete tutti dei gay del cazzo!" urlò come una forsennata. Nessuna reazione. Ashiko iniziò a tremare. Nessuno di loro parlava. Guardò i tre allenatori, e i loro volti rilassati. "Avete capito cosa vi sto dicendo? Quindici dei vostri giocatori sono imbarcati in relazioni omosessuali a tre! Vi è chiaro il concetto?" urlò, in preda ad una totale crisi isterica. Anzai sorrise, mentre Taoka e Takato gli cingevano le spalle con le braccia. "E allora? Mi dici che male c'è?" risposero i tre allenatori in tono quasi di scherno. Ashiko si bloccò. "Domani i vostri presidi riceveranno una mia visita... porterò con me le videocassette e..." "Quali videocassette?" la voce di Fukuda proveniva dalle scale "Queste forse?" chiese mostrando uno scatolone in cui erano ammassate le custodie delle cassette, tutte prive di nastro. Mentre Rukawa la teneva impegnata, infatti, lui, Ikegami, Muto e Hasegawa avevano perquisito da cima a fondo la camera della ragazza, distruggendo le prove delle scappatelle dei loro compagni. "Ho ancora i file sul computer!" disse lei, giocando il tutto per tutto. "Non credo proprio!" Yoriko e Kogure sbucarono da dietro i
tre gorilla. Ashiko crollò a terra, sconfitta. "Hai perso Ashiko, rassegnati." disse Rukawa, avvicinandosi a lei "Tu sola, per quanto ricca, famosa e potente, non puoi nulla contro un gruppo di ragazzi che sono tutti amici da tempo. Amicizia disinteressata, alla quale non importa di soldi e potere. Tu ci odi, questo è chiaro. Ma non perchè siamo dei gay del cazzo, come dici tu, ma perchè possediamo qualcosa che tutte le persone bigotte e ignoranti come te non conosceranno mai. Ed è l'amore. Puro, sensuale, sincero, devastante. Amore. Quello con la A maiuscola. Quello che ci ha protetto e salvato da un mostro come te." Detto questo, Rukawa e gli altri presero i propri bagagli e si diressero verso i pullman che li aspettavano fuori. Tornarono a casa e continuarono la loro vita di sempre, divisi fra scuola, basket e serate 'in compagnia'. Nessuno seppe più nulla di Ashiko, che sparì anche della televisione. Secondo alcune riviste specializzate, si è fidanzata con un Are-Krishna e gira il mondo vestita di arancione. E, con la disfatta di Ashiko, si concluse quella strana gita, che vide i ragazzi uscirne felici e contenti perchè, come dice il saggio, tutto è bene quel che finisce... in tre^^. - Owari capitolo 25 -
Seimei: Cavolo non pensavo di aver fatto tanti danni! Comunque grazie
davvero a tutti per avermi seguito fin qui. Grazie di tutto e alla prossima fic! Il numero perfetto - owari |