IL NUMERO PERFETTO
- SEIMEI -

NOTA: Questo è un capitolo di transizione e mi serve per introdurre la parte finale della fic, che arriverà fra non molto, giusto il tempo di altre quattro lemon...

Capitolo 16
Allenamento speciale

Anche Kyota era rimasto in albergo.
Non se la sentiva proprio di andare a divertirsi.
Stava male, e non solo perchè era stanco dopo una settimana di allenamenti intensivi.
La sua era più che altro una crisi da stress.
E il brutto è che non aveva nessuno con cui parlarne.
Aveva intravisto Yoriko mano nella mano con Kogure e non se la sentiva di disturbarla.
Avrebbe potuto tentare con Sakuragi, ma non poteva rischiare di interromperlo nel bel mezzo di un match con Mito e Rukawa.
Sai che figura di merda.

E così si era rintanato in camera, dicendo di avere ancoira strascichi del mal di testa di quel pomeriggio.
Fortunatamente Maki e Jin gli avevano creduto e non gli avevano fatto troppe domande.

Ne aveva le palle piene.
Fino a quella mattina era quasi felice.
La tortura stava per finire.
Quella settimana vissuta a srtetto contatto sia con Maki che con Jin lo aveva devastato sia mentalemnte che fisicamente.
Dover nascondere i rossori diffusi ogni qual volta uno dei due usciva seminudo dal bagno, celare la prorpia evidente eccitazione quando dormiva con uno dei due, erano diventati compiti troppo gravosi.
La camera infatti aveva un letto singolo e uno matrimoniale, così avevano stabilito di dormire a turno nel letto singolo, una notte per uno.
Quindi per ben quattro volte si era ritrovato a dormire o con Maki o con Jin.
E la voglia di sfiorarli, toccarli e perchè no, anche abbracciarli si era fatta di giorno in giorno più insopportabile.

Era sdraiato di traverso sul lettone, gli occhi rivolti al soffitto, la mente verso i suoi due grandi amori.
Non sapeva davvero che fare.
Yoriko gli aveva promesso un piano d'attacco se avesse coperto di Sendoh, Mitsui e Koshino.
Ma non gli aveva più detto niente.
Era troppo occupata a star dietro a Kogure.
Beata lei.
Aveva trovato il modo di dichiararsi e farlo suo in meno di una settimana.
Quanto la invidiava in quel moemnto?
Troppo forse.
E aveva paura di aver perso la sua migliore amica per sempre.

Si era assopito un attimo, quando il rumore delle chiavi nella porta lo aveva ridestato dal suo torpore.
Maki e Jin stavano per rientrare.
Stavano chiacchierando amabilmente, e lui fece finta di stare dormendo.
Non aveva voglia di parlare con loro.

"Che ridere quando Fukuda ci ha provato con quella ballerina (che ovviamente i chiama Ally^^ NDSeichan) e i ragazzi hanno cominciato a fare scommesse. Poi lei c'è stata e Uekusa si è portato a casa un sacco di soldi!!!!! Per fortuna ha pagato lui da bere!" stava dicendo Maki ridendo come un matto.
"SSSSSSSSSSSSSH!!!!" gli intimò Jin mettendosi un dito sulle labbra.
Maki lo guardò stranito, si voltò e vide Kyota placidamente addormentato sul letto.
"Facciamo piano Jin... Non vorrei svegliarlo..."

Jin si avvicinò a Kyota e gli mise una mano sulla fronte.
"Per fortuna non sembra avere la febbre. Stasera facciamo dormire lui nel letto singolo, anche se toccherebbe a me... che ne dici?"
Maki annuì, e iniziò a togliere le scarpe a Kyota, che nel frattempo se ne stava con gli occhi ben serrati, terrorizzato da ciò che stava succedendo.
Jin gli sfilò delicatamente il maglione, cercando in tutti i modi di non svegliarlo.
Maki completò l'opera levandogli i jeans, e poi lo prese in braccio, adagiandolo fra le lenzuola fresche del letto.

Per un attimo Kyota si abbandonò al calore del corpo di MAki, respirando il suo prufumo, e sperando che lui non lo lasciasse andare almeno per un po'.

"Povero piccolo" disse Jin in tono quasi paterno. "Deve essere stato davvero male. Guarda come dorme tranquillo... sembra un bambino..."
"Già... chi direbbe guardandolo che in realtà è una furia scatenata?"

Jin gli posò un piccolo bacio sulla fronte, imitato poi da Maki.

Kyota era al settimo cielo, ma arrivò qualcosa a turbarlo, qualcosa che mai si sarebbe aspettato di sentire.

"Che ne dici andiamo a letto ora?" chiese Jin, mentre si spogliava.
"Daccordo, ma cerca di non starmi troppo addosso stanotte... qui fa caldo..."
disse Maki in tono semiserio.
"Ok, cercherò di trattenermi..." replicò Jin ridacchiando, infilandosi nel letto.

Kyota aveva pensato che stessero scherzando, ma poi un rumore lo fece ricredere.
Ne era più sicuro.
Quello era il suono inconfondibile di due bocche che si baciano.
Non appena Jin spense la luce, Nobunaga aprì gli occhi, cercando di vedere in che posizione fossero i due ragazzi.
Erano decisamente staccati l'uno dall'altro.

Forse si era sbagliato.
Ma nella sua mente si stava insinuando un dubbio atroce, che non lo avrebbe lasciato dormire.

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Il sabato e la domenica passarono all'insegna del non fare proprio un cazzo, e il lunedì arrivo in un baleno.

Kyota era tormentato dai dubbi, e la notizia di ciò che li attendeva quel pomeriggio non contribuì certo a far scemare la sua stanchezza.

I tre allenatori li avevano convocati in palestra alle undici, dicendo loro che per quel pomeriggio avevano in mente un'allenamento speciale.

Sarebbero partiti intorno alle due e sarebbero andati a correre nel bosco, cercando di compiere dei giri più o meno faticosi, per aumentare la resistenza di tutti.
Negli occhi di nove giocatori passò un lampo di gioia.
Quale posto migliore di un bosco per imboscarsi?
Stranamente, nessuno di quegli occhi apparteneva a Kaede Rukawa, che, al contrario della sua fama di volpe hentai, aveva tutta l'intenzione di allenarsi, e questo lo sapeva benissimo anche Hanamichi, che infatti abbassò gli occhi, ben conscio che la sua volpe, quel giorno, si sarebbe limitata a correre.

Alle due meno cinque erano tutti pronti davanti alla palestra, e, ad un gesto degli allenatori, partirono di gran carriera alla volta del bosco.
Al gruppo si era unita anche Yoriko, che aveva lasciato un po' di intimità alle due compagne di stanza, e che ora correva di fianco al suo Kogure, tenedolo per mano.

Alla prima curva tre di loro sparirono.
Idem alla seconda.
E per finire una terza sparizione ci fu al primo bivio che incontrarono.

Ignari di tutto, gli altri giocatori continuavano a correre.

Owari capitolo 16

Nobu: Che razza di capitolo è?
Seichan: Si chiama capitolo di transizione e ci sono due regole per scrivere un buon capitolo di transiizione.
Nobu: Cioè?
Seichan: Deve essere corto e non deve succedere niente di eclatante... solo un hint per capire come andrà a finire la storia...
Nobu: Devo crederci?
Seichan: Perchè non dovresti crederci scusa?
Nobu: Perchè è tutta una scusa per giustificare un capitolo orrendo!!!!ù
Seichan: Buaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah, cattivo!!!!
Nobu: no dai, Sei, non piangere! Per favore!
Seichan: Sniff... ho dovuto fare in fretta... mi aspettano una marea di lemon... e devo muovermi a scriverle!
Nobu: Allora scrivi per Kami!!!
Seichan: Ok, ok non ti scaldare!

Capitolo 17...