ONLY RAIN
- KIMA -

NOTA: Ovviamente i personaggi sono di Inoue-san! *inchin, inchin* Io mi sono solo sfogata un gran tanto! ^___^
DEDICA: alla mia mitica consulente Michiru (grazie di esistere!! ^o^) e a Pam, zia Yurika e mamma Elichan per il supporto e la sopportazione! ^^;;
Spero vi piaccia! Buona lettura!!
Kima!! ^____^

Only rain
La pioggia ha smesso proprio ora di cadere, una membrana lucida di sfere labili ricopre i vetri delle finestre. Il cielo non è molto cupo, anzi, un grigio chiaro lo illumina sotto le nuvole più scure e mutabili. E lui è lì. Seduto davanti alla finestra rigata lo vedo. Il rosso dei suoi capelli si stacca dal grigiore delle case, delle strade e dalla sensazione statica post-temporale. È lì, immobile, appoggiato al muro, le mani in tasca, lo sguardo fisso, lontano, irraggiungibile. Forse non dovrei, ma è più forte di me! Lo sto consumando con gli occhi. Ma cosa ci fa lì in una giornata come questa? Forse ha qualche problema, forse dovrei andare a prendere la mia maschera da amicone e correre da lui. Però sento che dopo un temporale tanto forte, anche solo una goccia di quell'acqua così pura potrebbe frantumare il suo migliore amico, lasciandomi vulnerabile a quello sguardo. Non posso. Forse sono solo arrivato al capolinea. Il punto in cui fingere è impossibile eppure è l'unica cosa che puoi fare, comportarsi come al solito è la soluzione. Eppure oggi sembra così inutile…inutile tentare di stargli vicino, amandolo in silenzio, tentare di essere solo l'amico come cui è cresciuto e mandare giù, con fatica, con dolore, le parole d'amore che salgono al vederlo soffrire o gioire; trattenendo a stento le carezze e gli abbracci che desideri come la luce nei peggiori incubi. Per poi vederlo sbavare per qualche stupida mocciosa che lo farà solo soffrire e piangendo, ogni tanto, quando non ne puoi davvero più, consapevole che non ti guarderà mai con quegli occhi morbidi. E oggi, con la pioggia in fondo alle iridi, mi chiedo a cosa serva continuare a stare così male, eternamente appeso a un filo di speranza, pregando che si accorga di me. Inutile, ovvio. Lui non lo noterà mai, ottuso com'è, e io non me la sento di sbattergli in faccia la verità. Non posso permettermi di perdere la sua amicizia, non avrò mai il suo cuore ma essergli accanto come amico è già abbastanza, dovrei essere felice, gli amori passano (più o meno) ma un amico resta sempre, no? No?! Eppure mi sento morire al solo pensiero…
Le nuvole si sono dissolte dal cielo, si sono spostate nella mia anima attraversandomi la testa. Il mio sguardo torna inesorabilmente a lui, ha cambiato posa: ora ha le braccia incrociate sul petto. Da qua non riesco bene a vedere, ma scommetto che ha arricciato le labbra e messo su l'aria un po' truce che piace a me. Incredibile… al semplice guardarlo tutte le mie crisi si polverizzano, quale potere hai su di me, Hanamichi?!
Sembra che la mia maschera sia tornata integra e non piove più, sono al sicuro. Ora scendo e lo invito ad entrare, non ci saranno problemi, tutto come sempre. "Nulla" tra di noi. Ora sono fuori, un vento umido e fresco mi avvolge. Svolterò l'angolo e lo vedrò, sentirò la sua voce dire "Ciao Yohei!" e gli sorriderò cercando di trattenere il batticuore e il rossore, cercando di essere naturale. Giro l'angolo, sto per chiamarlo e già il cuore mi balza in gola
- Hanami…-
Ma dei passi e una voce:
- Do'hau, scusa il ritardo…-
Rukawa?! Che ci fa qui?!
- Non ti preoccupare, Kitsune!- risponde Hanamichi correndo sotto l'ombrello del rivale e…baciandolo?! Rukawa ride piano, con una strana…dolcezza, io mi sento sprofondare. Il cuore nel petto si contrae, un dolore insopportabile si propaga, mi lascia quasi senza fiato. Abbasso gli occhi in una pozzanghera, implorando che mi risucchi. Poi il cielo comincia a gridare, ruggisce e digrigna i denti, si spacca in pioggia fitta, alzo il volto alle nubi, stringo le palpebre più che posso. Voglio gridare. L'acqua picchietta piano sul mio volto, ma la sua forza è in ogni modo devastante, non sono più un amico stupito, solo un amante ferito. E le lacrime si fanno largo, si mischiano alla pioggia, sulle labbra sembrano meno salate, sul cuore no…


E' passata una settimana da allora e per me la pioggia non è mai finita. Hanamichi continua a telefonarmi e io continuo a fami negare. Non ho il coraggio di affrontarlo, schifoso codardo quale sono. Se me lo avesse detto sarebbe stato diverso, sarei stato male, malissimo, come ora, il dolore sarebbe stato identico, però lo avrei accettato, in qualche modo, almeno l'amico Yohei sarebbe stato salvo, ora invece sta male anche lui. La maschera è rotta, due metà che tengo in mano fissandole con gli occhi gonfi, cercando di rimetterla insieme inutilmente. Ora non sono abbastanza forte per forgiarne una nuova, dovrò accontentarmi di questa, cercando di ignorare la crepa.
Come amico mi chiedo "perché non me l'ha detto?" Come amante: semplicemente "perché?!". Non capisco. Vorrei capire, ma non c'è una spiegazione che posso darmi e la sua sarebbe sicuramente peggiore…per ora preferisco incertezza, l'incognita. So bene che non potrò evitarlo per sempre, però è piacevole e devastante insieme tale utopia. La notte, nel sonno, lo rivedo, che mi sorride, è un bambino dagli occhi puri. Mi appare sempre così, forse perché così continuo a percepirlo nonostante tutto. Già tutto…Mi scopro a pensare che sarebbe meglio affrontarlo e scrivere "fine"; cercando, con le dita che tremano, di grattare via dalla mente tutti i suoi ricordi. Nella pioggia tutto perde la forma originale, si trasforma davanti allo spettatore attonito che si chiede se quello che sta vedendo, sentendo, sapendo è la realtà sconosciuta fino a poco fa. Il temporali passano, le nuvole si spostano, il paesaggio torna quello di sempre, e se questa pioggia non passasse? Se questa sia la sola verità in cui dovrò vivere?… Che razza di pensieri!! Non ci sono proprio abituato a subire gli eventi in questo modo, a poter macerare così nel dolore…Sarà meglio darsi una mossa! Un giro in città è quello che ci vuole!
L'aria è umida e nel mio giacchetto di jeans sto proprio bene. È strano. Strano, dopo una settimana, vedere i postumi della pioggia, quella vera intendo. Per le strade gira solo il vento, il rumore di qualche macchina, lontano. È più facile non pensare sotto un cielo così irraggiungibile e in un luogo tanto grande da non farti neppure pensare di essere l'unico. La strada è la stessa, io anche, o almeno dovrei esserlo; eppure senza di lui e dopo giorni e lacrime mi chiedo se sono stato io, qui, in piedi, vivo, a soffrire tanto. Dovrei solo cercare di dimenticarlo. Sembra facile…
- Yohei?!-
No! La sua voce! No, non sono pronto! Non voglio! Stringo gli occhi, un momento, e poi alzo il viso sorridendo alla meno peggio.
- A-ah…ciao!-
Cerca di essere naturale! Almeno questo l'ha imparato! Dopo due anni che gli vai dietro almeno a fingere devi essere bravo!! Sfoggia il tuo sorriso da amico, come fai sempre anche se il tuo cuore scoppia e le lacrime ti pesano agli occhi! Sii il te stesso che pensa di conoscere!
- Sono felice di vederti!- sorride. Un sorriso sincero. Mi fa sentire ancora più schifoso e viscido di quanto già mi ritenga! Sulla mia maschera ancora una crepa…
- Ero preoccupato…- si avvicina. Ha la felpa con zip e cappuccio che gli ho regalato qualche Natale fa…non l'avevo notato…
-Ehi, stai bene? Sei pallido…-
Non riesco a guardarlo in faccia, non posso parlargli, finirei per rifilargli altre bugie e poi non avrebbe senso…mi sono arreso, non voglio più combattere…perché farmi ancora del male?!
-S-scusa…devo andare…-
Sì, scappa, codardo! A testa bassa, col cuore allo stomaco, l'amico perfetto sepolto nell'asfalto…
- Aspetta! Devo parlarti!!-
Mi ha afferrato la mano. Mi tiene con forza. Vuole parlarmi. Dirmi di lui e Rukawa…ma io lo so già! Non deve dirmelo lui. È già abbastanza dura…e poi in per te, ora, non sono niente…non sono più il tuo migliore amico, mentre, per me, sei ancora di più, sei sempre tutto!
Due rivoli gelidi sulle guance, all'improvviso, lacrime. Ci mancava solo questo! Devo fuggire! Mi fermo, chino il capo, aspetto che lui allenti la presa, so che lo farà. Infatti, ecco il momento: con un gesto brusco mi libero dalla sua mano. Sono libero, potrei andare, ma i miei piedi sono immobili. Perché? Perché?!
- Sai…io e Kaede…ci siamo messi insieme…- l'ha detto! Ora ha reciso anche la mia più piccola speranza! Il cuore mi si stringe nel petto, il pianto si fa più torrenziale, stringo i pugni di rabbia. Devo dire qualcosa! Qualcosa da amico!
<Mi fa piacere! Sono contento per te!> no, non ci riesco! Mi muoiono in gola!
- Lo so…- No! Perché mi è uscito proprio questo!!
- Come?! Ah, te l'hanno riferito! La gente non si fa mai i fatti suoi!- la sua voce è felice, davvero felice, come mai prima avrei sperato di sentire.
- No- ma che sto dicendo?! Devo chiudere questa maledetta bocca! Saprà tutto! Non voglio!!
- E allora come lo sai?! Non mi dire che ho un veggente per amico…!-
Ecco, pure quella parola! La parola che non avrei mai più sentito uscire da quelle labbra. Io non sono tuo amico! Sono due anni che ti prendo in giro, per il mio egoismo, per il terrore di essere respinto e ora va tutto a puttane per colpa di quel bastardo!…Falso…Solo per colpa mia!! Voglio sparire! Non guardarmi!! Voglio sparire per sempre!
- No, vi…ho visti…- datti un contegno! Cerca di essere naturale! E cerca anche una scusa decente per le assenze e tutto il resto. L'amore è la causa di tutto questo. Semplice, elementare.
- Ah…sai sto proprio bene in questo periodo! Tutto va alla grande! Io e Kaede, la squadra ai campionati nazionali…-
Già ti va tutto bene, peccato che hai un amico carogna come il sottoscritto!
- Già…- borbottò. Forse neppure mi sentirà.
- Tu, invece? È un po' che non ti si vede a scuola e in giro, ti ho chiamato te lo hanno detto?- chiede mettendomi una mano sulla spalla.
Siamo al capolinea! Ora, o dico la verità o una bugia di cui sicuramente mi pentirò…
- Nulla…solo una crisi sentimentale…- be', almeno questo è vero…
- E perché non mi hai detto che eri innamorato?! È una cosa bellissima! Chi è la fortunata?-
E che gli dico adesso?!
- N-non la conosci e poi non è così importante…- cazzate su cazzete su muri di cazzate! Sotto la pelle del petto nasce una tempesta, sul cuore gridano lampi affilati.
- Ma ti ha lasciato o cosa?- domanda ancora. La sua voce è gentile. Sicuramente pensa che non mi volto per non farmi vedere sconfitto, forse in lacrime. L'ho sempre detto che è ottuso!!
- Più o meno…si è messa con un altro…un pivello che se la tira…- anche questo è vero…
- Non te la prendere! Troverai di meglio! Infondo il tensai è con te!- sorride. Un sorriso sincero. Solo come lui sa regalarmene. Mi asciugo il viso con le mani, prima col palmo poi con il dorso, fosse così facile estinguere anche la tempesta di lacrime che assedia il mio cuore…non è poi così grave, ci soffrirò ancora, immerso fino alla gola, ma forse da quell'acqua aiuterà a nascere un fiore bellissimo. Anche se, ora, non riesco neppure ad immaginarlo molto nitidamente…
- Già…- farfuglio voltandomi, un sorriso sottile appare, come per magia, sulla mia maschera spaccata. Ti sto sorridendo. Ho gli occhi velati, ma non farci caso. Pensa solo a questo piccolo dono, l'ultimo raggio di luce di un cuore innamorato ormai in pezzi. Tutta la mia anima è in frantumi, dagli occhi vorrebbero uscire lacrime di sangue e dalla gola grida strozzate, eppure riesco ad essere, ancora una volta, l'amico di cui hai bisogno. Il mio peggior nemico che, incurante del cuore che strilla e singhiozza, ti guarda.
- Sono contento per te…te lo meriti…- Basta, cuore, non urlare più, spegni le tue grida. Io sono felice per lui, davvero felice, gli auguro il meglio perché è giusto così… La maschera non reggerà ancora molto…
- Ci vediamo! In gamba, ok?- sorrido ancora. Un sorriso grande che fa diventare i miei occhi due fessure, fessure da cui esce ancora pianto che sa di amore perduto, di erba morta ancora prima di essere falciata, eppure anche di salvezza. Se gli avessi detto la verità sarei precipitato senza appiglio nell'oblio, nel buio senza sole. Non posso perdere proprio lui che è il mio sole…
- Certo!! Ciaooooo!!- esclama raggiante salutandomi con la mano.
Mi volto, il sorriso si spegne immediatamente, il pianto risorge alle ciglia. Questa è solo pioggia...passerà…è solo pioggia…

-End-