Glow/02
Arashi è un fenomeno.
Non solo l'ho costretta ad arruolarsi in una banda di starnazzanti oche
dagli ormoni labili e dai vestiti microscopici, ma le ho pure chiesto
di essere credibile nel ruolo di pon-pon girl che si addice al suo carattere
indipendente come un reggicalze ad una suora. Certo che in questa scuola
in quanto a pelle scoperta stanno messi bene: le divise delle cheerleader
sono un inno alla lussuria e a pensarci bene i ragazzi della squadra più
che guardare la palla pensavano a metterla in fuorigioco per osservare
da vicino il fisico mozzafiato della bella Arashi che come dice mio fratello
'è pure meglio di un cardiotonico'... E come dargli torto, penso
tra me e me sbirciando il fustacchione dagli occhi di ghiaccio che è
ancora al mio fianco, tutto intento a passarsi la salvietta sul suo bel
viso.
"Allora, che ti sembra del basket?" mi domanda girando per un
attimo il capo nella mia direzione.
"Io per la verità sono venuta a vedere le cheerleaders!"
gli dico indifferente prendendo un sorso dalla stessa bottiglietta da
cui prima ha bevuto Arashi.
Akira scoppia in una grossa risata, svita il tappo del suo integratore
color blu elettrico e ne deglutisce una buona dose prima di rivolgermi
ancora la parola.
"Molto divertente!!" dice accomodandosi sulla panca "Peccato
che io non creda che una bella ragazza attraversi mezza città solo
per vedere la sua amica sgambettare" mi informa con un sorrisetto.
"E cosa sarei venuta a fare allora?" gli domando ricambiando
il sorrisetto malizioso.
"Beh, magari l'intenzione era fare da supporto morale ad Arashi,
ma conosco molte ragazze che assistono ai nostri allenamenti solo per
vedere questo o quel giocatore!" mi spiega con tono canzonatorio.
"Non ci posso credere!" mi fingo sorpresa io "Chissà
che fastidio per voi poveri basketmen dovervi allenare mentre dozzine
di ragazze cattive vi guardano lussuriose dalle gradinate lanciando commenti
osceni sui vostri muscoloni! Cavolo, questi sì che son problemi!"
annuisco chiudendo la bottiglietta trasparente e suscitando l'ennesima
risata del mio compare.
"Tu sei davvero terribile!!" mi dice scotendo la testa "comunque..
Io conosco tutti i ragazzi..Se ti interessa qualcuno in particolare, basta
chiedere!"conclude appoggiando la bottiglia di fianco a se.
"Non ti disturbare, conosco già la mia preda!" gli dico
incrociando le braccia dietro la schiena.
"Interessante.. E' qualcuno che anche io conosco?" ribatte in
tono sornione.
" A-ha, da tanto tempo " sillabo io guardando con impazienza
il corridoio che conduce agli spogliatoi pregando perché la mia
amica si faccia viva.
"E scommetto che il suo nome inizia per A" dice lui alzandosi
e portandosi a pochi centimetri da me.
Annuisco mordendomi il labbro inferiore come una matricola sperduta prima
di gettare i miei occhi nei suoi e dirgli, innocente come un bambino "Prometti
che non dirai nulla ad Arashi, non rovinarmi la sorpresa, ti prego!".
Akira sbianca e batte le palpebre per lo shock, io abbasso la testa portandomi
una ciocca di capelli dietro all'orecchio con fare nervoso,fermandomi
solo quando sento la sua voce
"Tu sei.." mi chiede frastornato.
"Bi.." dico alzando le spalle con il sollievo di chi si è
tolto un peso dal cuore.
Il nostro angolo della confessione viene interrotto dal passo leggero
della mia amica che io accolgo con un sorriso al limite delle mie capacità
dentarie, schioccandole un bacio fuggente sulla tempia.
"Non avrai fatto il lumacone come al solito, eh, Kira-kun?"
domanda Arashi assestando al bel giocatore una pacca sul fondoschiena
tonico e beccandosi una occhiataccia da parte mia.
"N-no, vero?" mi domanda occhi azzurri confuso.
"Assolutamente no!" ribatto io calma e serena.
"Scusatemi, ma adesso è meglio che io mi vada a fare la doccia
o chi lo sente Kosh? Ciao Arashi!!" corre via lui dopo aver ripagato
la mia amica con la stessa moneta.
Lasciamo che sparisca nel corridoio, e poi scoppiamo a ridere fino alle
lacrime.
"Che botta, ma che gli hai fatto?!!" sghignazza Arashi prendendo
un manico della sua borsa da ginnastica.
"Niente di che, gli ho solo confessato quanto stragnocca fossi tu
ai miei occhi e lui si è irrigidito un attimo!"dico afferrando
l'altro manico.
"Quello era in rigor mortis, altro che irrigidito!!" ironizza
la mia amica.
"Rigor mortis o no tu gli hai palpato il culo!" faccio l'acida
io.
"E che gran bel culo che ha, né troppo grande né troppo
piccolo, né troppo alto né troppo basso.."inizia lei.
"Hai finito?!" le dico con tono risoluto mentre varchiamo il
cancello.
"Aspetta, devo ancora arrivare al livello di sodezza..!!" mi
dice facendomi la linguaccia, ed io scoppio a ridere come una scema.
Di una cosa sono sicura: comunque vada a finire questa storia, dovunque
ci porterà questo piano demenziale,
nessuno potrà mai convincermi che è stato tutto un errore,
perché io non mi sono mai divertita così tanto in vita mia.
Capitolo 3...
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