GRAN BRETAGNA


ROYAL NAVY

GRAN FLEET

-INCROCIATORI DA BATTAGLIA -

BATTLECRUISERS


- CLASSE LION -

LION CLASS

LION - QUEEN MARY - PRINCESS ROYAL


GIUDIZIO FINALE DELLO SHINANO (American Version)

La classe Lion rappresenta una delle massime evoluzioni degli incrociatori da battaglia inglesi, superata per tecnologia, stazza e potenza solo dai successivi Tiger ed Hood.

Per dimensioni erano tra le navi più grandi presenti alla battaglia dello Jutland.

Punti di forza erano la grande velocità (ben 28 nodi, solo l'incrociatore da battaglia Seydlitz poteva stargli al pari) e l'armamento poderoso (gli 8 cannoni da 343 mm. ridicolizzavano i calibri da 305 mm. della classe Derfflinger).

Sulla carta erano quanto di meglio la tecnologia navale inglese potesse sviluppare nel 1915.

Sempre sulla carta (vedere il confronto con gli incrociatori da battagia tedeschi Von Der Tann e Derfflinger) erano nettamente superiore agli incrociatori da battaglia tedeschi di Hipper.

Non è un caso che l'Ammiraglio Beatty avesse eletto il Lion quale sua nave ammiraglia (e non ad esempio il Tiger o le super corazzate della squadra di Evan Thomas: Barham, Valiant e Malaya).

Alla prova del fuoco però gli incrociatori da battaglia della classe Queen Mary si dimostrano vulnerabili e non ressero il confronto con gli incrociatori da battaglia tedeschi di Hipper.

Il Queen Mary riuscì a reggere i colpi del Derfflinger dalle 18.23'40" alle 18.26'10" del 31 maggio 1916 (battaglia dello Jutland) dopo di che saltò letteralmente in aria portando con sè nei flutti 1204 uomini e 57 ufficiali.

Il Lion riesce a reggere i colpi del Lutzow per circa dieci minuti dopo di che (alle 15.50 del 31 maggio 1916) "un proiettile da 305 del Lutzow si abbatte sulla torre Q del Lion, quella situata al centro della nave, fra i due camini. La granata colpisce la giuntura della piastra corazzata frontale con quella superiore e sventra la torre, aprendola come una scatoletta di sardine, poi esplode scagliando una pioggia di schegge arroventate sugli inservienti dei pezzi, ferendoli o uccidendoli. Principi di incendio si innescano tutto attorno. I sacchetti che contengono la carica di cordite pronte per essere inserite nelle camere di scoppio dei cannoni vengono lacerati, spargendo l'esplosivo sul pavimento e dentro i montacarichi attraverso il quale i pezzi sono collegati al magazzino sottostante.

Il comandante della torre, maggiore F.J. W. Harvey è stato insignito alla memoria della Victoria Cross, la massima onorificenza militare inglese, per aver ordinato, nonostante fosse già gravemente ferito, di isolare e allagare il magazzino. Il suo intervento fa sì che l'esplosione delle carichie che si trovano attorno ai pezzi non si trasmetta alla cordite che è dabbasso e si trova oramai sommersa dall'acqua. 

In questo modo il Lion si salva dalla distruzione.

La torre Q esplode poco dopo che l'acqua ha invaso il deposito munizioni sottostante. Un'altra colonna di fumo si leva sopra la nave, ma il danno rimane contenuto".

Da questa narrazione emerge il tallone d'Achille della classe Lion (ed in generale di tutti gli incrociatori da battaglia inglesi):

In definitiva gli incrociatori da battaglia della classe Lion erano dei giganti dai piedi di argilla!


FINAL SENTENCE OF SHINANO

The class Lion represents one of the maximum evolutions of the battle cruisers English, old for technology, tonnage and power only from the following Tiger and Hood.

For dimensions they were among the ships greatest presents to the battle of the Jutland.

Points of strength were the great speed (well 28 knots, only the battle cruiser Seydlitz could be him to the peer) and the mighty armament (the 8 guns from 343 mm. ridiculed the calibers from 305 mms. of the class Derfflinger).

On the paper they were how much of better the technology naval English could develop in 1915.

Always on the paper (to see the comparison with the German battagia cruisers Von Der Tann and Derfflinger) they were clearly superior to the German battle cruisers of Hipper.

It is not a case that the admiral Beatty had elected the Lion what his/her flagship (and not for instance the Tiger or the super battleships of the team of Evan Thomas: Barham, Valiant and Malaya).

To the test of the fire however the battle cruisers of the class Queen Mary is shown vulnerabilities and they didn't hold up the comparison with the German battle cruisers of Hipper.

The Queen Mary succeeded in having held up the hits of the Derfflinger since 18.23'40" at 18.26'10 o'clock" of May 31 st 1916 (battle of the Jutland) after that it literally jumped in air bringing with itself in the billows 1204 men and 57 officers.

The Lion succeeds in holding up the hits of the Lutzow for about ten minutes after that (to the 15.50 of May 31 st 1916) "a bullet from 305 of the Lutzow gets depressed on the tower Q of the Lion, that situated to the center of the ship, among the two fireplaces. The broom strikes the joint of the plate armored frontal with that superior and disembowels the tower, opening her/it as a scatoletta of sardines, then it explodes casting a rain of red-hot splinters on the attendants of the pieces, hurting them or killing them. Principles of fire are baited around all. The pouches that contain the position of cordite ready to be inserted in the rooms of burst of the guns are lacerated, scattering the explosive on the floor and inside the freight elevators through which the pieces are connected to the underlying store.

The commander of the tower, greater F.J. W. Harvey has been honored to the memory of the Victoria Cross, the maximum honor military English, to have ordered, despite pits already seriously wounded, to isolate and to flood the store. His/her intervention ago yes that the explosion of the carichies that you/they are found around the pieces doesn't transmit him to the cordite that is dabbasso and it is found by now submerged by the water.

In this way the Lion saves him from the destruction.

The tower Q explodes shortly after that water has invaded the deposit ammunition underlying. Another column of smoke him lever above the ship, but the damage is contained."

From this narration the heel of Achille of the class Lion emerges (and in general of all the battle cruisers English):

In conclusion the battle cruisers of the class Lion were of the giants from the clay feet!


LION CLASS BATTLECRUISERS

CARATTERISTICHE TECNICHE

SCHEMA COSTRUTTIVO

ASSONOMETRIA

FOTOGRAFIE (PHOTOES)

ROYAL NAVY


INCROCIATORI E CORAZZATE (BATTLESHIPS AND BATTLECRUISERS)

NAVI DA GUERRA - INCROCIATORI E CORAZZATE - ROYAL NAVY - GRAND FLEET - CLASSE LION -