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  Il parlamento    

 

Lo spazio si presenta innanzi il polveroso Parlamento.
Scivolosi banchi vuoti, dall’alto fino a valle affilati,
custodiscono gelosi annoiate presenze,
riflessi incerti di abili ricercatori,
anonime recitazioni.

L’inutile cattedra grande, su una solida pedana,
regna da sempre.
Come un quadro disordinato, l’immensa lavagna doppia,
per l’ennesima volta, ripresenta formule note e sognate.

Opera ardita l’ondulata copertura.
Ripiena di quadranti soffia di leggerezza 
e sovrasta mille teste perdute,
vociferanti ed entusiaste.

Alla fine della lezione non altro resta 
che il silenzio di quelle voci, 
un missiletto spuntato contro la parete,
l’odore di un sigaro
le solite formule...

ma se sei fortunato
puoi anche incontrare
un jack dimenticato.





   
 
     
         
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