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Lode
alla Dea |
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Dea della bellezza
come illudi i tuoi anni!?
Ciò che è in te è meraviglioso, irresistibile
... e sfiorarti è l’ebrezza.
I tuoi occhi mi serrano la gola
e i tuoi fianchi la mente,
il tuo seno è il mio cuore,
il tuo viso uno splendore.
Creatura di rara purezza
ispiratrice dei miei sogni,
tu sei la Natura e l’erba dei campi,
il sapore dell’estate e dei ruscelli,
il chiarore di un velo che risalta dolci forme.
Tu sei la Dea leggiadra
ed io il guerriero maledetto
che non ha pace.
Quel che dico mi sale dal cuore...
Il sapore delle tue labbra
da lontano mi rallegra
vorrei bere del tuo vino,
dissetarmi tutta la notte.
Qual’è il tuo desiderio?
Conosci tu il sentiero?
Per quanto ancora dovrò stupirti,
per quanto ci dovremo burlare...
I giochi di spada riversano sangue sulle illusioni
e il candore sporcato aumenta solo la passione.
Ho sfiorato l’ebrezza ed è stata gioia immensa,
era li il tuo desiderio?
Creatura ingannatrice,
la tua mente è sottile
ma non riesci a dominarla
Creatura ribelle,
non hai bisogno di apparire,
non sfuggire da te stessa.
Creatura innaturale,
l’erba dei campi non è sempre verde,
ed io ho pena
per ogni tesoro che si perde.
Il mondo è ricco di Veneri armoniose
e tu sei una di loro, ed io vi amo tutte.
Il desiderio di bellezza che è negli uomini
è la più severa delle punizioni.
Il vasto paradiso fatto di acqua, luce e amore
si è riversato nei nostri cuori
e la forza con cui preme
è l’incanto della mente.
Rimanere senza fiato,
mentre il cervello ribolle
e il volto diventa pietra
e i polmoni scoppiano,
è il frutto della bellezza e dei suoi carri angelici.
Addio dolce estate,
dovrò convivere con la mia pena?
Un altro capitolo si è consumato
ed è sempre una fine.
Sarò maledetto con la tua amarezza,
la porterò nella memoria
fino a che mi perderò nel mio destino.
L’ardente desiderio d’armonia
sarà il chiaro riflesso dei miei occhi,
la ricerca della felicità
il fine ultimo dei miei pensieri.
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