|
raccolta
3 |
|
|
In questi giorni di maschere
le menti son confuse come le stagioni
ed io mi ritrovo qui
a riflettere sul mio domani
Scura, roteante, bellissima
un’immagine come una voce
racconta l’uomo
Una rondine attende sul filo di carta
il suo domani
Un muro nella mente
il senso della vita
Confuso, timoroso, insicuro
mi avvio tormentato dal Futuro
Capisco soltanto la rabbia
del paziente vignaiolo
dopo la grandinata
Da sempre convivo con la precarietà,
da sempre cerco,
in quel domani che non conosco,
la presente felicità.
Il guardo sconsolato ricorre
verso queste mura che mi opprimono
Tutto finirà,
tranne ciò che è stato,
e indelebile segna il tempo.
Tutto assume forma alla luce del poi,
ora l’instabile presente frantuma lo spirito.
Il mondo ti chiama,
io, in mezzo a loro, alzo le mie braccia
senza certezza.
La maturità
è la perdita dell’istinto di vivere,
l’uniformarsi alla ragione,
la cessazione del mondo sognato.
E’ il fuoco che si assopisce.
|
|
|