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Perchè non vogliamo la distilleria Ecco sintetizzati in sei principali punti i le motivazioni per cui la
sinistra giovanile si oppone alla realizzazione della distilleria Bertolino
nel terrritorio tra Marsala e Mazzara. -la nuova distilleria verrebbe a prelevare un milione di metri cubi d'acqua all'anno (40 litri al secondo) dal sottosuolo marsalese, gia' abbastanza povero di risorse idriche. Tutto cio', in netto contrasto con la direttiva del Genio Civile che limita l'uso dell'acqua per usi esclusivamente potabili e di prima necessita', rischierebbe di compromettere l'approvvigionamento della popolazione marsalese. -lo stabilimento dovrebbe sorgere in una zona cosiddetta Sic (Sito di interesse comunitario)che lo stesso cru(comitato regionale all' urbanistica) aveva apprvato nel p.r.g. di Mazzara del Vallo .In quasta zona secontdo le leggi regionali e nazionali non possono essere realizzati insediamenti artigianali o industriali il ministero precisa che è possibile realizzare un progetto di impatto per l'Ambiente solo se sussistono forti motivi di interesse pubblico e in assenza di alternative praticabili, garantendo anche misure compensative idonee a controbilanciare il danno arrecato dall'intervento -Se realizzata, la distilleria attingerebbe ad una falda che, secondo il Genio civile, si è ridotta di 8 metri in cinque anni. Il consumo medio giornaliero della distilleria si attesterebbe in almeno 40 litri al secondo, pari a oltre 3.000 metri cubi al giorno: ovvero il consumo medio di una città di 20 mila abitanti. -Mazara del Vallo, Marsala e Petrosino, sono città che si sono poste degli obiettivi di tipo turistico e che tutta la Provincia di Trapani è vocazione turistica (Capo Feto, lo Stagnone, Monte Bonifato. Segesta, Erice, S. Vito Lo Capo, Selinunte, Castellammare del Golfo, Cave di Cusa e Tre Fontane) questi ultimi considerati esempi mirabili di siti ad interesse turistico
-il consiglio provinciale di Palermo, in un apposito studio commissionato al
proprio ufficio ambiente e territorio, circa la salubrità dell'area circostante
la Distilleria di Partinico, ha riscontrato che la presenza di quest'ultima
contribuisce fortemente all'innalzamento delle percentuali di polveri nocive
presenti nella zona;
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