Yes,
I am Young, European, Socialist
ESTRATTO DEL MANIFESTO
POLITICO
a cura della Sinistra giovanile - Il nostro orgoglio e la nostra
sfida
Il mondo che si presenta davanti ai
nostri occhi non è ancora quello di un nuovo ordine, ma di un pianeta
frammentato e scosso da grandi cambiamenti. Siamo ancora in una fase
transitoria che alimenta inquietudini e timori a causa delle crescenti
disuguaglianze e dei molteplici conflitti.
Immaginare e costruire un mondo nuovo e migliore rappresenta la prima
sfida che hanno oggi di fronte le nuove generazioni; la ricerca, il
pensiero e la lotta per un nuovo progetto globale di pace e progresso
umano dominerà il secolo di cui saremo protagonisti.
E’ compito della nostra generazione costruire la risposta alle sfide
della globalizzazione con la consapevolezza che il modo di interpretare il
vecchio mondo bipolare è insufficiente per comprendere ed intervenire
sulle contraddizioni del nuovo mondo globale.
Si tratta di ripensare la politica e di renderla adempiente nella fase di
più acuta crisi della globalizzazione e dei modelli economici e sociali
di cui è portatrice; inoltre è necessario poter coniugare una nuova
progettualità globale ai sentimenti sempre più consapevoli e coscienti
della società civile internazionale che chiede sempre più
insistentemente pace e sicurezza.
Il nostro imperativo politico e morale è batterci per una nuova
architettura mondiale in cui la nascita di un Europa soggetto politico
possa incidere sulla costruzione di un nuovo mondo multipolare in grado di
espandere la democrazia, la giustizia sociale, le libertà e i diritti
umani.
In un mondo che si globalizza i destini degli uomini sono sempre più
interconnessi e la costruzione di un progetto credibile per il futuro del
mondo passa per una effettiva coscienza di un umanità dal destino comune
che superi il crescente individualismo e i potenziali conflitti tra
culture e religioni.
Per fare fronte alle molteplici sfide del nostro tempo, dobbiamo rompere
con il pensiero tuttora dominante che fa della separazione tra dimensione
nazionale, europea e globale un suo tratto caratteristico. Va radicalmente
messa in discussione la sovranità degli stati nazionali ricostruendone le
forme e i livelli al servizio di una nuova governance globale.
Solo una forte tensione etica e politica verso il cambiamento può
permettere ad una nuova generazione di vivere da protagonista il senso
della sfida per un progetto politico globale.
Solo il primato della politica sulle leggi del mercato e sullo scientifico
ricorso alle armi può rendere possibile la costruzione di un mondo
giusto, pacifico e sicuro.
La grande Europa politica federale è il pilastro fondamentale per la
costruzione di un nuovo progetto politico globale, la pietra miliare di un
nuovo ordine multipolare e di una nuova struttura del mondo incentrata
sulla democrazia e sulla solidarietà internazionale.
E’ compito delle nuove generazioni pensare e lottare per un mondo
migliore partendo dalla costruzione dell’unità politica europea,
affermare la tensione ideale e la passione civile per tale obiettivo
assumendolo come il nuovo fattore identitario per la cittadinanza del
futuro e per vincere le sfide a cui ci chiama il mondo globalizzato, fare
dell’Europea lo spazio dentro cui inscrivere il riscatto della politica,
nuove possibilità di cambiamento, di progresso e di pace.
Per noi le sfide da raccogliere nel complesso e tumultuoso mondo della
globalizzazione devono essere animate dal coraggio e dal profondo senso
del futuro che solo il pensiero e l’impegno europeistico possono
alimentare: abbiamo bisogno della visione radicale nella tensione ideale e
dell’impulso realistico nella lotta politica per realizzare
l’obiettivo dell’Europa politica, democratica e potenza di pace.
E’ nello spirito del Manifesto di Ernesto Rossi e Altiero Spinelli che
una nuova generazione può ricercare il senso di un cammino comune verso
il futuro, è nella rielaborazione unitaria della tradizione culturale
dell’europeismo italiano che le forze progressiste di oggi possono
ritrovare lo slancio per un’Europa federale in grado di assumere
sovranità come la chiave di lettura nuova intorno a cui ricostruire un
sistema di regolazione politica che risponda alle domande di
rappresentanza e di cittadinanza delle nuove generazioni, che coniughi il
pressante desiderio di pace proveniente dalla società civile
transnazionale.
Il nostro impegno ruota attorno a quella peculiare sinergia tra movimento
ideale e civile per l’Europa unita e azione politica e di governo.
Questo duplice cardine ha attraversato il pensiero e l’impegno delle
forze riformatrici della nostra storia democratica: Antonio Gramsci che
descrive la crisi della coscienza europea proprio come il risultato del
conflitto tra un’economia tendenzialmente cosmopolita e universale e una
politica relegata all’interno di risposte statali e nazionali, del tutto
inadeguata ad affrontare una nuova agenda dei problemi; Alcide De Gasperi
che aveva compreso che l’Italia non avrebbe giocato in Europa un ruolo
significativo se non accelerando il processo politico verso un governo
capace di prendere a nome degli Europei le decisioni supreme.
A fronte delle insufficienze dello Stato-Nazione già registrate in forme
diverse nel secolo scorso e dell’acuirsi della sua crisi con i mutamenti
imposti dai fenomeni di globalizzazione è venuto maturando il senso di un
intreccio profondo tra ruolo dell’Italia e costruzione dell’Europa
politica.
Questo bagaglio culturale e politico ci consente di essere pienamente
quella generazione che nell’Europa crede e all’Europa guarda come alla
prova fondamentale della politica e della riaffermazione del suo primato
di fronte ai significativi processi di finanziarizzazione,
individualizzazione e privatizzazione indotti dalla globalizzazione.
Intendiamo darci una missione: combattere per l’Europa politica con la
consapevolezza che questo processo può contare sulla spinta di una società
civile europea, nata a Nizza e manifestatasi apertamente contro la guerra
in Iraq, e deve poter contare sulla azione politica e di governo delle
forze socialiste e democratiche europee. La nostra responsabilità è
quella di indicare nella impresa europea l’obiettivo fondamentale di una
nuova generazione della sinistra che dai padri fondatori eredita la chiave
nuova di accesso a processi di cambiamento e progresso globale: guardare
ai temi attuali del confronto sul futuro dell’Europa, discuterli e farli
vivere nel tessuto profondo della società italiana e del mondo giovanile,
coinvolgere interessi e valori di una nuova generazione in grado di
rinnovare un’alleanza di avanguardia che chieda più Europa per lo
sviluppo, la crescita e la coesione sociale dell’Italia.
Il centro-sinistra e le forze riformiste hanno il dovere di assumere con
grande convinzione i temi dell’Europa come centrali per rendere
permanentemente proficua una sintonia e un’interlocuzione con le nuove
generazioni. Fondamentali per vincere le prossime sfide elettorali e la
battaglia per tornare al Governo del Paese.
Questa è la nostra sfida: la politica delle idee, della tensione ideale,
delle passioni civili, delle capacità di governo.
Essere a pieno titolo giovani cittadini europei: questo è il nostro
orgoglio e la nostra sfida.
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