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Giuseppe Fava

Il giornalista ucciso dalla mafia perchč sul giornale che dirigeva, I Siciliani, comparivano nomi e cognomi di imprenditori, uomini politici e di quei bravi cittadini della Catania bene che con la mafia facevano affari, dalla mafia ricevevano voti, alla mafia facevano favori, della mafia tacevano e fingevano di ignorare l'esistenza.
Erano essi stessi la Mafia, rappresentata in carne e ossa dai 4 cavalieri del lavoro, da un municipio gestito da capibastone e tiragonnella andreottiani, capace di bloccare o influenzare la magistratura della Procura catanese, di gestire i rapporti economici e non solo con i vicini militari americani, di manipolare la forza-lavoro locale, di creare disoccupazione per avere carne fresca da indirizzare al macello dell'illegalitā quotidiana.

Giuseppe Fava č stato assassinato anche perchč era un uomo isolato, lui e i suoi collaboratori intralciavano il locale imperatore dei media, tale Mario Ciancio Sanfilippo, editore unico, unica voce possibile in una cittā densa di omertā.

leggi un suo articolo tratto dalla rivista "i siciliani" del '83