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In ricordo di Paolo Borsellino

 

“Gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali, continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”

Giovanni Falcone

 

All’undicesimo anniversario dell’assassinio di Via D’Amelio, il 19 luglio 1992, in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino, la Sinistra Giovanile di Marsala vuole ricordare chi, come il giudice palermitano, ha pagato con la vita per il solo fatto di aver voluto esercitare il diritto di affermare le proprie idee: idee di legalità.

 

Paolo Borsellino e Giovanni Falcone: un binomio ormai inscindibile che è diventato il simbolo della lotta contro il sistema mafioso.

 

Falcone e Borsellino, autori del maxiprocesso, che vide alla sbarra decine di nomi eccellenti della “Cupola” e che rischiava di minare alla base l’intero sistema di Cosa Nostra. Fu forse con questo atto che i due magistrati firmarono la propria condanna a morte.

Cosa Nostra capÏ che non ci poteva essere convivenza tra i propri interessi e quei due magistrati che parlavano in palermitano, capivano il linguaggio cifrato del “baccaglio” mafioso, si muovevano perfettamente a loro agio tra ammiccamenti, sguardi, segni apparentemente enigmatici, bugie e “tragedie” inesistenti, ordite semmai dal nulla per giustificare reazioni cruente. I due ex ragazzi della Kalsa, , si ritrovavano insieme a contrastare un mondo che conoscevano e capivano perfettamente per averne trafugato, a suo tempo, la chiave di lettura.

Eppure Falcone e Borsellino non dovevano vedersela solo con i “bravi ragazzi” che maneggiano pistole, eroina e tritolo. La storia della vita e della morte di questi due eroi siciliani non lascia spazio a dubbi e ambiguità: Giovanni e Paolo non erano molto amati neppure nelle stanze che contano. Ovvio, si trattava di ostilità che si manifestava in modo diverso. Eppure quella ostilità pesava esattamente quanto le pallottole.

 

E’ estremamente difficile parlare di fatti e persone come questi senza cadere nella facile retorica e nel già detto, ma è altrettanto importante tenere sveglia la memoria e ricordare.

 

 

Se è vero che le loro idee camminano sulle nostre gambe, dobbiamo dimostrarlo giorno dopo giorno. Noi non abbiamo dimenticato, non potremo dimenticare quella maledetta estate del ‘92, non potremo dimenticare tutti i caduti sull'asfalto rovente di questa terra che è nostra. Tutti, siciliani e non, abbiamo il dovere morale di non dimenticare.

 

Ignazio Passalacqua

Sinistra giovanile Marsala